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mercoledì 25 maggio 2016

Gamba d'oro Barengo

Bella serata questo venerdì 20 maggio in quel di barengo, tappa della gamba d'oro. Arrivo presto in loco, mi iscrivo e giro per il paese per una corsettina lenta di riscaldamento, sono un po' legato. Ammazza che vitalità, a pochi metri dal centro della manifestazione, sembra deserto! Ecco presenti anche maurizio e doris, l'ultra maratoneta giovanni, il robi, i soliti insomma, guai mancare. C'è il pienone anche questa volta, la partenza è in una piazzettina. Ci siamo, via, io sono vicino al gruppone di testa, la corsa ora si snoda su asfalto per le vie comunque ampie. Vanno come treni, sono una quarantina a dettare legge, io a debita distanza li seguo, a manetta, vediamo quanto resisto. Respirazione sostenuta ma non troppo, le gambe danno già fastidio, ed è ora di fare sul serio, con l'impatto della prima salita, che ci porta fuori dall'abitato. Bella pendenza, alcuni cedono, io cerco di gestirla in modo tale da avere un buono spunto di ripartenza. Scolliniamo e siamo su strade bianche, sono in continua spinta e punto ad uno ad uno chi mi sta davanti, piccoli obiettivi, non sono molti e per di più non mollano. Rettilineo lunghissimo, tre o quattro sparsi davanti a me ed un gruppeto di sei o sette che vanno insieme. Guadagno qualche posizione, mi porto avanti, e il distacco diminuisce, ma io sono quasi a palla. Leggera pendenza che mi porta nei tubi di scarico di un runner, ma è duro a morire. Ora si scende leggermente, strada di sassi e terra, poi tratto con pendenze discontinue e siamo di nuovo in paese, per l'ultimo tratto alla morte su asfalto. Io sono sempre li, col cuore su di giri, il tipo ha un ottimo ritmo e sono nella sua scia, le gambe ne risentono, ma il traino mi porta fino al gonfiabile di arrivo. Ringrazio e becco egi, bello stanco e chiedo il tempo giusto per avere un termine di paragone; beh, non sono poi così distante. Sono sudatissimo, come se mi avessero gettato un secchio d'acqua addosso. Ristoro meritato, aspetto gli altri e poi via a casa. Bel percorso, un misto da rifare. Chiudo i 7,030 km alla 25esima posizione in 28'23''. Bene.

mercoledì 18 maggio 2016

Candia Triathlon Medio

Esordio stagionale nella specialità oggi domenica 15 maggio a candia canavese con un bel triathlon medio. Raggiungo il luogo di villeggiatura, che levataccia, con amos e daniela, il primo impegnato con l'olimpico, la seconda sulla media distanza. Giornata spettacolo, un bel sole e zero nuvole. Al parking ecco mauri e doris, in veste olimpica. La valanga oxygen con tanto di gazebo è qui con una trentita di atleti. Ritiro il pacco gara, scambio due chiacchiere con gli altri e via a cambiarci. Crema solare protettiva prima di tutto, e poi il resto. In zona cambio studio l'uscita, ho il 92 è sono nella prima batteria, questo anno sono due, sold out in entrambe le distanze. Al gazebo la manovalanza ci da una mano con la sistemazione della muta e via per due bracciate di riscaldamneto nel laghetto, doppia cuffia ovviamente. L'acqua, manco a dirlo, non è fredda, di più! Ci siamo, concentrazione, è ora della spunta. Primo gruppone con anche le ladies e si entra in acqua. Il giudice ganasa non ha ben chiaro quale sia la linea teorica del via, prima indietro poi avanti, e finalmente aziona la trombetta del via. Defilato come al solito sulla destra e un pò indietro, cribbio, accendo il motore e procedo con bracciate belle lunghe. Piano piano lascio chi ha dato la potenza di picco iniziale e convergo diagonalmente verso gli altri e navigo verso la boa, con la mia cadenza collaudata. Sono in temperatura, tranne i piedi e le mani che credo non ci siano più. In costante avanzamento, siamo intorno ai cinquecentometri, mi ritrovo a sportellare una bracciata già vista, ah, la transalpina...subito dopo qualcuno/a mi fa il solletico due o tre volte, ok, buona notizia, i piedi ci sono ancora. 
Passo la prima boa, mi sento bene, non accuso fatica e in diagonale raggiungiamo quella che farà da bastone. Curva a u e via per il mega rettilineo da un km! Sono in compagnia di due, che gestsco bene, ma inizio a sentire freddo e spingo. I due spariscono e miro il gonfiabile, ormai ci siamo e vado spedito, non sento fatica, bene. Esco, aiutato dallo staff, e deambulo con qualche problema fino alla bici, sono congelato. Lampo non scende, mi affido ad un giudice, che sblocca la situazione in un batti baleno, un grande. Via la muta, mi asciugo, chissenefrega se perdo tempo, calze, scarpe e casco e via per i due giri in bici. In uscita mi passa stefano, di un'altra categoria, lui si che ci da dentro. Ricordo vagamente la strada, primo tratto veloce e poi salita, ma fattibile, leggera. Riporto la temperatura corporea nella norma e con pedalata agile procedo nella campagna canavese. Ahimè la musica non cambia, non è una sorpresa, arrivano tutti e chi mi conosce, durante la sverniciatura, mi saluta caldamente, ormai sono un punto di riferimento, io ovviamente ce li mando, se qualcuno non lo ha già fatto! La strada è a tratti chiusa al traffico e in altri no, ma ben presidiata. Io ci metto tutto il mio impegno, ma almeno, complice la bella giornata, sta passando velocemente questa frazione, come il sorpasso di seba nei miei confronti, maledettooo! Arrivo al tratto con della pendenza e lo supero senza problemi, con la mia andatura. Non ho mai il fiato grosso, sono sempre le gambe a non pervenire. Ora discesa dove si va veloci e qui sbaglio una curva, mi sono distratto e per poco non faccio il numero. Arrivo al mio autogrill e taaac fermata per pisciatona, non ne potevo più, un torrente ho generato! Ora tratto in discesa tranquilla e il primo giro è fatto. Secondo tratto fotocopia del primo, compresa la fermata per espellere i liquidi, già son un bradipo, se poi perdo anche cinque minuti su queste operaioni, non me la cavo più! Rientro in T2, appoggio il bolide e cambio scarpe, via casco e dai che si corre. Ricordo bene, quattro giri prevalentemente sterrati e non propriamente piatti. Javier, tommy e valentina mi danno la carica. Spingo subito, mi sento bene, diamo un senso alla gara, vediamo di recuperare posizioni. Incrocio gli altri ossigenati, tra i quali il pres, poi ian, simone, stefano, daniela e katja. Le gambe ci sono, ma ecco il male alla base della schiena post bici. Terribile e mi fa rallentare parecchio, tengo duro sapendo che poi sparirà. Respirazione regolare, prendo riferimento con altri atleti che incrocio per capire se guadagno o perdo terreno. Le piccole pendenze le supero in pompa magna, sono allenato, anche se il dolore non passa. Il primo giro è completato, doris, carmen, maurizio e amos fanno il tifo. Corro ma se continua così, finisco il giro e mi ritiro, arrivo al ristoro e mi fermo qualche secondo a bere . Non perdo terreno e guadagno qualche posizione e entro nel terzo giro e finalmente il male diminuisce fino e si dirada, ma ormai sono abbondantemete oltre la metà del percorso. Non sento la fatica e vado per gli ultimi cinque km. Cerco una piccola progressione che mi porta a concludere la gara ben lanciato, troppo, e tito dritto per qualche metro per un quinto passaggio. Torno indietro e supero il gonfiabile e termino. Ristoro, una bella banana, delle mandorle e acqua. Doccia meritata, pasta parti e premiazione, come spettatore ovviamente. Bel percorso con il sole, l'organizzazione c'è! Prestazione, nulla di nuovo, non se ne esce.

sabato 14 maggio 2016

Gamba d'oro Borgomanero San Marco

San marco di borgomanero ospita la gamba d'oro di oggi venerdì 13 maggio con il suo circuito ormai più che collaudato. Si prevede il solito pienone, la serata è soleggiata anche se il percorso, come detta dallo speaker, sarà bello umido. Pre gara con due chiacchiere con doris, poi un leggero riscaldamento, prima con roberto, poi con alberto e raffaella. Tutto e pronto e il via viene dato nei pressi della struttura religiosa. Oggi sono qui per una corsa lenta, avvicinamento della gara di domenica. Primo tratto in asfalto, poi si punta verso il colle san michele. Procedo tranquillo ora che siano sullo sporco, in salita scivolosa causa le piogge dei giorno scorsi, spesso le scarpe affondano nelle pozze. La gippabile si dimena nel bosco ed è sempre in pendenza positiva, la telemetria mi aiuta a non forzare, e me la godo tutta questa passeggiata. Intorno a me tanti che di solito non vedo mai, che bravi, non mollano nonostante il fiato grosso e il terreno infame, è così che si fa! Siamo dentro al terzo e dopo una breve discesa, un lungo sentiero sempre tra gli alberi, da fare tutto in un fiato. Leggera curva a destra e spunta una discesa importante, bruttissima, praticamente un fiumiciattolo sui ciottoli. Io mi defilo e salvo le caviglie, ho già dato settimana scorsa per una storta, e sto recuperando incredibilmente alla grande. Tra fango e pietre torniamo sul piano per gli ultimi due km. Sterrato pulito, attraversiamo una strada con gli automobilisti che ci caricano di insulti..." a caciottariiii" il più onesto. Costeggiamo la statale, la incrociamo, ma con un tunnel questa volta, e via per il finale che ci riporta in zona chiesa. Lascio il cartellino e vado al ristoro, sono affamato. Trovo bruno, ormai in condizione, ed enzo, di nuovo competitivo. Vado per casa ed ecco amos, l'ha fatta tirando come un cavallo. Sempre un bel giro. Finisco i 6,340km alla 219esima posizione in 35'12''. Ok!

giovedì 5 maggio 2016

Gamba d'oro Borgomanero

La cri di borgomanero è l'organizzatrice della gamba d'oro stasera 4 maggio, ci si aspetta il pienone, è garantito, oltre al solito ristoro ben guarnito, un sontuoso piatto di pasta. Sbrigo le pratiche di iscrizione e via al riscaldamento lento, con me roberto, raffaella e michela. Presenti anche i compari delle tre discipline, amos e daniela. Ai nastri di partenza ecco bruno, al rientro dopo un mesetto di stop. Serata spettacolo, clima giusto, zero nuvole, percorso nuovo per me. L'uomo megafono dal via, e lasciamo la rotonda della cri per puntare le colline gargallesi. Pochi metri e siamo già sullo sporco, io riesco a portarmi avanti e trovare il mio spazio, ma ha fatica, come al solito sono già a palla. Primo km abbondante alle spalle, ora le salite, è chiaro che si andrà a gargallo. Cerco di difendere la posizione, ma una manciata di atleti mi fa mangiar la polvere, su questo aspetto devo crescere. Appena la pendenza si fa onesta mi riporto sotto, ma ecco un'altra salita, non lunga, ma quasi ti fa camminare. Scollino ed eccoci su asfalto a gargallo, lungo rettilineo che porta al campo sportivo e poi al cimitero, nel senso che ci passiamo a fianco; accuso il colpo ma rilancio e vedo davanti a me qualcuno da riprendere, sono a fondo scala, ma devo tenere, è un buon allenamento e stimolante. Lasciato il campo santo, di nuovo sullo sconnesso, dove ne passo un altro; ora erba insidiosa sulla strada, sbaglio qualcosa e taaac storta alla caviglia. Giriamo a sinistra per chiudere il giro, inizio a sentire male e corro zoppicante, comunque voglio terminare la gara anche se mancano all'incirca tre km. Gestisco il trauma, si scende, davanti a me simone, il petrins tabaccaro, in forma strepitosa che si sta facendo un defaticante e chiacchiera, come fa!!! Torniamo su asfalto, discesone che ci riporta nella piana, dove raffreddo il motore e analizzo il trauma. Secca curva a sinistra poi a destra nel sentiero e ancora a sinistra e via a bomba fino all'arrivo. C'è poco da fare, non sono fluido e il danno è fatto, finalmente il gonfiabile. Timbro la targhetta appena dopo simone e via al ristoro, ma niente pasta per me, un bel te, e via a salutare gli altri. Ottimo piazzamento di daniela, terza, idem per amos, primo al pasta party! presente anche l'ultramaratoneta marco. Soddisfatto anche bruno del suo rientro; Tutti felici allora? io porto a casa il solito premio sfiga, una storta interessante a dieci giorno da una gara, uffi! Bel percorso comunque. Chiudo i 6,650 km alla 31esima posizione in 27'21''. Non ci voleva.