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venerdì 27 giugno 2014

IDROMAN “alive in hell”

Domenica 22 giugno appuntamento con il terribile triathlon olimpico di Idro, sul lago omonimo. Con me, molti ossigenati, per lo più impegnati con la distanza sprint. Il panorama non lascia dubbi, in bici sarà dura! Sono qui dalla sera prima, in compagnia del team, reduce da una cena all together per entrare in clima gara. La mattina non inizia bene, qualche goccia di pioggia fa pensare al peggio. Abbondante colazione e via in zona cambio a sistemare il tutto. Sono in una bella posizione rispetto ad altri, abbastanza larga. Nella distanza sono con me tony e mario, molto preparati e esperti del mestiere. Nuotatina di riscaldamento, anzi il contrario, l'acqua, nonostante la stagione, è freddissima, e abbiamo la muta! Subito mani e piedi gelati, difficile, nuotando, tenere la faccia sott'acqua, probabilmente è l'escursione termica che fa brutti scherzi. Giunge il momento della spunta, più di duecento pronti a partire. Allineati partiamo per due giri del triangolo disegnato sul lago. Defilato lontano dal casino, attacco la prima boa, che brividi però! Sul rettilineo principale mi porto in buona posizione, tranquillo termino il primo giro. Sensazioni non buone, la temperatura mi sta fregando, non vedo l'ora di uscire; sono in scia ad altri due, tiro fuori la testa ogni tanto per capire dove sto andando. Ultimo giro di boa, lascio alle spalle i compagni aumentando un pelo e prendo la riva.
Un contatore umano mi piazza alla 23esima posizione, raggiungo la bici, come un ghiacciolo mi tolgo la carta attaccata, la muta è dura da sfilare, ho poca sensibilità alle mani. Mi asciugo per bene, indosso calze, scarpe e casco, prendo le due ruote, quattrocento metri di pedalata, e taaac, subito le montagne. Il primo tratto coincide con lo sprint, tornanti a ripetizione, vengo superato da tutti, e saluto i pari  di casacca. Al quinto, ecco mario, che va il doppio di me, che bravo! Alcuni tratti fanno vedere la madonna, io più di tanto non riesco a dare. Siamo al decimo, per lo sprint è il giro di boa, noi olimpici proseguiamo. Non ci posso credere, finalmente un tratto in piano e con qualche discesa, ma neanche il tempo di farmi il palato che su ancora a conquistare chissà che vetta. Ormai solitario proseguo con la sfida; una lady mi passa di gran carriera, forse un giorno anche io riuscirò ad avere quella pedalata. Siamo al venticinquesimo km e sono in piedi sui pedali, e da parecchio. Stranamente mi cade la catena, e rischio di cadere, in salita, roba da matti; pochi secondi di defiance e son già in sella. il trentesimo km e passato da un pò ed ecco la sospirata discesa, supero uno che se la sta facendo con la ruota a terra, tratti veloci e tornanti tecnici, infuocano i freni, ultimi metri in piano, ed ecco la zona cambio, con max pronto ad immortalare l'evento, mitico, e il pres a fare il tifo dal balconde dell'hotel! 
Appendo il bolide, cambio scarpette con rischio stringa che si spacca, e via a correre. Timbra il cartellino il mal di schiena, pazienza. Si corre a tratti in riva al lago e un pò tra la parte interna del paese. Nonostante la bici epocale, ho un buon passo, e i due giri sono tranquillamente alla portata. Incrocio ancora mario, sta già concludendo il suo olimpico. Sono nelle ultimissime posizioni, il primo giro è andato, ora i rimanenti cinque km, aumento il passo e piano piano ne supero qualcuno, insomma, quelli che rimangono sul campo. Concludo di buona lena e porto a casa questa competizione impegnativa e a tratti sconfortante. Raggiungo gli altri sotto il tendone, e dopo una bella doccia, assisto alle premiazioni, con tanti oxygen sul podio. Chissà come sarà qui il mezzo iron il prossimo anno?

lunedì 23 giugno 2014

Gamba d'oro Cavaglietto

In mondovisione è trasmessa la partita della nazionale, ma essendo già in giro, mi fiondo a cavaglietto, oggi venerdì 20 giugno per la corsetta della gamba d'oro. Arrivo presto, ne approfitto per far qualcosa in più del solito, un bel riscaldamento in attesa della partenza. Caldazza che fa sudare bene. Stasera una corsa per pochi intimi...seee, il popolo corridore è presente e più agguerrito che mai! Arriva fabri il gelataio, e si è pronti a partire. La scacciacani tuona senza fare vittime e si va, lasciamo il paese e via verso cavaglio d'agogna, a calpestare parte del loro tracciato. Il semifreddo parte forte, io lo lascio sfogare. Il piattone iniziale dopo il primo km ci porta all'unica salita di oggi, uno sterrato comunque ben tenuto, in un boschetto; arrivo in cima col fiato grosso, il compare è avanti pochi secondi, ma il gap non si assottiglia. La gara è veloce, io comunque non riesco a cambiare marcia. Torniamo su asfalto, vengo superato da un paio di podisti, tengo duro, e vedo il piccolo borgo non poco distante. Piattone fino alla fine, non c'è storia, fabri non si lascia prendere, anzi allunga e lo perdo di vista gli ultimi cinquecento metri. Finisco la gara, mi è mancato qualcosa oggi, non riuscivo ad attaccare. Chiudo questo percorso di 6,400 km alla 52esima posizione in 27'53''. Non ci siamo. 

Gamba d'oro Gargallo

La tappa della gamba d'oro di metà settimana oggi mercoledì 18 giugno si svolge a gargallo. Presente giusto per sciogliere un po', visto che in mattinata ho donato il sangue. Serata calda, i runners non mancano. Leggero riscaldamento in zona campo sportivo, dove è il ritrovo e la partenza della gara. Tutto è pronto, la fiumana entra in paese e raggiunge la prima salita in asfalto, niente di che, ma io la patisco; pronti per il bosco, leggera discesa, dove rifiato e mantengo la posizione, difficile far andare le gambe. Ritorniamo su asfalto, nella piccola zona industriale in falso piano, di seguito una leggera discesa per poi rientrare sull'ultimo pezzo in terriccio. Cambiare cadenza impossibile oggi, ultima mini salita e rientriamo nelle vie del paese, c'è poco da fare, amministro la posizione sull'ultimo rettilineo che porta al campo e finisco la gara. Oggi di più non si poteva dare in questa classicissima. Chiudo i 6,600 km alla 98esima posizione in 30'29''. 

Cusioman 2014 Pettenasco

Secondo appuntamento con un mezzo iron, oggi domenica 15 giugno sul lago d'orta, pettenasco il paese ospitante, i cugini del cusiocup gli organizzatori. Situazione climatica non delle migliori, piove e temperatura fresca. Anche qui unico porta bandiera della squadra oxygen, molti ieri a bardolino per l'olimpico. Presenti invece due staffette, con giorgio, davide, giò, elisa, george e dario, fortissime! Parcheggio e trovo la saetta giò, sotto una tettoia mi sistemo e controllo di avere tutto. In zona cambio trovo tutti gli altri, la partenza è fissata per le nove e trenta. Nibbiano ha lasciato il segno mentalmente, rischio un'altra debacle. Saluto tutti e vado alla spunta, daccò è lo speaker della manifestazione. Pronti per la frazione nuoto, due giri in senso antiorario con uscita dall'acqua. Partiamo, dovremmo essere circa duecento, sono a sinistra rispetto al gruppo, farò più strada, ma almeno non dovrò sgomitare. Il lago è una piscina, arrivo alla prima boa e molti sono dietro. Rettilineo, bracciata lunga e tranquilla e giungo alla seconda boa; noto che giro troppo largo e perdo qualche metro, devo ricordarmelo per i prossimi passaggi. La riva è vicina, ultime bracciate ed esco per il primo giro, mi alzo giro e inciampo nel camminare su un sasso, per poco non faccio una figura da cioccolataio spaziale, già buona che non mi sono fatto male. Ritorno a sbracciare, solita andatura da non far fatica, la giornata è lunga, comunque ogni tanto svernicio qualcuno. Giro la seconda e ultima boa, pezzo finale, sto raggiungendo un gruppetto, saranno stanchi; li prendo e mi sposto in corsia di sorpasso; esco dall'acqua in solitaria, qualche secondo dietro gli altri compagni dell'ultima tornata. Corrricchio ma non troppo in zona cambio, bella lontana, e inizio la trasformazione. Pioviggina, via la muta, innesco le calze, scarpe, casco, occhiali, provo coi guantini, non entrano, via! prendo la bici, due passi, mmmm fa fresco... torno indietro a prendere la giacchettina; questo si che è un cambio lampo! Archiviato il disastroso passaggio, devo aver battuto il record di lentezza e vinto l'ennesimo cazziatone della sara kanu, inizio a pedalare; piove, governo ladro. Prima salita verso orta, capisco che sarà un'altra prova incolore, rotonda e via a costeggiare il lago fino alla nuova salita per gozzano. Dalle retrovie iniziano a passarmi, a doppia velocità, io testa bassa procedo. Dopo gozzano si va verso bugnate, qui la prima salita impegnatica, mi unisco, sportivamente parlando, ad una lady e al suo aiutante, e fatico parecchio; discesa nel bosco pericolosa e ora via per alzo che ci porta all'attaco della salita per cesara. Ha smesso di piovere, e inizio a mangia qualcosa. Al ristoro mi allungano un misero pezzo di banana, che sforzo, cmq per chi vuole c'è la barretta.  Discesa verso omegna ora, passaggio in centro su un pavè disastroso e ritorno verso pettenasco con più di dieci km di piattone. Vodo per il secondo giro, stesso andamento, con la strada che si sta asciugando; di più non posso chiedere, cerco di rimanere con con la staffettista e il suo scudiero, almeno non ci si annoia. Discesa di bugnate, ahimè, due che ci avevano sorpassato qualche km prima, sono a misurare la strada, uno opta per il ritiro, la triathleta tenta di portare a termine l'impresa. Passo cesara, le pendenze son finite; lasciata alle spalle omegna, siamo intercettati da un gruppo di sei che in perfetto draft stanno ultimando la prova; mi unisco e fino a pochi km dalla zona cambio, mi riposo. 
Appendo la bici, si corre ora. Inizio piano, ecco puntuale il mal di schiena, all'orizzonte lo spettro di nibbiano. Devo fare una pisciata olimpionica, e poco dopo il terzo, lasciato il centro storico, procedo con l'espellere il superfluo; non finisco più! Alleggerito per bene riprendo, e sono bello piantato, poi ci si mette lo sterrato in salita e siamo a cavallo. Giro di boa per il ritorno, non manco un ristoro, e le gambe stanno reagendo, zig zag tra le viette e primo passaggio dei tre messo in cascina. La condizione è in crescita, e il secondo girò va meglio, me ne accorgo sui tratti in salita; ennesimo labirinto, dai dai col giro finale, poco meno di sette km. Qualcuno che corre c'è ancora, mi sento bene e vado all'attacco, sai che roba! Ultimo giro di boa, poco più di un tremila da fare, in progressione rietro in paese, ne supero tre o quattro in difficoltà e chiudo bello veloce. Con la mia bella medaglia al collo, mi rilasso un attimo, due chiacchiere con gli atleti cusiocup, un saluto allo speaker daccò e via a cambiarmi, mi aspetta la pasta in zona premiazioni. Sotto il tendone, gli staffettisti oxygen che si piazzano a podio, che bravi! ne approfitto e mi intrufolo anche io nella premiazione, e quando mi ricapita! Finisco questo mezzo iron soddisfatto, il disegno delle tre prove è ben fatto, l'organizzazione un po' spartana, ma completa. 

martedì 17 giugno 2014

Gamba d'oro Borgomanero

Oggi venerdì 13 giugno, santa croce di borgomanero mette in scena la classicissima gamba d'oro che porta i runners su fino a vergano, per poi scendere a tutta birra a conquistare il traguardo. Tanti stasera minacciati da nuvole che promettono acqua, ma comunque il tempo sembra tenere, aspettando la partenza, corricchio qua e là. Presenti bruno e massi. Colpo di pistola e via, nel gruppone mi creo un varco, ma non è facile, il piattone che ci porta verso la salita, chiama tutti a spingere, io cerco di star tranquillo; ci siamo, giù la testa e pronti all'attacco del borgo all'ombra del castello, seicento metri mica da ridere che ti presenta il conto se non ti gestisci; infatti molti pagano dazio, mi difendo bene, e rimonto qualche posizione. Lasciamo la frazione, e via nel discesone asfaltato, dove si ha una panoramica di chi ti sta davanti. Difficile non trattenersi, e si va a tutta. Vedo massi avanti, ma è un pezzo da novanta,cè impossibile prenderlo stasera. All' altezza del fruttarolo, mi stacca definitivamente, io comunque sono in progressione, fiato impegnato e falcata veloce. Siamo in due che ci diamo il ritmo, e l'ultimo km lo si fa insieme. Arriviamo appaiati e soddisfatti. Meritato ristoro. Gara corta questa, ma velocissima, nonostante la salita. Chiudo i 5,700 km alla 62esima posizione in 23'38'', eh, van tutti come treni!

lunedì 16 giugno 2014

Gamba d'oro Fontaneto d'Agogna

Serata caldissima a fontaneto d'agogna oggi mercoledì 11 giugno, per la classica corsa di metà settimana, manco a dirlo della gamba d'oro. Sbrigo la burocrazia e vado a far fondo, ne ho bisogno, per i week end un pochino più impegnativi, percorrendo una parte del tracciato di gara. Che sudata ragazzi! Ore venti e si parte, dal centro paese, dalla via maestra voltiamo a sinistra e siamo già tra i campi e i boschi e ci si da battaglia. Il gelataio di oleggio, fabrizio, non perdona, è là davanti e spinge, parte sempre veloce. Tra il secondo e il terzo km impattiamo sull'unica salita degna di nota, qui tanti pagano dazio, e io li infilo senza pietà, rischiando un pò le caviglie sulla strada non bella. Intorno al quarto raggiungo il variegato all'amarena e in leggera discesa, rifiato un po'. Siamo sulla via del ritorno, avanti parecchio vedo una coda di cavallo svolazzante, è la temibilissima teen dello scorso anno, sempre più forte. Giù la testa e provo a riprenderla, non facile, ha una buona gamba, come si dice in gergo! All'ultimo km ho ancora un gap di trenta metri, vado in progressione, ma è tosta sta qua. Torniamo su asfalto, l'arrivo è vicino, do tutto e a fatica sono in scia al suo lato b, ultimi metri e concludo a fiato grosso. Talmente sudato da avere le scarpe bagnate vado a ricompormi al ristoro, gradisco l'anguria, un toccasana. Arriva fabrizio, tranquillo.  Percorso collaudato da anni, chiudo i 6,370 km in 58esima posizione col tempo di 29'16''.

venerdì 13 giugno 2014

Gamba d'oro Vaprio d'Agogna

Mattinata calda oggi domenica 8 giugno in quel di vaprio d'agogna per la marcia nazionale tricolore, legata al circuito gamba d'oro. Presente anche daniele, piegato dalla giornata precedente, tutto il giorno con le gambe sotto al tavolo, che avrebbe preferito starsene a dormire. Riscaldamento minuzioso, con fabri che detta i tempi. Siamo tanti anche qui, pronti a partire, in zona oratorio. Inno nazionale trasmesso in pompa magna nel menefreghismo più totale, son le nove e si parte. Siamo indietro nel gruppo e rimaniamo attardati. Il paese lo lasciamo alle spalle e la campagna si apre accompagnandoci per tutta la gara. La carrozzabile mi permette di avanzare di posizione, le gambe ci sono e gestisco la respirazione. Al quinto raggiungo il gelataio, e affiancati proseguiamo a macinare metri. Al sesto il ristoro, che salto senza indugi. Alcuni tratti su erba sono davvero duri, manca la spinta di ritorno della falcata, e il passo al km si alza. All'ottavo km seguo maglia gialla, che va via bene, una buona lepre; reprirazione e battiti si fanno sentire ma tengo duro, ho un manipolo di corridori poco distanti da far fuori. Ritorniamo su asfalto, segno che stiamo arrivando al capolinea; mi sbarazzo di maglia gialla, ennesimo tratto su prato, mi supera un amico che si è appena fatto la cento km del passatore, che mi invita ad attaccarsi a lui per il finale, io me ne guardo bene, sono già alla canna del gas, e chiudo la gara. Sudatissimo, mi rigenero aspettando gli altri e soprattutto una lady non male che si vede solo in questa gara. Giungono poco dopo fabrizio e daniele, comunque soddisfatti della corsetta. Distanza di 11,250 km in posizione 36 col tempo di 49'40''. Va bene dai.

Gamba d'oro Marano Ticino

Marano ticino messa a lustro questo venerdì 6 giugno per accogliere la fiumana di runners pronti a scorrazzare per il circuito disegnato dagli organizzatori, fondamentalmente uguale agli altri anni ma con sorpresa finale. Visto la presenza di fabri il gelataio e di bruno, mi attacco a loro per un bel riscaldamento. Tutto e pronto e via, usciamo subito dal paese e giù per la discesa asfaltata che porta nei campi. I due vanno subito forte, io li lascio fare. Siamo nei campi, ciao ciao telespallabob, e piano piano mi porto avanti. Lo sterrato è ben curato e in piano, gli esperti sanno del salitone finale all'ultimo km. Respirazione impegnata, sono in recupero su fabri, che passo, bruno è avanti una ventina di metri. In lontananza la rampa, calo un poco, per arrivare li tranquillo; ok sono pronto, ma il percorso devia per non so dove; rientriamo in un bosco, e si sale, pendenza che fatico a correre, ma sono attaccato al compare; le gambe fanno male, decido quindi di mollare. Siamo in tanti, bruno si stacca, non si scollina più. Riprendo a correre e ci siamo, il paese e lì, rettilineo finale e concludo a pochi passi dalla gazzella. Qualche secondo per riprendermi e via al ristoro. Pochi minuti dopo, to va chi si presenta, il massa, roba da matti! Non è finita qui, pure polimeni.Oggi marano in veste di remember gamba d'oro. Buona gara comunque, chiudo i 6,170 km alla 35esima posizione in 27'24''.

giovedì 12 giugno 2014

4° Diga Triathlon

Primo medio dell'anno oggi domenica 1 giugno in val tidone, alla diga del molano, presso nibbiano, per il 4° diga triathlon. Nello stesso giorno, anche la prova su distanza olimpica, con daniele, tony e aly presenti alla kermesse. Col compagno di merende, siam qui già dal giorno prima, con un pernottamento in un agriturismo che lascia il tempo che trova, ma quello passa il convento. Ritiriamo il pacco gara, con bottiglia di gotturnio, giusto giusto quello che ci vuole sul percorso in bici. Cena in zona partenza con briefing sulle insidie delle tre specialità, focalizzate sul nuoto, per via di un rinco, e sulle due ruote, asfalto in alcuni tratti, disastroso. La mattinata è soleggiata, temperatura di dieci gradi, frescolino! La zona cambio per entrambe le distanze e lungo il lago formato dalla diga, l'uscita con la bici è da ciclo cross, salitone per raggiungere l'asfalto. L'organizzazione è in ritardo anche qui, infatti dopo la spunta, ci tocca aspettare una ventina di minuti prima di partire. Entriamo in acqua, il tempo di mettere gli occhialini e via, senza una bracciata di riscaldamento. Partenza stile moto cross, tutti affiancati, saremo una ottantina, tutti a puntare la prima boa del lungo rettilineo. Mi sbrigo bene e lascio la massa e inserisco il pilota automatico, bracciata lenta, da non far fatica e risalgo posizioni, mettendo la freccia, ormai si va in fila indiana. Ogni tanto butto l'occhio avanti, e riesco a vedere i primi. Giro di boa per gli ultimi quattrocento metri, do via ad altri tre o quattro, boa rossa, pochi metri ancora e vedo uscire i primi; raggiungo riva, esco e in zona cambio so di essere tra la settima/ottava posizione. 
Soddisfatto, me la prendo con comodo e preparo le due ruote. L'uscita come anticipato è tosta. Guadagnata la strada inizio il percorso impegnativo, subito in salita. Come al solito vengo annichilito dagli altri, che palle. Lunga e in alcuni tratti scorbutica, presenta comunque degli scenari graziosi, con queste colline verdi e qua e la qualche paesello. Giungo al tratto disastrato, bisogna stare attenti; punto di ristoro, ora si scende, la discesa è bella e non pericolosa; due ciclisti autonomi, involontariamente si mettono davanti e mi fanno da guida in questo circuito a me sconosciuto. Finito il divertimento, ecco di nuovo il tratto da nibbiano verso la diga in leggera contro pendenza; inizio il secondo giro, la salita la gestisco a mio modo, e la lascio alle spalle, mangio qualcosa, di nuovo la discesa, tranquillo e solitario, e concludo il secondo giro.
Sono uno degli ultimi, mi cambio e inizio la corsa, sarà durissima. Il primo tratto fa invidia ad alcune gare del circuito della gamba d'oro, e il bello che lo dovrò ripetere 4 volte! Notevole anche il passaggio sulla diga, dove c'è il check point con consegna di un braccialetto colorato. Dai primi metri capisco che non sarà facile, vedo già i santi apparire. I primi cinque km comunque vanno via alla svelta,  fa caldo, e ho sete. Piano piano la fatica emerge, gambe che non rispondono, energie poche. Difficile anche mentalmente portarla avanti, il tratto da fare nei pressi della zona cambio, ti spacca le gambe, daniele fa il tifo a bordo campo, meno male! Intorno al diciassettesimo km realizzo che sono a pezzi, sulla diga prendo l'ultimo braccialetto e vado per l'ultimo giro. Passo davanti all'arrivo, daniele mi accompagna per un tratto, portandomi una brutta notizia, la corsa misura ventidue km e mezzo. Sto procedendo solo di testa. Giro di boa, ultimi due km credo, uno davanti a me si ferma e cammina, sto quasi per farlo anche io, ma reagisco e continuo a correre. Ultimo passaggio nei pressi della zona cambio, terribile, ne esco a fatica, ultimo km su asfalto, ultima curva ed ecco la fine, per certi versi anche la mia! Medaglia al collo, daniele è li e mi sorveglia, capisce che sono stanchissimo. Ristoro, quattro bicchieri di succo tropicale, due di sali, una banana, ne rubo un'altra e mi accascio ad un albero, a meditare per dieci minuti, diciamo cosi! Ritorno sulla terra, doccia gelata, rilassamento, una bella pasta al sugo, ci vediamo anche la tristissima premiazione e ritiriamo la medaglia per il wallaby tony primo nella sua categoria nell'olimpico. Domani avrò tutto il tempo per riposarmi. L'organizzazione ha delle pecche, però la location non è male, forse è per questo che per il mezzo iron eravamo in pochi. Chiudo alla 59esima posizione in 6:04'21''.

lunedì 2 giugno 2014

Gamba d'oro Barengo

Gamba d'oro stasera a barengo venerdì 30 maggio, con partenza in centro tra le vie strette. Serata non tanto calda e con minaccia di temporale. Circa settecento a darci dentro e a testare la condizione; con daniele ai nastri di partenza e paso scalpitante, ci si interroga del verso della gara, non si sa. Colpo di pistola e via, almeno ci proviamo, ma siamo così dietro che non ci si muove. Le vie del borgo non consentono di avanzare, imbottigliati aspettiamo che allarghi un pelo per mettere la freccia e sverniciare alla grande. Riusciamo finalmente a togliere il disturbo ed ecco la prima salita impegnativa, cinquanta metri su asfalto da spacca gambe, che ci porta sullo sterrato. Siamo in aperta campagna, tra campi coltivati e boschi. Ritmo alto fiato grosso, si sale leggermente, lascio alle spalle telespallabob in difficoltà e proseguo con il risalire il serpentone degli amatori, eh, son tanti! Spiana ora, siamo intorno al quarto km e sono in botta, gambe affaticate, calo un pelo il ritmo; arriva il quinto km e si scende leggermente, vado in progressione, il traguardo è vicino, ma non arriva mai, il sesto è superato da un pezzo; siamo tra le viuzze, riconosco le case, il bar della movida barenghese, e arrivo. Che sudata, un po' di te ci sta bene. Daniele poco distante, ormai è su i miei tempi, e successivamente paso, che confessa di aver quasi camminato su una salitella. Porto a casa la mia prima a barengo di 7,060km alla 49esima posizione in 30'06''. Buona.