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venerdì 25 agosto 2017

Gamba d'oro Bolzano Novarese

Questa sera venerdì 25 agosto rientro nel calendario della gamba d'oro dopo parecchi mesi. Non ho ancora parcheggiato che già si sprecato i "sei ancora vivo?", l'ottimismo vola. Tanti i runners, attratti anche dalla festa in zona partenza. Serata calda, giretto di riscaldamento, dove becco melo che è ritornato finalmente alle competizione. Ci siamo e si parte, l'asfalto leggermente in salita sgrana il gruppone, io colgo l'occasione per portarmi avanti, e ne approfitto per saggiare lo stato di forma; leggera discesa che porta sullo sporco e mi lascio andare. Davanti a me ne vedo molti e decido di darmi una mossa, siamo ora nel bosco e iniziano le salite, io spingo, ho il fiatone, ho preso la decisione di andare a bomba. Vedo una lady all'orizzonte, vecchia conoscenza, questa mi fa sempre penare,  giù la testa e tento di ricucire il gap. Ora spiana un attimo e sono in scia, rifiato qualche metro e poi la lascio sul posto. Nel frattempo, ecco marco, che mi supera in scioltezza, io non sto a guardare e mi attacco ai suoi tubi di scarico; altra irta via, per non rimanere distaccato, perdo il polmone sinistro e il cuore è a palla, finalmente scolliniamo per una discesa a serpentina nel bosco. Siamo di nuovo su asfalto ora, segno che siamo all'ultimo km, io non mollo la mia lepre. Altra breve salita, le gambe fanno gli straordinari, ecco i rumori della festa, leggerissima discesa marco va come un treno, io dietro e c'è uno che mi tallona, io tengo botta, scatti da centometristi e finiamo appaiati. Io sono stramorto e aspetto il venditore di carta. Buona prova anche per lui e via al ristoro per la ricarica di energie. Bel giretto direi. Chiudo i 6,100 km alla 20esima posizione in 26'38''. Non male.

domenica 20 agosto 2017

4° Rampigada San Domenico

Che fare questa bella domenica 20 agosto in piena estate? Daniele e mattia mi passano a prendere per una corsetta in montagna, niente di meno che la rampigada, a san domenico di varzo, più di venti km e un milleeduecento di dislivello tra i sentieri che portano alle vette. Poco dopo le otto siamo già sul posto, zero nuvole, aria bella fredda e un bel vento, lo start e alle nove e mezza. Non attrezzato per l'evento, uso delle scarpe normali da runner, t-shirt tecnica e canotta podistica arona, più dei manicotti, così in caso di caldo...Trecento i partenti, ovviamente molti più che titolati, nutrita la compagine femminile, bene. Mini riscaldamento, giusto per svegliare i muscoli e si parte, direzione piana del veglia. La gippabile permette al gruppo di sgranarsi e la prima salita, non lunga per l'alpe nava, fa una prima selezione. Si rifiata, ormai siam tutti caldi, e puntiamo il ponte campo, crocevia per la irta via che porta a croppallo, avanposto dell'alpe veglia. Ora siamo sul sentiero, procediamo tutti con camminata veloce, io stringo i denti, non sono abituato, il panorama spoglio diventa multicolore grazie al serpentone dei runners. Tratto interminabile, non finisce più. Rieccoci su strada ampia, molti i camminatori abituali, grazie al magnifico sole, che ci incoraggiano. La musica non cambia, ma finalmente il primo ristoro, segnale che siamo all'ingresso della piana. Poco più di cinquanta minuti per fare sei km, e ne mancano ancora parecchi a terminare. Ristoro e via per il piattone al veglia, veloce sulla carta ma un muro di vento micidiale spegne ogni entusiasmo, che fa rimpiangere la salita, infatti lacrime a più non posso, fatico a vedere perterra! Tutto finisce e si sale ancora, io inizio ad accusare il colpo, le energie latitano, non ho curato per niente il pregara e sto pagando dazio. 
Località porteia, indica che siamo oltre metà gara e tocchiamo i duemila di altezza. Sentieri sotto il sole, ma si sta bene, ricordo di avere un gel in tasca e risulta essere la pozione magica, e la fatica diminuisce. Si sale ancora, obiettivo, la croce alpini, punto più alto. Eccola finalmente, la parte più dura della gara e fatta, ora circa sette km si mangia e bevi e discesa finale. In questo tratto comunque la lingua te la fanno tirare fuori ancora. Nelle piccole discese che incontro, qui escono i limiti nella disciplina, sia perchè non voglio farmi male, sia perche non sono allenato e capace. Passo l'attrezzatissima e turistica alpe ciamporino e a zig zag si va per l'alpe moiero. Sono in solitaria e spesso mi sorge il dubbio se sono sulla strada giusta, ma la segnaletica è ottima, e tutto fila liscio. Lascio l'alpe alle spalle e giù tra i boschi per tornare a san domenico. Non sono uno stambecco, e qui in un paio di km perdo qualche posizione. Sento i rumori del paese, la telemetria segnala al max un km, mi do forza, ecco l'asfalto, sono tra le case, tornate, in salita ovviamente ed ecco il gonfiabile di arrivo, come fosse la manna dal cielo, e taglio il traguardo. Mi reco al ristoro, accompagnato da un vento che mai ha dato tregua. Subito comunque ritorno ad aspettare i compari di merende. Prima mattia, professionista della disciplina, anche se preferisce distanze molto più lunghe e poco dopo daniele. Doccia gelata, non se ne parla, ci cambiamo e pasta party super meritato. Relax con le premiazioni, tantissime e ritorno a casa. Bellissima gara, per me faticosa, non sono esperto, da tenere presente il prossimo anno. Certo che se il tempo fosse stato brutto, sai che calvario...Percorso di 20,700km arrivato alla 101esima posizione in 2:32'48''. Bene dai.

lunedì 14 agosto 2017

20° Triathlon Sprint Osiglia

Dal cilindro delle gare spunta l'osiglia triathlon sprint di domenica 13 agosto, in val bormida, nell'entroterra savonese. In zona già sabato con il fido daniele, giro in bici per perlustare il campo gara e le insidie nascoste. L'approccio è positivo, l'ambiente della manifestazione è molto bello. Domenica, le partenze sono all'ora di pranzo, io nella seconda batteria, non ho rank nella distanza, il compare nella prima. Il sole bello alto, giornata splendida. Tanti i partecipanti, anche dall'estero, forse il mare a pochi minuti ha contribuito a portarli qui e la location lo merita. Zona cambio sistemata, muta facoltativa, si nuota nel lago creato dalla diga artificiale, l'acqua è fredda, ma sopportabile. Ora per la spunta, daniele è pronto, dopo due minuti parto io. Partiti per un unico giro a triangolo. Tocca a me, ma siamo in ritardissimo con l'appello e la batteria tarda parecchio a sistemarsi in acqua. Ci siamo, countdown e al due molti sono già a metà lago, infami! Sono sotto costa, nel pulito e piano piano converto verso gli altri. Inizio a spingere, visto la distanza, voglio forzare. Vado bene, ecco la boa per il piccolo traverso, giro stretto, cambio marcia e ci dò dentro. Riesco a beccare qualcuno della batteria precedente, nel senso che ci sbatto contro, altri li schivo e vado a bomba. Il gonfiabile nero di uscita e sempre più grande, ultimi cinquanta metri, non ho quasi più braccia, assecondo la stanchezza, modalità motoscafo ed esco. 
Avendo fiato da vendere corro per prendere la bici, dai, è andata bene la nuotata, mi sono divertito. Via la muta, prendo il bolide ed eccomi sul vialone che costeggia il laghetto. Spingo in questi primi km, poi sarà discesa. Finalmente uno con me e procediamo insieme, io davanti però, miracolo, adesso piove! Discesa ora, senza pericoli procedo, ora tratto di asfalto sconnesso, prendo una buca, botta tremenda e succede l'irreparabile, gomma posteriore fottuta, evitata caduta per poco. neanche sette km di bici e la gara per me termina, riparare non ha senso. Mestamente ritorno indietro, dove ritrovo daniele che ha già concluso la gara e riempito la pancia. Doccia, pasta party e attimo di relax, la zone appunto è carina e poi ritorno a casa. Peccato per l'inconveniente, ma sono cose da mettere in conto. Se potrò, il prossimo anno sarò qui di nuovo.