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domenica 30 luglio 2017

7° Aronamen

Immancabile l'appuntamento oggi domenica 30 luglio per la mia sesta partecipazione all'aronamen, dove gioco in casa. Sveglia prima dell'alba, colazione nella norma, ultimo check e via. Il piazzale gorizia di arona ospita la zona cambio, molti già in coda per posizionare il tutto, io procedo con calma. Molti del team oxygen qui, tra gara individuale e staffetta, senza contare i supporters per il caloroso tifo. Giornata splendida, il lago è piatto e giudici comunicano che sarà tutto regolare e la muta facoltativa. Nuotatina di riscaldamento, sono nella prima batteria, bene. Spunta in piazza del popolo, ci accingiamo a sistemarci sulla riva che guarda il castello di angera e ..via,  così senza avvertire; io sono dietro a tutti e tocca farmi spazio a spallate per portarmi avanti e ahimè perdo tempo. Alla prima boa giriamo verso sud, qui riesco ad avere un ritmo regolare, sono in rimonta continua, bene. Costeggiamo il lungo lago e cerco di mantenere la traettoria più precisa possibile. Ora si torna per l'uscita all'australiana, le bracciate sono fluide, bene. Il porticciolo è li, esco guardo come sono messi li davanti e mi rituffo per il secondo giro. Punto il castello per orientarmi e procedo senza forzare, ecco la boa, alzo il ritmo e macino metri fino a svoltare per il rettilineo finale. vado di gran lena, un pò di confusione, ho raggiunto qualcuno della batteria successiva. Pochi metri, ci siamo, ecco la rampa ed esco e via di corsa in t1 la bici. Bene direi, sono ancora tutte lì. 
Prendo le due ruote, e inizio a pedalare. Solitario mi aspetta il bastone fino a dopo feriolo. Il film è la replica degli altri anni, io che vengo ripreso da chi col nuoto è leggermente più lento e da quelli che la fanno sporca, facendosela in gruppo. Le strade non sono chiuse al traffico, e noto che ci sono molti più veicoli sulla carreggiata a tenerci compagnia. Sono a solcio per la salita, qui spingo e cerco di perdere meno posizioni possibili e calogna è subito lì, buon segno. Ora gignese e quel piccolo tratto spacca gambe che metabolizzo bene e il grosso è fatto, a seguire tutto un su e giù fino ad arona. Meglio l'approccio su questa disciplina rispetto agli altri anni, seppur lontano dalla media dei partecipanti. Pochi km ancora, eccomi vicino a casa, poi dagnente, le spalle della statua, un paio di minuti di discesona e sono in t2. Scarpe da running, testa bassa e inizio i quattro giri per la mezza maratona. La bella giornata chiama il pubblico, più per l'aperitivo che per l'evento sportivo. Il primo km non è dei migliori, una fatica bestiale, sembro scoppiato, poi metro dopo metro mi riprendo e cerco un'andatura regolare. Rigorose le tappe al ristoro, anche se a me non da fastidio, fa proprio caldo. Il primo giro è fatto e la paventata crisi totale è svanita, un falso allarme per fortuna. Secondo giro, mi rilasso e incrocio i compagni di merende, anche loro sul pezzo. Terzo round, il momento cruciale, le forze ci sono ancora, la fatica comunque inizia a manifestarsi ma tengo botta e taac sono per gli ultimi 5 km. Ora tutta di testa, le gambe iniziano a chiedere il conto, mini obiettivi e la si fa. Al bastone degli ultimi 3 km, al ristoro, mi aggancia marco che sta facendo il terzo della sua staffetta, mi rincuora e dice di attacarmi a lui, mi sprona e procediamo di pari passo, ci voleva proprio. Manca poco, riesco ad andare in progressione e a mezzo km dall'arrivo, lo ringrazuio e vado in solitaria. Ecco il traguardo, sparata finale e immancabile salto conclusivo per celebrare la conclusione della faticaccia. Medaglia merita al collo e via al ristoro, ma non sono particolarmente stanco, vuol dire che ho gestito bene la situazione. Mi congiungo con gli altri del team, tuffo nel lago per abbassare la temperatura e acquisire l'odore di alborella e pasta party alltogether per stemperare il furore agonistico, diciamo così. Gara finalmente senza tagli dopo due edizioni monche, e deve essere sempre così. Contento della prestazione, finalmente sotto le tre ore nella bici, che mi ha permesso di chiudere con un time nettamente migliorato rispetto alle altre participazioni. Avanti così.

domenica 16 luglio 2017

16° Triathlon Sprint di Lecco

Sono a lecco per partecipare oggi domenica 16 luglio al triathlon su distanza sprint. Eredito il pettorale di fabri, che per via di un infortunio, sarebbe andato perso. Partirò nella batteria dei più forti, ci sarà da ridere. Con daniele raggiungo il folto gruppo oxygen, che partirà sparpagliato nelle diverse batterie. Rispetto alla mia partecipazione di qualche anno fa, noto che gli iscritti si son quadruplicati, costringendo l'organizzazione a rivedere la zona cambio, portandola sulla strada principale parallela al lago. Ritiriamo il pacco gara in zona oratorio per poi spostarci a sitemare l'attrezzatura. Le partenza sono ben distanziate tra di loro, in modo tale da non intralciarsi durante le tre discipline. Giornata calda e soleggiata, muta facoltativa e tantissimi partecipanti. Ci siamo, il circo si mette in moto, con gli altri vediamo il tratto di nuoto e via via ci diradiamo. Mi preparo, vado a saggiare l'acqua e proseguo in zona start. Sono in compagnia dei vincenti, mi devo tappare gli occhi, altrimenti sono guai. 
Siamo in acqua pochi secondi è via. Dopo poche bracciate di assestamento, ci do di brutto brutto brutto, cercando di rientrare in linea, visto che sono leggermente defilato. Prima boa fatta, leggero traverso e via a bomba fino all'uscita. Spingo, mi gioco tutto in questa frazione, riesco a domarne un paio che crollano, gli scalini sono lì, ultimi metri e via verso la bici. Lento come la solito, esco dalla t1 e parto. Qui mi posso collocare come un pandino ad una gara di formula uno, infatti, molti mi invitano a fare gruppo, ma io non riesco proprio, hanno velocità e reattività inconcepibili per me. Quattro giri devastanti da fare a tutta. Tutti quelli pettinati a nuoto, ripagano con delle belle sverniciate alla carenatura. Giù la testa ed entro nella mia gara, solitaria, e giro dopo giro, alla fine mi ritrovo ultimo. Lo strazio finisce, metto scarpe da running e via a cannone a correre, due giri. Incrocio chi sta facendo già il secondo, almeno per il primo giro avrò compagnia. Passo il ponte, l'andatura è sopra le aspettative, bene. Giro di boa, rientro in città e al bivio per il secondo lap, tutti a sinistra, io a destra in solitaria. Riecco il ponte, e lontanissimo ne vedo uno, sarà mio! Si può fare, il gap si restringe e poco prima del bastone di ritorno è lui a mangiare la mia polvere. Chiusura in bellezza a palla, il traguardo è lì e finisco, nell'indifferenza di tutti, eh, te credo! Ristoro per bere qualcosa, raggiungo gli altri e ci gustiamo l'avvincente gara delle ladies con un tifo da stadio, ci facciamo sempre riconoscere, dei grandi! A parte il tratto in bici umiliante, nel nuoto sono soddisfatto, ho detto la mia. Nella corsa, un bel miglioramento, più delle aspettative. Avanti così direi.

lunedì 10 luglio 2017

Triathlon Olimpico Iseo Franciacorta

Anche questo anno qui ad iseo per partecipare al triathlon olimpico, oggi domenica 9 luglio. Macchinata con enrico e daniele e bella sosta al bar per un richiamino di colazione, eh, tanta roba e non parliamo di croissant...Arriviamo in zona gara, tantissimi atleti, tante strette di mano e sorrisi, è la prima gara della stagione per me, dopo il passaggio a vuoto dei mesi scorsi. Pacco gara preso, le partenze scaglionate sono da mezzogiorno in poi. Ci cambiamo con calma, con la buona notizia che la muta è facoltativa, evvai! Giornata comunque calda e soleggiata ci sarà da sudare oggi. Sistemo la bici e controllo che sia tutto ok, mi faccio il film dell'uscita a nuoto e vado a pucciarmi nel lago per un mini riscaldamento. Tutto pronto, mega casino per la spunta, la logistica è cambiata e non si sa come comportarsi, ma alla fine tutto fila liscio. Ci siano, le donne partono, a seguire tutte le batterie a brevissima distanza. 
Il mio turno e giunto e mi butto in acqua, pochi secondi e la trombetta da il là alle operazioni. Come al solito defilato sulla destra inizio a dare di braccia, la prima boa e là in fondo, cerco di non strafare e di essere regolare. Prima virata a sinistra, breve tratto e di nuovo a sinistra per il lungo rettilineo. Sono nel traffico ora e spesso devo zigzagare per trovare la via giusta. Il lago in alcuni punti è leggermente mosso, ma lo assecondo senza indugi. Ultima virata e progressione fino all'uscita, l'acqua finisce e via a razzo verso la bici, piuttosto lontana la t1. Via la muta, prendo il mezzo, in sella e giù a pedalare. Percorso che conosco bene, prima parte pianeggiante, poi salita impegnativa e finale in velocità. Un film già visto, nonostante l'impegno, vengo asfaltato a ripetizione. Raggiungiamo le colline e ora si fa sul serio, io provo a stringere i denti sulle pendenze, ma non c'è trippa per gatti. Discesa finalmente, senza rischiare pennello i tornanti, ultimo tratto pianeggiante e deposito le due ruote. Ora una corsetta sotto il sole, tre giri tra le via del paese, lungo lago e periferia. Le energie ci sono, vediamo come va. Non ho un piano ben definito e il primo lap lo uso per capire la media da tenere. La gamba è buona e nel mio piccolo spingo, la respirazione è impegnata, giusto così. Tanti che corrono, un traffico pazzesco, e negli stretti tratti a doppio senso, la collisione è dietro l'angolo. Curo i ristori, i liquidi sono importanti in questa calura del primo pomeriggio. Ultimo giro e tengo botta alla grandissima, ho l'arrivo stampato in testa, ritmo costante, non devo calare; ci siamo, manca meno di un km e aumento l'andatura, sono in paese, deviazione per il tappeto di arrivo e bello allegro taglio il traguardo. Raggiungo il ristoro, anguria che va via a fiume e mi ripiglio. Il gruppo si ricompone, abituale pasta party e si rientra a casa. Ritorno positivo alle gare, ho raccolto di più di quello che mi aspettavo, sono sulla strada giusta.