Pagine

giovedì 27 giugno 2013

Gamba d'oro Sizzano

La piazza vestita a festa del piccolo borgo di sizzano è la partenza della gamba d'oro di oggi mercoledì 26 giugno. Debutto in questo tracciato per me, una gara tutta da scoprire. Tanta gente pronta alla sfida tra boschi e vigneti. Via e fatico a defilarmi dal gruppone, ma appena fuori dal paese, subito una lunga salita su strada a ciottoli mi fa guadagnare posizioni. Con respirazione già sostenuta, prendiamo per lo sterrato, e anche qui, complice il tratto in piano, mi lascio alle spalle molti runners; è un susseguirsi di boschi e vitigni ora, piccole discese e altrettanto salite. Al terzo km vedo già le stelle, ho tirato troppo forse; riesco ad individuare una lady e parto all'inseguiemento, viaggia bene, è una tosta. Al quarto km sono ad una quindicina di secondi, già al limite, sta maledetta non molla. Una leggera discesa mi fa rifiatare, ma il distacco non muta; parto all'attacco, ma recupero poco. Spingo e sono a poco più di cinque/sette secondi, il missile non da segni di cedimento, mi sale lo sconforto. Io non ne ho quasi più, ma questa andatura almeno mi fa recuperare ancora sette/otto posizioni. Ultimo km, aumento i giri, ma niente, è sempre la davanti, anzi, se ne sta andando e supera pure una sua diretta avversaria! Siamo in paese, io riesco a malapena a recuperare quest'ultima e finire la gara. Obiettivo mancato, cribbio. Brasato vado al ristoro accompagnato dalla musica dei tazenda locali "In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende...". Il buon te e qualche biscotto mi fanno ritornare in sentimento, e sul palco il gruppo rock si rivela tale e sfoggia dei bei pezzi. Saluto la festa e porto a casa 6,800 km in posizione 48 col tempo di 29'47''. Bene.
Pagella:
Lore 5: partenza da migliorare, tiene duro per tre quarti, poi sul più bello getta la spugna. Perbacco!

lunedì 24 giugno 2013

6^ Maratonina di Biella

Sabato 22 giugno nel tardo pomeriggio, dopo parecchio tempo, eccomi ancora nel panorama delle mezze maratone. Con daniele sono a biella, dove pare, la gara sia il massimo momento di evasione della città. Le caratteristiche del percorso tengono lontano i campioni, non è da tempo. L'anno scorso qui ho visto i sorci verdi, vediamo di non ripeterci. Ore diciannove, si parte da piazza duomo e si lascia il borgo per raggiungere le campagne circostanti. Saggiate le gambe, decido di farla tutta in compagnia di daniele. La leggerissima discesa e il ritmo blando, fanno scorrere i primi km velocemente; poco dopo il quinto ne approfitto per fare un pit-stop, e nel recuperare il successivo gap con il compagnio di corsa, percorro un tratto ad andatura sostenuta. Il ristoro in questa gara è misero: acqua, una spugnetta e pedalare, infatti taaaac, ecco le mie caramelle allo zucchero, che però non userò. Pubblico assente, a parte qualche anzianotto con la cadrega li come se aspettase l'unico treno di passaggio della giornata. Consumata metà gara, ci prepariamo per il ritorno in falsopiano. Al tredicesimo un rettilineo pallosissimo e interminabile, ci mette a dura prova, intanto la media al km cala vistosamente, il compagno di merende accura il colpo. Ora il tracciato si fa più articolato, ma l'impercettibile salita è sempre presente. Siamo ormai negli ultimi cinque e la città ci accoglie. La fatica la sento anche io, più di testa che altro, ma il grosso è fatto. Ultimi due km, le gambe sono durissime, teniamo botta e puntiamo il semaforo, da li in poi saranno trecento metri. Progressione finale e lato ai fotografi per la cartolina finale. Complimentoni e via a ricaricarci. Ritiriamo subito pacco gara ingombrante e borsa, e mi butto a peso morto a terra per riposare e mangiar qualcosa. Doccia veloce e via per la notte bianca di cossato. Chiudo in 1:55'00'', posizione 198.

Gamba d'oro Cureggio

Il paese di cureggio è la meta della gamba d'oro di questo venerdì 21 giugno. In questa serata calda mi raggiungono melo e furia. Il mio abbigliamento è tanto sobrio che ricevo anche il saluto dalla stazione spaziale internzazionale, grazie alla maglietta commemorativa della mezza di genova di questo anno, un giallo che accecherebbe pure le zanzare. Leggero riscaldamento e via, la fiumana di runners si perde all'orizzonte. Primo tratto molto veloce, in leggera discesa, asfalto puro, patisco l'alta velocità, ma riesco comunque a tagliarmi lo spazio per avanzare. A metà del secondo km si passa sullo sporco per affrontare l'unica salita nel bosco disegnata dagli organizzatori; vado su bene, ma in alcuni tratti rimango bloccato da chi ha già dato tutto. Passiamo il ponte, giriamo a sinistra e ora via per la campagna, tutta in piano fino alla conclusione. Cerco il becca, anche lui nel giro della carta, ormai è il mio obiettivo da alcune settimane a questa parte. Lo vedo avanti, butto carbone nel fuoco e vado alla rincorsa, i metri lo permettono. Rilancio dopo la salita, ho già un bel passo, tenerlo sarà dura. Impercettibilmente guadagno metri, spendo molto, tra me e lui una decina di corridori. A due km dalla fine sono a sei/otto metri, una curva a gomito svela il mio camuffamento:"Ti ho visto con quella maglietta, dallo specchio della curva!". Il becca, invece di disunirsi, va all'attacco, io cotto come una pera, cerco di limitare i danni, ma perdo la scia. Un tratto sterrato mi riporta in zona di attacco, ultimi cinquecento metri e sono nei suoi tubi di scarico e di buon passo chiudiamo la gara. Affaticati andiamo in zona te, dove arrivano anche melo e furia. Bella gara veloce, di 7,300 km, arrivato 59esimo col tempo di 32'23''. Bene.
Pagella:
Melo 5,5: una passeggiata la sua, non si applica a fronte di una competizione fissata per domenica, appagato.
Furia 6: tutti si aspettano il salto di qualità, invece fa il compitino senza errori e si porta a casa la corsa.
Il Becca: 7: parte a razzo, tiene bene per quasi tutta la gara, rischia la crisi nel finale.
Lore 7: finalmente all'attacco, recupera bene l'ipotetico avversario e non lo molla fino alla fine.

venerdì 21 giugno 2013

Gamba d'oro Gargallo

Mercoledì 19 giugno, gargallo fa da cornice per la corsa legata alla gamba d'oro. Il percorso, che parte e arriva nei pressi del campo sportivo, è un buon compromesso tra la corsa in strada e le stradine battute di campagna e boschi. Innumerevoli i partecipanti, di tutte le tarature in questa serata calda e afosa. Il pistolera matto da via alla battaglia, un lungo rettilineo mette tutti d'accordo, fino ad una secca curva con una transenna mal posta, con conseguente frenata del gruppone. L'asfalto caldo ci guida in un tratto nervoso, con lievi strappetti qua è la. Un bella discesa ci butta nei boschi. Ho ancora le tossine della gara di domenica, gambe lente e dure. Passiamo bei pratoni in piano, poi addomestichiamo un guado con un ponticello di fortuna alla macgyver, e ritorniamo sul pulito pianeggiante; recupero qualche posizione. Una salita tosta al quinto km fa selezione, ne lascio dietro qualcuno col costo di aver la lingua a penzoloni. Ritorniamo per un breve tratto nello sterrato e punto due ladies che sono ai ferri corti. Raggiunte le vie cittadine, ricucio il gap con la prima, aumento il passo e sul lungo rettilineo che porta alla conclusione presso gli impianti sportivi, riesco ad affiancarla, arriverà seconda, complimenti. Bagnato fradicio il ristoro è il mio unico pensiero. Due chiacchiere con gli altri runners per calmarsi un attimo. Bella gara. Percorso di 6,600 km, timbro al 79esimo posto in 29'29''.
Pagella:
Lore 6: bene nei tratti in salita, soprattutto di testa, tratto finale in crescendo.  

lunedì 17 giugno 2013

Gamba d'oro Gozzano

Grazie alle rondini malefiche e al campanile che ci da dentro a più non posso, domenica mattina 16 giugno mi presento tra gli starters della gamba d'oro di gozzano. Le iscrizione e il successivo ristoro nel cortile del palazzo di città. Partenza nella piazza antistante, che lasciamo subito in direzione colline. I primi due km ci permettono di andare di buona lena, passare la nuova stazione ferroviaria e buttarci nello sterrato. Inizia la salita, le gambe fanno fatica, saranno cinquecento metri, tengo duro, ma la pendenza costringe tutti a camminare. Poco dopo il terzo, un piccolo tratto in discesa e io non ne posso gìà più, sono piegato e tac un nuovo strappo, ancora più duro del precedente. Come uno stambecco dalle ore contate, in super affanno, cammino in questa che ormai sembra una processione. Ogni tanto provo a ripartire, dieci, venti metri e poi a passo d'uomo ancora, ci vorrebbe una pozione fantozziana della coppa cobram. Conquistiamo la cima e non siamo neanche al quinto km. Tratto nervoso, ho male ovunque, per sapere chi sono leggo il cartellino di iscrizione: nome avis, cognome podistica...è già qualcosa. Attesissima, la discesa risponde all'appello, tra i boschi, molto bella e dal tracciato comunque curato. Oltre il settimo un leggero falso piano, nulla in confronta al passato. Leggera discesa e siamo al nono, rivediamo il paese, costeggiamo la ferrovia, ormai è finita. Do tutto quello che ho, sto perdendo i pezzi, sottopassaggio della ferrovia, mi lascio alle spalle un runner, mancheranno cinquecento metri ed ecco la sorpresa, deviazione, fin su alla chiesa. Salita bestiale, la corro tutta e battezzo parecchi sorpresi da questa ultimo asperità. Giro intorno alla chiesa salutando tutti i santi e gli angeli in colonna, pure una scalinata per non farsi mancare niente, e via in discesa verso l'arrivo. Come un automa, finisco la gara nel parco del comune. Sfinito come pochi, ricevo in dono un pacco di pasta da mezzo chilo, buttalo via! Sono brasato, sudata pazzesca, il te non basta mai. Prima di riprendere la strada di casa, il prato e una bella pianta accolgono me misero. Bel tracciato, tosto, credo la più dura corsa che abbia mai fatto. Tracciato di 10,500km, posizione 52 col tempo di 54'11''.
Pagella
Lore 6,5: usa molto la testa,  grintoso in salita, porta fieno in cascina.

Gamba d'oro Borgomanero

Venerdì 14 aprile la serale è a borgomanero, in zona santa croce, appuntamento che è ormai una classica del circuito gamba d'oro. La serata calda e afosa non ha scoraggiato nessuno, gran pienone come di consueto. Leggero riscaldamento con damiano, giusto per carburare quanto basta. Partiamo e nessuno dei compari è presente. Tanto asfalto sotto i nostri piedi, direzione piccolo borgo collinare di vergano. Il primo km va via velocissimo, poi impattiamo subito con la salita della frazione dal bel castello. In questo frangente non mi risparmio, è un buon allenamento, i battiti vanno a mille e necessito di una bombola di ossigeno. Il tratto in piano segna il terzo km, cerco di raggiungere un gruppetto e spegnere le spie di allarme. La discesa ci porta al quarto, vedo una runner in lontananza, ma non ne ho,  sono bello cotto. Un tratto tra i campi prima di raggiungere il mitico pelè e la sua frutta, dove non riesco neanche ad allungare un braccio per racimolare qualcosa. Non voglio mollare e spingo fino al traguardo, come un cavallo pazzo. Consegno il cartellino e vado a ristorarmi per bene, due chiacchiere per rilassarsi un attimo e si archivia anche questa uscita. Gara corta e veloce, di 5,600 km dove chiudo 80esimo in 24'08''. Non ci siamo.
Pagella:
Lore 5: la salita gestita bene, i tratti in piano sono da rivedere,  in alcuni tratti prende sonno.

giovedì 13 giugno 2013

Gamba d'oro Fontaneto d'Agogna

Mercoledì 12 giugno c'è l'infrassetimanale in quel di fontaneto d'agogna, una d'oro da non prendere sotto gamba. Pienone come al solito, è il periodo caldo per questa kermesse. La ciurma è assente in questa serata calda e ancora soleggiata. Al centro del paese è collocato il gonfiabile delimitante la partenza/arrivo. Sono le otto e si parte. Al via sono posizionato a metà gruppo quando si lascia l'abitato. Subito per campi, nelle stradine in erba molto faticose. Gambe dure da portare avanti in questo tratto in piano dove tutti spingono. Al secondo km i cinquecento metri di salita nel bosco sono un buon test; giù la testa e diamoci dentro. Le gambe vanno, respirazione a mille, i battiti che fanno un baffo ai pezzi degli snap!; ne lascio dietro parecchi e finalmente l'orizzonte si placa, la visita anticipata di sant'alessandro, patrono locale, non è rassicurante. Ora un km di pianoro e poi giù per la discesa, dove rischio più volte di capottare. A metà del quarto, si scoprono le carte, e via a tutta fino all'arrivo; rimango in scia ad un paio che vanno forte, spingo come un forsennato, sto perdendo i pezzi, rischio lo stallo. Ultimi quattrocento metri alla morte, c'è dietro uno che mi tampina, ma ecco il finale. Bello piegato raggiungo la zona te, lato ambulanza,  per riprendermi. Il tracciato leggermente modificato rispetto allo scorso anno rimane sempre bello. Coperti 6,480 km, posizione 76 in 29'56''.
Pagella:
Lore 6,5: prima parte di riscaldamento, salita buona, arrivo con rabbia. dai daiiii!!!

martedì 11 giugno 2013

Gamba d'oro Vaprio d'Agogna

Domenica mattina 11 Giugno vaprio d'agognia è il palcoscenico della gamba d'oro. Lo speaker annuncia il percorso di km 11,135 e guai a chi non azzecca la misura. Poco meno di settecento al via e a farmi compagnia, daniele in questa gara con poco sole e tanta pianura. La 38esima camminata nazionale tricolore non può partire senza l'inno, per molti una marcia in più. Lasciamo il ridente paese per la campagna spoglia.La carovana con il suo passo svelto alza una scia polverosa stile film con john wayne. Il diktat è corsa lenta, procediamo appaiati appena sotto i cinque al km. Al terzo incappo in una runner da perdere la testa, roba da matti,a fatica mi apro la strada tra gli anzianotti che le stanno in scia. Il percorso non dice nulla, ci si alterna tra boschetti e campi coltivati. Al quinto km il ristoro fa fermare daniele per un sorso, io procedo rallentando in modo tale che possa riprendermi. Sono tranquillo, forse troppo, l'andatura è ora appena sopra i cinque minuti al km. D'accordo col compagno di merende, decidiamo di correre gli ultimi due in progressione. Arriviamo al traguardo, e ci buttiamo sul ricco ristoro. Nel mentre arriva anche la fatalona sportiva, ennesimo screening e ricami di conseguenza. Chiudo gli 11,170 km alle 168esima posizione in 57'01''. Passeggio.
Pagella:
Daniele 6,5: bene per due terzi di gara, cala dopo il ristoro, ma si rifà nella progressione finale.
Lore 5,5: timbra il cartellino e niente più, corsa anonima.

lunedì 10 giugno 2013

Gamba d'oro Marano Ticino

Questo venerdì 7 giugno eccomi al rientro nelle competizioni dopo un forzato stop di ben tre settimane a causa di un problema muscolare, ora in via di guarigione o cosi cerco di farmi credere. Marano è la corsa che tempo fa segnava l'inizio delle sfide interne alla cumpa. I superstiti melo e furia timbrano il cartellino insieme ad un collega; si intravede una battaglia senza esclusione di colpi. Temperatura estiva e afa incombono sul tracciato e su i numerosi partecipanti. La scacciacani da il via e dopo i primi trecento metri di piatta, un discesone di settecento metri anticipa lo sterrato; in questa fase mi limito e il trio della carta e i suoi derivati si allontana leggermente. La campagna ora fa da padrona, subito prendo il collega che cerca di nascondersi dietro a una corsa blanda, ma è chiara la tattica. Furia ha un bel passo, io sbuffo già ma lo aggancio; lo lascio immediatamente e vado alla ricerca del terzo; per qualche metro mi attacco al lato b della melottina, ottimo punto per riprendermi da un pò di affanno a scapito della concentrazione sulla gara. Al terzo eccomi sul mercante di carte, procediamo appaiati di buona lena, io fatico, la lunga sosta si fa sentire, ma tengo botta. Al quarto, complice una bionda distrazione, consente una mini fuga al compagno di merende, regolata subito alla fine del quarto. Dopo una curva secca, ecco il salitone malefico che porta alla conclusione. In cordata e a testa bassa procediamo; mi sento bene, tanto che a metà saluto messner col passeggino, mazza che brutta fine che ha fatto! La locomotiva melo scollina e detta il passo, è fatta ormai e abbassiamo la guardia. Ultimi trecento metri in progressione, non proprio una volata, lo striscione e li. Uno spostamento d'aria ci scuote, increduli, il collega ci svernicia e va a trionfare con tanto di braccia al cielo. Come il santo pontefice bacia il terreno e ci attende. Furia è appena dietro. Il buon te al ristoro ci ricarica e porta a conclusione la parentesi sportiva. Chiudo i 5,9 km al 78esimo posto in 27'45. Insomma.
Pagelle:
Collega 7: fa corsa a se, rimane nell'ombra e conclude di fioretto; un ospite scomodo.
Melo 6,5: scordatevi quello dei bei tempi; per la prima uscita, il voto è gran parte di stima.
Furia 7-: è a ridosso della triade, ormai è da tener d'occhio; manca la forza mentale; che lo sforzo sia co teee!
Lore 6: di incoraggiamento, può solo migliorare; si distrae in alcuni frangenti.