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domenica 25 maggio 2014

14° Triathlon Olimpico Pietra Ligure

Seconda discesa verso il mar ligure, più precisamente a pietra,  per la multidisciplina nella distanza olimpica, oggi domenica 18 maggio. Una decina i super atleti oxygen, più una mezza calzetta, tutti pronti per la dura frazione ciclistica. Più di quattrocento gli iscritti. Arriviamo verso le dieci, parcheggio non proprio nei pressi ma ci si adegua. Meteo incerto, potrebbe piovere come aprirsi e baciarci, una brezza fresca fa sorgere dubbi sul dress code della gara. Spuntino veloce con ritiro pacco gara e relax sotto una palma sulla passeggiata nei pressi delle partenza. Il mare calmo non è, il sole è sempre più insistente, bene, visto che l'arietta non è che sia calda. Sistemiamo tutto in zona cambio, su la muta e via a provare l'acqua. Foto di rito col mare sempre più nervoso. Partono prima le ladies e poi noi, in due batterie distanziate di tre minuti. Io sono nella prima. Si aprono le danze, via per le cuffie rosa, numerose direi, che spettacolo! Tocca a me, si parte in acqua, io rimango defilato come al solito, meglio qualche metro in più che mazziato ogni due per tre. Si va, mare mosso, io sotto costa punta la prima boa parallelo al gruppone, difficile vederla e nello stesso tempo nuotare. Non ho grosse difficoltà e recupero posizioni, e giro per il lungo rettilineo che costeggia la passeggiata. Manco a dirlo delle onde pazzesche ti fanno girare a vuoto, mi domando come stanno quelli che non sono a proprio agio in acqua, poerelli! Viaggio bene nonostante tutto, sempre con la freccia esposta e con la mia bracciata tranquilla ma efficace. Ultima boa e l'arco di uscita è a duecento metri; davanti a me son pochi, dietro sento spingere, hanno alzato il ritmo per via del finale, io non mi faccio pregare e aumento un pelo; tale manovra, oltre che a scrollarmeli di dosso, fa si che prenda quelli davanti e passare tranquillo sotto il gonfiabile; il contapersone li che aiuta a uscire dice 37, fico! Zona cambio come al solito lentissima, sono una chiavica. In sella alla bici, usciamo dalla città per buttarci sulla prima salita, dove prima enri e poi kanu mi invitano a stare con loro, io manco morto, troppo potenti. Pendenza tosta, mi passano uno dietro l'altro, già qualcuno della seconda ondata.
Scollina finalmente e ora la discesa, da paura, asfalto poi non dei migliori e tiro i freni, devo ancora metabolizzare andora. Metà della frazione è andata, ora attacco alla seconda salita un pelo più lunga; qui per rendere la mia biciclettata ancor più umiliante, uno sfidante se ne esce con "ma tu non sei della prima batteria?" La mia plomb lo salva da un vaffa facile. Arranco ma la vetta e domata e via fino alla zona cambio in discesa, sempre allerta. Cambio decente e inizio la corsa, dieci km verso l'interno. Parto bene, ma eccolo immancabile il mal di schiena, e il ritmo cala vistosamente. Riesco comunque a recuperare qualche posizione, le gambe ci sono, idem il fiato, e devo dire anche le energie, nonostante abbia solo bevuto un pò di sali. Ultimo km in progressione ed è fatta, chiudo i giochi sul lungo mare gremito, sembra estate piena, che bello! Raggiungo il ristoro e gli altri e tra una bevuta e l'altra ci si scambiano le impressioni sulla gara. Non male l'itinerario, da rifare il prossimo anno, forse. 

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