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domenica 31 agosto 2014

21° Traversata Arona Angera

Domenica 31 agosto eccomi alla classicissima traversata arona angera. Mi accodo come ogni hanno al ritiro del numero, ahimè l'organizzazione nonostante ventuno anni di kermesse alle spalle, non riesce proprio a capirci niente su come snellire la pratica, eppure è facile. Giornata nuvolosa, non dovrebbe comunque piovere. Con daniele, marco, il principe e la lince delle alpi, saliamo sul battelo per raggiungere angera, zona partenza. Sulla battigia ecco arrivare javier da santander e carmen idem. Il gruppo è fatto, in tribuna alla partenza presente enrico. Presenti anche roberto, poi ecco angelo e piero. 
La puntualità non è di casa, alle 11:35 viene dato finalmente il via, posizionati come al solito sulla diagonale lunga rispetto agli altri; circa ottocento i nuotatori che agiteranno le acque del lago.Prime bracciate veloci, devo farmi spazio, mi segue a fianco javier e cosi per un bel tratto; riesco a tenere dritta la rotta verso piazza del popolo, cerco di non forzare, non ho scia davanti, il grosso è spostato tutto a sinistra. Risalgo posizioni su posizioni e a metà lago aumento i giri. Non c'è più la mitica gru di riferimento, ma lo scivolo di arrivo si vede bene. Ultimi duecento metri, tutta di braccia, le gambe come al solito non pervenute, litigo con un canoista e guadagno la riva. Poco dopo ecco javier, di seguito la kienzler, carmen, daniele, marco e il principe. Ristoro meritato con una ottima focaccia e pizzette a go go. Buona nuotata, anche se mi aspettavo qualcosa in più, ma forse la gara di ieri non l'ho ancora smaltita del tutto. Chiudo la partecipazione col tempo di 21'24''.

Triathlon Olimpico di Malgrate

Malgrate che guarda lecco è la località che ospita il triathlon olimpico, oggi sabato 30 agosto. Poco dopo le nove son già sul posto, ad annone, e piove, ma sembra che debba smettere per lasciare il posto al bel tempo. In zona pettorale trovo la carovana carrozzo, gabri "gazze" e moris anche loro della partita. L'organizzazione fantasiosa, come a bellagio, posta due distinte zone cambio, distanti una decina di km; a malgrate si nuota per poi partire con la bici e arrivare ad annone, per concludere con la corsa. Preparo la t2, consegno la borsa rossa del cambio, e raggiungo il lago, seguendo altri con la bici. In t1 preparo il mezzo e mi ricongiungo con gli altri oxygen, tuffo in acqua per un buon riscaldamento e andiamo per la partenza. Frazione con lungo rettilineo e triangolo finale. Meno di centocinquanta si sfideranno nelle tre specialità. Siamo in acqua, partiamo con il lungo tratto di lancio, io sono già in zona tranquilla, poco traffico e procedo regolare, arrivo al triangolo senza fatica, e procedo con i tre lati; in uno di questi sono affiancato a moris, e procediamo paralleli, eh, va forte! Alla penultima boa, gli giro davanti, ultimo lato che costeggia la costa, aumento un pelo, tento il recupero su un paio ma son troppo distanti, gli arrivo alle costole, ma l'acqua finisce. Zona cambio, seguito a ruota da moris e gazze, lenta come al solito, ed esco a pedalare; primo tratto abbastanza pianeggiante dove gabriele il capitano mi svernicia alla grande, poi iniziano piccole salitelle e falsopiani, io procedo da solo. Incrocio gazze che ha forato, inevitabile il ritiro. Al nono km, in una breve salita, ecco dario, che mi passa alla tripla velocità. Al decimo mi raggiunge la terza ragazza, obbiettivo, non perderla di vista. Un tratto di salita dura, ho i battiti a mille, ma devo resistere; ora spiana un attimo, rifiato e via per un altro tratto tosto che mi fa sbiellare. Altre salite, gestibili, ma per me terribili a costo di non lasciare la preda.
Passiamo il ventesimo km e il peggio sembra scongiurato, ora tappa per i velocisti. Pochi km in discesa e poi fino alla fine con un paiattone. Qui, con la triathleta, negli ultimi cinque km, riusciamo a farla in scia insieme ad altri sei o sette. Esco da t2 e inizio la sgambettata, primi metri per annone, poi giù verso il laghetto; tutto un sali e scendi, dura per me con il problema che mi porto dietro da un po'. Al primo ristoro faccio il pieno di sali e acqua, tratto in discesa che ci porta ad un giro di boa, quindi inevitabile la prima salita importante; piano piano la esaurisco, impossibile spingere in tali condizioni; fa caldo, tanta umidità e il sole non aiutano; di nuovo il ristoro, lungo tratto in sterrato per il laghetto per un secondo giro di boa. Qualcuno cammina, non si aspettava questo tipo di tracciato; raggiungo l'ultima volta il ristoro, ultimo km e mezzo di salita per molti dura, io col mio passo la finisco, che tristezza correre così, fino a poco tempo fa le divoravo certe pendenze!; cento metri conclusivi e fermo il tempo. Incetta di anguria, un toccasana, doccia e ci rilassiamo tutti al pasta party. Non un gran olimpico, c'è di meglio, ma nel suo piccolo, si può fare. Prestazione solita, nessun acuto, ma almeno ho provato in bici a dare una scossa, ma il risultato è quel che è!
OLYMPIC POKER (IDRO+LECCO+BELLAGIO+MALGRATE) 

lunedì 25 agosto 2014

Triathlon Medio città di Lovere

Domenica 24 agosto in quel di Lovere, bella piazza in cima al lago di Iseo, location ottima per un triathlon di qualsiasi pezzatura. Questo giro tocca ad un bel medio, e fortuna vuole, il clima è ottimo, sole e cielo terso. Presenti circa trecento atleti per la batteria maschile, c'è anche carlo, e quaranta atlete per quella femminile. Presente anche giorgio nel super sprint. Ore sei e trenta già in zona cambio, un freddo becco, come vestirsi in bici? Solo body o pellicciotto leopardato? Opto per la prima opzione, per la seconda i giudici mi sembrano un po' severi. Tutti al molo e a mollo, quasi le otto, le ladies son già orizzontali sull'acqua. La linea di partenza è lunga duecento metri, tutti attaccati alla banchina. L'impatto con il lago denota un certo frescore, subito placato dall'adrenalina. Pronti, via! Giro unico, parto defilato per evitare casini e per guadagnare la prima boa direzionale, procedo in diagonale, certo son più metri ma sei tranquillo; acqua torbida, qualche sbandato che perde la rotta, giro la prima boa, bene, ora la seconda non molto distante e via per il lungo rettilineo finale; velocità costante come di consueto, respirazione super regolare; ultimi trecento metri, centrare l'uscita è un azzardo non si capisce il pertugio per guadagnare terra, faccio a cazzotti con uno che non mi lascia passare, ultime bracciate e via alla bici.
Ora inizia il giro turistico, temperatura perfetta; primo tratto di 50 km sul lago, tra galleria scavate nella roccia, curve e controcurve, veramente bello, l'opposto della mia prestazione, vengo addirittura risuperato da un paio di fanciulle scavalcate poco prima a nuoto, cribbio come fanno ad essere così forti! Salita di 8 km, tornanti che guardano lo specchio d'acqua, panorama superlativo, alcuni tratti tosti, da lingua a penzoloni. Scollino, discesa tecnica ma con strada larga e chiusa al traffico, in alcuni tratti con rigoli d'acqua, incrocio super carlo in piena rimonta. Ultimo piattone fino alla T2. Scarpe da running e via, un'incognita, non corro da 13 giorni, per un problema alla chiappa destra, corsa tutta da scoprire! 6 giri giovani! per la ridente cittadina! Corsa lenta, fino al settimo tutto bene, poi sopraggiunge il dolore. Sul circuito anche carlo, attardato per un problema tecnico rimediato in bici in discesa. Procedo di testa e guardando, passatemi il termine, un po' di gnagna. Battezzo tutti i ristori, bevendo sempre qualcosa, non vorrei avere sorprese nella fase finale. Concludo la mezza anche fin troppo bene, a mio avviso. Con la medaglia al collo, non economizzo di angurie e banane nell'attesa del compare di merende, queste giovano per il recupero post prestazione. Ottima kermesse, lo consiglio per il prossimo anno.

venerdì 15 agosto 2014

Corsa a Paruzzaro

Paruzzaro ospita stasera venerdì 9 agosto la consueta corsetta per gli orfani della gamba d'oro, nota anche camminata di san marcello. Tanti i presenti nonostante il richiamo del mare, compresi i soliti fabri, catinelli brothers, il becca e a sorpresa, simone e il compare di bellagio robi; immancabile la pioggia; breve riscaldamento, giusto per ammazzare il tempo. Il clou della manifestazione è nei pressi della festa. Partiamo subito in salita, io perdo già contatto da tutti, preventivato, non sono al top, ho una gamba che discute da un pò; il percorso spiana e entriamo nel terriccio, vedo avanti robi, ha un buon passo, difficile prenderlo. Timbriamo il primo km e ora la strada scende leggermente, rifiato e guadagno qualche posizione. Vedo anche fabri, non sarebbe male andargli vicino, ma io sono già a regime. Il passaggio nel bosco ora indica un bel tratto in leggera discesa, cerco di non aumentare il gap con  il gelataio e il gestore di piscine, a costo di sbiellare; poco prima del quarto l'ascesa lascia il posto ad un misto per poi rientrare su strada bella per la tirata finale. Discesona importante, le posizioni sono ormai quelle i due sono li avanti, mi avvicino un poco, tenterò l'attacco nella salita finale. Gli ultimi trecento metri vede robi scappare, fabrizio è in grosse difficoltà, io do tutto ma il traguardo è lì e posso solo arrivargli alle spalle; consegno il cartellino di riconoscimento, un buon te ci sta tutto; quattro chiacchiere con i compagni di ventura giusto per rientrare in soglia, qualcuno si fermerà a cena, altri lasceranno la festa. Termino i 5,550 km alla 38esima posizione in 24'41''.

martedì 5 agosto 2014

Triathlon Olimpico Bellagio / Ghisallo

Trasferta a bellagio e ghisallo questa domenica 3 agosto per il triathlon olimpico. Ennesima sveglia all'alba, cielo grigio, oggi vedremo i sorci verdi, sicuro. Piccola deviazione nel tragitto, devo caricarmi la lince delle alpi, lato francese, anche lei protagonista nelle tre specialità. Arriviamo a ghisallo in largo anticipo, otto e diciassette, temperatura intorno ai quindici gradi, venditori di gelati assenti. Questa è la zona t2 e di arrivo, per la t1 bisogna scendere a valle per nove km con la propria bici. Arriva anche carlo in dolce compagnia e procediamo con il ritiro del pettorale/pacco gara all'interno del bel museo del ciclismo. Sullo stesso belvedere fa bella figura la cappella della madonna del ciclista, e vista la giornata, molti atleti si prostrano fantozianamente al suo interno, carlo è uno dei primi. Ritorno alla macchina e "ma chi è quel minchione che ha parcheggiato così!?!?" ops ecco la carrozzeria appena arrivata, dario e gabriele, punte di grido del team oxygen. Incontro anche robi, del cusiocup, al suo primo olimpico. Oggi i sacchetti di plastica si sprecano, per riparare qualsiasi oggetto dalla pioggia. Entriamo in zona cambio a sistemare le scarpette e diamo al furgone il sacco rosso numerato con dentro il necessario per la zona T2 a bellagio; si, non ci si capisce niente, ma vabene così. Arriva anche alberto, noto come il principe, non in perfette condizioni fisiche. Assumiamo energie, ci cambiamo, ricomponiamo l'assetto da guerra e intanto piove. Addobbati da omino michelin guadagnamo la zona partenza e la discesa in bici, che non faremo in gara, è da brividi; certi tornanti, per non finire a leccare il terreno, si fanno a passo uomo. Ecco il porto di partenza, angusto, strappato alle acque del lago. Attacco il rottame al palo e attendo il sacco rosso. Arriva il furgone, gara del lancio del sacchetto, e vai di muta, finalmente un po' al caldo. Pochi minuti a mezzogiorno, diluvia, e in questo giorno di novembre, ops agosto, siamo pronti a partire; un giro solo antiorario, il lago è tranquillo. A mollo si sta bene, si andrà paralleli alla riva, io mi porto al largo e ritrovo il wallaby anthony...mmm, qualcosa sto imparando. Schermaglie consuete tra noi e le giubbe rosse, rullo di tamburi e l'orchestra inizia a suonare. Un fronte di duecento metri avanza verso la prima boa, ho la via libera, niente scazzottate, rimango all'esterno e procedo tranquillo. Tengo d'occhio la situazione, ogni tanto alzo la capoccia per correggere la rotta, e ci siamo, lascio la prima boa leggermente a sinistra in quanto la prossima non è perpendicolare alla riva. Temperatuta giusta, pilota automatico e le braccia girano senza fatica. Le posizioni sono ormai delineate, poco concentrato curvo a gomito e affronto il lungo rettilineo finale, l'arco, se pur piccolo, sempre a far economia, si intravede. Dai dai, una bella frazione finale ci sta bene, e invece rimango tranquillo nel mio brodino, fino agli ultimi duecento metri dove per prima cosa allungo per togliermene quattro o cinque che mi danno fastidio e in seconda battuta per strappare una sufficienza sulla disciplina. Esco dall'acqua, corsa verso t1 e andare a misurare i gradini e un attimo, sfilo la muta, tutto regolare, prendo il sacchetto rosso, calze, scarpe, riprendo la muta, occhialini e cuffia, ributto tutto nel sacco, raccolgo le cicche di sigarette, ramazzo per terra, così ci hanno detto di fare, indosso quanto mi serve ed esco dalla zona cambio. Salire in sella è un dramma, una salitona costringe a scavare nell'inteletto per come agire; qualcuno corre fino in cima per saltare alla garibaldina, pochi partono al primo colpo, io utilizzo il muro come appoggio, e me la cavo. Piove che dio la manda, le strade sono un lago. I primi dodici km direzione como sono piatti, visibilità precaria, e procedo abbastanza bene, mi passano in pochi, poi curva gomito verso sinistra e iniziano i dolori per me, tredici km di salita, e parte il carosello, sembra la scena di amici miei, quando i quattro bischeri sono sui binari della stazione a dare schiaffoni a chi è affacciato al finestrino. Ne prendo tanti anche questa volta; al sedicesimo km super carlo mi svernicia, "solo un minuto dietro di me ti concedo" mi dice, pochi secondi dopo è già sparito; mi serve un rapporto più agile, ma sono andato in economia e adesso la pago cara. Si sale, piove forte, nuvole basse, sembra di essere in quei tapponi del giro che si vedevano una volta in tv. Pubblico assente salvo, se si può considerare tale, qualche tizio fuori dal bar che è uscito per fumare una sizza e non si pone domande. Al ventesimo km vengo scosso da un "ciao" squillante, è la compare di merende kienzler! Un tono di sfida, mi fa i fari, mi sta provocando, sa che sta sparando sulla croce rossa, mi affianca e pochi secondo dopo sparisce nelle nuvole. Questa me la segno. Finalmente scollino, e ora dieci km di discesa, come camminare sulle uova. Passo da lumaca, fa troppo freddo, le mani non le sento più e in alcuni tratti l'asfalto è rattoppato alla belle meglio; al trentesimo km non sento più i piedi, e tremo come una foglia, proseguo perchè la testa funziona più che bene. Sono in compagnia di una lady, proseguiamo insieme. Al trentaduesimo son li che calcolo quanto manca alla fine di questo downhill, e la prendo bene, solo tre km, in fondo, l'ottimismo voolaaaa!! Ultimi sei km in leggera salita, qui prendo un oxygen in difficoltà, lo incoraggio, manca poco al t2. Finalmente sono a ghisallo, appendo la bici, metto le scarpe e parto a correre, arriva anche il principe, due giri. 
Sensazione stranissima, sembra di essere senza piedi, il freddo gioca brutti scherzi! Primo km su asfalto, non regolare, tutto un su e giù, poi entriamo in un tratto cross-country, il mio pane, guadi da attraversare. pozze, tratti di fango fino oltre la caviglia, alligatori che potrebbero spuntare da un momento all'altro; manca solo il tenente foley "Da dove vieni, figliolo?" "Dall'Oklahoma, signore!" "Beh, figliolo, due cose vengono dall'Oklahoma: i tori e le checche..tu cosa saresti?... Beh, io non vedo le corna...". Poco dopo il secondo km, raggiungo robi che cammina, sta facendo il secondo lap, rallento e mi viene dietro e la buttiamo in caciara fino alla sua conclusione. Ultimo giro, incrocio carlo che sta concludendo, vado in progressione, mi sto divertendo, raggiungo ancora la zona tropicale e come una gazzella saltello qua e là sul sentiero, se si può chiamare tale. Ultimo km su asfalto, saluto la cappella dei ciclisti con un sobrio gesto dell'ombrello, pochi metri e il bing bang dice stop! Peccato, un altro paio di giri li avrei fatti volentieri! Robi e li e mi da un cinque. Al ristoro un po' di te caldo, grandi! Aude e carlo arrivano, bardati con la mantellina argentata, che ridere, sembrano dei profughi. Siamo conci da buttare via, torniamo alle macchine, riprendiamo e sistemiamo l'attrezzatura e andiamo a docciarci, e l'acqua è gelata, ma cribbiooo, mi consenta! Intanto è uscito un timido sole. Di nuovo al museo della bici per le premiazioni, la compagna di avventura, manco a dirlo, sale sul podio di categoria, che brava!! Qui le sue parole a caldo:
J’aurais appris deux choses ce week-end :
1) C’est possible de faire du vélo sous la pluie
2) Cela n’a aucun intérêt !
Mis à part le vélo, horrible avec 2 cm de flotte sur la route, une pluie battante ininterrompue, et un froid de canard dans la descente, le reste de la course s’est plutôt bien passée: une natation agréable avec un lac assez calme, et une course à pied version « cross » très sympas ! J’ai adoré ; très probablement des réminiscences de gamine heureuse de patauger dans la boue, avec la bénédiction de tous ; non seulement tu peux le faire, mais en plus ce jour-là tu le dois…  
Au bilan ce triathlon doit être magnifique lorsqu’il fait beau, et les vues sur le lac superbes. A refaire donc, avec le soleil….

Mitica Aude!
Salutiamo la carrozzo family. Pasta party e ci rilassiamo un attimo, siamo rimasti in pochi. Giornata lunghissima, e ora di prendere la via di casa. Ops, la mia macchina non parte, ma questa è un'altra storia. Che dire, con questa prestazione penso di aver toccato il fondo, punto. Ora un po' di riposo.

sabato 2 agosto 2014

Gamba d'oro Montrigiasco

Montrigiasco di arona, oggi venerdi 1 agosto, cala il sipario sulla gamba d'oro serale e manda tutti in vacanza per 4 settimane. Gioco in casa, so tutto sul tracciato. Tantissimi i runners, per qualcuno è l'ultima sgambata prima delle ferie, non possono mancare bruno e fabrizio, del trio invece, solo il becca. La condizione è precaria, ho un problema al gluteo destro che mi porto dietro da qualche giorno. Serata fresca, nel pomeriggio un po' di sole ma radio corsa informa di punti scivolosi e acqua abbondante. Niente riscaldamento. Con qualche minuto di ritardo vengono aperte le danze. Il gruppone parte per montri alta e subito si stoppa per via di un imbuto causato da una stretta via, che obbliga al cammino. Lasciamo le case e completiamo il cerchio che riporta all'osteria. I compagni di merende sono già in fuga, io prendo il mio ritmo e attacco la salita in ghiaia che porta nel bosco. Risalgo qualche posizione, respirazione impegnata e scollino, mi lascio andare in discesa e controllo la situazione. Ora tratto in short trek, un bel misto dove però rimango intrappolato in alcuni più lenti di me. Lo sterrato si allarga e qui riprendo a sverniciare, complice il piatto sotto i piedi. Ultimo tratto in salita, che soffro sempre, non lungo ma che non digerisco; km conclusivo a tutta, passo nella mia piazza unitile, mi copro le spalle, ecco la chiesa e timbro il cartellino, abbastanza stanco. Direzione asilo per il ristoro dove ritrovo i due missili ben piazzati. Tracciato corto, allungarlo un pò si potrebbe, comunque finisco i 5,900 km alla 88esima posizione in 28'25'', bah!

Gamba d'oro Gargallo

Seconda visita a gargallo per la gamba d'oro oggi mercoledì 30 luglio. Il ritrovo per questa serale è situato al campo sportivo, zona ampia e accogliente. Non piove ed è una notizia, tanti i partecipanti in vista della chiusura per ferie del circuito. Leggero riscaldamento, arrivano bruno e fabri, i catinelli e il becca. Pronti e via nel mezzo del gruppone, rettilineo iniziale che ci porta a ridosso del paese. Tutti belli allenati, difficile portarsi avanti, il trio fa quello che può per recuperare posizioni, l'asfalto e l'orizzonte piatto non aiutano. Finita la serpentina tra le case, ecco lo sterrato, breve meno di un km. Torniamo sul pulito, bruno prende il largo, il gelataio avanti pochi metri. Io non ho ancora smaltito il week end appena passato, invece chi mi sta davanti pare abbia assorbito bene la corsa in montagna. Poco dopo il terzo km finisce il falsopiano, accenno di discesa, e ancora un tratto flat. Fabrizio guadagna sempre più metri, io arranco, a stento tengo la posizione. Un altro assaggio in discesa, subito sostituito con una salita, l'unica della gara se non ricordo male dagli altri anni, trecento metri dove il cuore va a mille. Ennesimo piattone che ci conduce nell'ultimo tratto su terra, per poi diventare prato; scaramucce finali, io provo la progressione ma son svuotato e concludo su le gambe, e dalla fila per il timbro, realizzo che son bene indietro! I due compari mi han dato una bella pettinata, complimenti ad entrambi. Vado a trincare un po' di te e abbandono la kermesse. Giro collaudato, chiudo i 6,100 km alla 138esima posizione in 27'03''. Disastro.

venerdì 1 agosto 2014

4° AronaMen Triathlon

L'aronamen è come il natale, quando arriva, arriva e oggi domenica 27 luglio è quel giorno. Sveglia ed è ancora scuro, la partenza ad arona è alle sei e cinquanta. La bici è già al suo posto, portata come un rito il giorno prima. Arrivo in piazzale gorizia, il tempo è brutto, potrebbe piovere da un momento all'altro, sistemo le ultime cose in zona cambio, mi raggiunge daniele, all'esordio nella specialità media, i minarini brothers, che se la sono presa con calma e wiebe, già in clima race. La gara alla quale tengo di più ed arrivo come sempre impreparato, quindi e tutta una incognita. Anche tomasso, the trainer, è pronto. Alle sei e venti andiamo a saggiare l'acqua, con la muta si stà bene. Sono in prima batteria, d'altronde il mio ranking... Nutrito anche il numero delle ladies, più di quaranta, una ossigenata presente. Spunta, ci siamo, tutti in acqua, sono dietro al pres "ti sto in scia", seee neanche se mi attacco con la corda. Via e a buon ritmo mi levo dalla bolgia. La boa è a dritta, davanti al castello, un paio tagliano la strada, hanno perso la rotta, ci passo sopra senza ritegno. Qualcosa non va, le braccia non girano. Puntiamo ora verso dormelletto, nuoto male, non riesco a inserire il pilota automatico, è già in ferie. Giro la seconda boa e parallelo alla passeggiata cerco di distendermi; respirazione impegnata, strano. Il lago è calmo, raggiungo l'uscita dall'acqua, corsetta sullo scivolo delle barche in piazza del popolo e dentro per il secondo giro, con un gran tifo della mitica valentina. Quei pochi secondi all'aria aperta con braccia a riposo mi danno una ripartenza migliore, e la prima boa la passo tranquillo; il penultimo rettilineo è ancora pesante, oggi proprio non va, sfilo qualche ragazza attardata, provo a stare con un paio di colleghi e giro per l'ultimo pezzo. Non aumento l'andatura, non c'è ne, e finalmente esco dall'acqua; inizio a corricchiare verso la bici, e sono stanco, la peggior nuotata fatta sino ad oggi, proprio da schifo! Tolgo tutto, sempre da bradipo, valentina prova a "spingermi" dagli spalti, mano sulla sella ed esco; sulla rampa è dura partire, ci metto una vita è finalmente ingrano, e via col tappone! 
Inizio a pedalare, ma non riesco a togliermi dalla testa la pessima nuotata. Il tempo sembra migliorare e la pioggia scongiurata; iniziano ad arrivare tutti; tommy mi svernicia, è di un'altra categoria, poco prima di stresa ecco enrico, che pedalata! Che dire, io cerco di portare a casa la frazione; giro alla rotonda di feriolo, ho un gruppetto di sei o sette appena avanti, e prendo loro come riferimento; incrocio sul lato opposto daniele, si sta comportando egregiamente. Il piattone è quasi finito,  sul salitino che porta all'incrocio mi passa davanti un plotone di bici di una cinquantina di unità, alla faccia del no-draft! Prendiamo per calonia, tradotto, salita. Io ho poco da dare, giù la testa e pedalare. Vengo preso a schiaffone da tutti, concorrenti, semplici cicloamatori, viandanti. Il piccolo paese è conquistato, ora tratto tra il bosco, pisciatina d'obbligo. Discesa fino all'incrocio per gignese, e attacco la seconda salita, rapportino agile agile e arrivo al paese dell'ombrello. Metà frazione bici è andata da un pò, armeno il prossimo comune, ultimo strappetto e finalmente una bella discesa, dove sciolgo le gambe. Tratto misto tra miasino, ameno e bolzano novarese, qui, nella discesa, causa traffico, mi schianto contro il guard rail, ma nulla di che, ero ormai fermo. Ad invorio mi raggiunge diego, e fino all'arrivo in t2 ci facciamo compagnia. Appoggio il bolide, cambio veloce, quattro giri mi aspettano. Andamento lento, diego fa alcuni km con me poi piano piano mi da via. Incrocio enrico, wiebe e fabrizio nel rircuito da un pò. Sono in zona glicine, immancabile la famiglia melotto a tifare, anche gazze gabriele mi da una spinta e finisco il primo giro. Fisicamente sono a posto, non una grande velocità comunque, non sono più abituato ai lunghi di corsa. Siamo a macinare km sotto il sole, ma tutto sommato ambiente ancora sopportabile. Timbro il cartellino ad ogni ristoro, evito la doccia, è solo un fastidio, e incrocio anche daniele, ben preparato in questa ultima disciplina, poi tommy mi supera a velocità doppia. In zona parcheggione, anche i gattinoni sono presenti a dar manforte. Secondo giro finito, il terzo amministro il passo, cerco di essere costante ma perdo qualche secondo al km. Ultimo giro, qualcuno che corre c'è ancora, ne supero qualcuno; ultimi due km, va tutto bene, sono ora in centro, tommy che ha finito, "dai, vai in progressione" e ubbidisco; sono in piazza, ultima passerella e concludo. Ad attendermi il pres, enrico e javier, un paio di minuti dopo ecco arrivare daniele, con una frazione di corsa di alto profilo. Piccolo ristoro e pediluvio nel lago, ad ammirare, tra l'altro, due angeliche ragazze provenienti chissà da dove. Finale con pasta party all together in nautica. Sempre affascinante l'aronamen, l'organizzazione cerca di fare tutto al meglio, ma la frazione di corsa, con i gitanti che incuranti intralciano la gara, è ancora da migliorare. Meglio dell'anno scorso, e un timido miglioramento, nonostante la nuotata da tre in pagella.