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giovedì 30 luglio 2015

Gamba d'oro Gargallo

Tappa infrasettimanale della gamba d'oro oggi mercoledì 29 luglio a gargallo. Segnalatami da simone, avevo in programma una pedalata facile, mi aggrego a lui per questa classica corsetta. Ritrovo al campo sportivo con festa paesana compresa. Serata fresca, è presto, quindi procediamo con una corsa lenta di riscaldamento. Pochi istanti prima del via ecco bruno, anche lui della partita. Tutti pronti sul rettilineo iniziale e si parte. Ritmo alto, non so quanto reggo, sono con il contabile, simo è leggermente avanti. I primi due km si corrono nel paese, recupero qualche posizione, bruno raggiunge la lepre, io rimango staccato. Sono già con la lingua fuori, per non perdere troppo terreno dai due jet. Lasciamo il paese per un tratto in sterrato in leggera salita, tengo bene e svernicio un gruppetto. Ritorniamo su asfalto, breve pendenza dove non mi scompongo, anche se sto tirando e le gambe ne risentono. Piano piano mi vicino ai due, mi stanno facendo dannare, e in questo tratto neutro cerco di rifiatare. Breve discesa, ennesima spianata e prendo bruno, curva secca è via per una bella salita impegnativa. Vado in progressione e il commercialista va in botta, confessa che è finito, simo invece non molla un colpo, è li a dieci/quindici metri ma sembrano km. Rilancio dopo lo strappo, la luce della riserva è accesa, ultima asfaltata e arriviamo nel tratto sterrato che ci riporta al campo. Provo l'attacco in questi ultimi seicento metri, mi avvicino, ma appena ritocchiamo il catrame, io sono piallato, la benza è finita, meno male che mancano cento metri. Timbro il cartellino, poco dopo arriva anche bruno e via al ristoro. Doveva essere una sgambatina e invece...Con simo (voto 7,5: va forte il ragazzo) e bruno (7: senza riscaldamento è tanta roba) giretto di defaticamento e poi ci salutiamo. Percorso veloce...o fatto velocemente. Chiudo i 6,150km alla 41esima posizione in 25'01''. Non male.

martedì 28 luglio 2015

5° Aronamen Triathlon medio

Siamo giunti nel week end dell'aronamen, un classico ormai nel panorama del triathlon. Oggi domenica 26 luglio, nel luogo nel quale ho visto la luce, tutti i riflettori sono su questa manifestazione. Protagonista dell'evento è il vento. L'alba inizia ad illuminare la zona cambio, tranne la mia bici che è sparita, al 95 non c'è. No panic. Chiedo lumi all'ingresso, ma nessuno sa nulla, interessante...Arriva il guardiano notturno, che confessa l'accaduto, ha spostato delle bici per via del grande vento; oltre a non averle rimesse a posto, me la sono dovuta cercare, roba da matti. Sistemo tutto, l'organizzazione fa acqua da tutte le parti, autorizzano la muta, ma non sanno  ancora se il nuoto si farà. Mi unisco con daniele, fede, enrico, oba oba martina (ndr: ricordate oba oba martins dell'inter?) e elisa, in attesa del da farsi. Poco dopo ecco anche paolo, si sta preparando per l'ironman. Siamo in ritardissimo, finalmente la decisione, nuoto si, ma un giro solo, quando? Non si sa, non riescono a piazzare la boa per via del vento e della corrente nel lago. Due batterie, poi le ladies e le staffette. Decisione unilaterale, la boa non serve, viene utilizzata la barchetta del bagnino stile sapore di mare...e beh, gran piano b. Tutti in acqua, non ho fatto riscaldamento, per un giro non ne valeva la pena. Il lago è bello arrabbiato, non vedo il pattino da verticale, chissà una volta disteso! Pronti via, per una meta sconosciuta e seguo gli altri, fin che ci sono. Direzione castello con approsimazione di un centinaio di metri, tradotto, andare a caso.Toh, enrico è qui di fianco. Una volta individuato il punto di svolta, ci tocca sterzare, siamo stati trascinati troppo in basso. Giro bene e ora dritto verso marconi beach. Non ho problemi a nuotare in acque agitate, infatti sono in pochi davanti a me. Il movimento è buono e tranquillo procedo. Anche qui la prendo largo, un qualcosa di giallo simile alla boa ci ha portato un pò fuori rotta. Ultima virata e via verso il finale. Sono in mezzo a due, andiamo di pari passo, anche se la mia frequenza bracciata è nettamente più lenta. Davanti non riesco a vedere nessuno, ultimi duecento metri e aumento un pelo, i due crollano di netto ed esco solitario. Inizio a correre verso la zona cambio e butto un occhio sul tempo, abbondantemente sotto i 16 minuti. Trovo subito la bici, mi cambio d'abito con la solita lentezza, e imbocco la salitina di partenza. Un bel piattone di 35 km prima delle pendenze. I primi km cerco di far girare le gambe, ma sento già che non rispondono. Piano piano inizio a essere sverniciato dagli altri. A lesa evito il classico anzianotto che taglia la strada in macchina incurante della gara, tra belgirate e stresa, per via di un cantiere, ci tocca scendere dalla bici, passare i semafori e ripartire, va beh, una variazione sul tema, mi aspettavo che ci facessero anche nuotare con la testa fuori, per via di una fognatura rotta nei giorni precedenti (con tanto di divieto di balneazione, ancora in vigore). Ecco che enrico già sulla via del ritorno, è un razzo! Arrivo a baveno, altro stop in una rotonda, per via del traffico. Poco prima di feriolo, si ritorna, un gruppo di una cinquantina di atleti mi supera, alla faccia della scia!! Cosa ho faticato a fare... Daniele mi incrocia e mi saluta, io procedo ma non ne ho. Di nuovo a terra nel tratto semaforico, con piccolo guaio con un altro...idiota e siamo finalmente a solcio, direzione calogna. Ristoro e piglio l'acqua, dopo due tornanti, fede mi fa notare il panorama e mi svernicia, io non riesco proprio a reagire. Poco prima di calogna e la volta di oba oba martina, nella staffetta. Lasciamo il paese, un po' di respiro fino alla salita che porta a gignese; è la volta di daniele appena la pendenza sale, pochi minuti dopo non lo vedo già più. Mi rilasso nel bel tratto che porta ad armeno, discesa non ripida ma carina. La frazione è un disastro, sto puntando alla t2 senza pretese. 
Ad armeno arriva paolo e sto con lui qualche minuto poi se ne va. Ultimo ristoro, prima di bolzano novarese, poco dopo ne approfitto per espellere il superfluo (leggi fare pipì). Arrivo ad invorio, poi ghevio, dagnente, sancarlo e finalmente poso la bici. Parto a correre, mi devo subito fermare, un problema alla calza. Riparto, primo km di riscaldamento e vado in progressione. La testa non c'è, demoralizzato dalla bici. Incrocio fede che ha un bel passo, poi daniele. Il primo giro è fatto, qui elisa e oba oba mi incoraggiano e comuque sto correndo bene, vediamo se dura. Al ristoro solo acqua, i sali mi fanno solo venire sete, ho notato. In corso europa ema, anna, e lore si fanno sentire. Inizio a recuperare qualche posizione, in zona stazione il tifo di sara e stefano è prezioso per cercare di rimanere costante, e devo dire che non faccio fatica. Secondo giro andato e il terzo è un pò la cartina tornasole, incrocio fede sempre nello stesso punto, daniele è più lento ma distante, enrico piano piano sta per finire, che gara che ha fatto! Supero paolo e poco dopo amos. Ultimo giro e le forze ci sono, e cerco di mantenere l'andatura. In zona supermercato incrocio daniele, e ci faccio un pensiero, e mi pongo l'obiettivo di acciuffarlo, come ben tutti sanno, da tradizione oxygen, in gara escono i coltelli. Giro per il ritorno, ma non è ancora a vista, salto l'ultimo ristoro e appena inizia il tratto alberato, lo inquadro in lontananza. Sul lungo lago marconi il gap è ridotto ad una trentina di metri, devo arrivare a fari spenti. All'imbocco della piazza del popolo sono a 3 barra 4 metri, vado in progressione, il piano viene svelato dagli altri ossigenati sul parterre, ma è troppo tardi, lo passo con non poche difficoltà e sfreccio negli ultimi cento metri in solitaria. Per questo gesto pare sia già pronta la radiazione dal team. In zona arrivo sono con le nostre staffetiste, mica scemo, disturbato da  enri, dani e fede e poi paolo. Medaglia al collo, un po' di ristoro, saluto sara e stefano, coda incredibile per ritirare la maglietta...strano e via per la doccia, ovviamente fredda in un spogliatoio ricavato alla belle meglio in zona nautica beach, che scandalo! Libero la zona cambio e mi dirigo verso l'arrivo per le premiazioni in compagnia di martina, elisa e alessandra; le nostre staffetiste sono seconde, e da buon ambasciatore, rimango con loro in attesa della loro salita sul podio, bravissime! Aronamen è sempre bello, ma l'organizzazione non è proprio all'altezza, non sanno gestire gli imprevisti, gli spogliatoi e le doccie non erano tali, le solite cose che si vedono ovunque in italia, e non è giusto visto quanto si paga. Brutta prestazione quest'anno, la metterei tra le peggiori delle quattro fatte.

martedì 21 luglio 2015

Triathlon Olimpico di Iseo

Sono ormai di casa a iseo, è la terza volta che partecipo a questo olimpico, oggi domenica 19 luglio. Arrivo presto, parcheggio facile, e vado a ritirare comodamente il pacco gara presso l'oratorio, nel pratone che accoglie gli atleti. Nel frattempo arrivano anche gli altri ossigenati e subito montiamo la tendopoli. Clima torrido oggi sul lago, i giudici decidono per vietare la muta, ovvio, e ridurre la distanza della corsa...ecco; togliere qualcosa in bici no? La bici appunto, un giro unico con pendenze toste, ricordo bene, un buon allenamento. Porto tutto in zona cambio, posizione buona da ricordare. Partenza alle 12:45, ho il tempo necessario per fare un bel riscaldamento in acqua e capire che l'uscita sarà problematica, una scalinata stretta montata al momento. Andiamo in zona partenza, partiremo in batterie da centocinquanta, io sono nella seconda. Le donne stanno già mulinando, la prima è un motoscafo, ha già dato un distacco abissale a chi la insegue. Tocca alla mia batteria, sono in acqua, defilato, la trombetta canta e via, primi metri per farmi spazio, poi via lungo la costa verso la prima boa gialla. Nuoto tranquillo e devo dire che senza muta sono migliorato tanto. Lago mosso ma che non da fastidio. Come al solito non sfrutto la scia di nessuno, solitario procedo e guadagno la prima svolta verso il largo, ne ho qualcuno davanti a me. Pochi metri e si gira ancora, in senso opposto e si nuota paralleli alla costa per un lungo rettilineo; non ho davanti nessuno, vado a braccio, lontano vedo qualcuno, dietro a pochi metri sono in quattro o cinque. Un paio di ragazze attardate in acqua, poi un altro molto lento, probabilmente della batteria precedente. Acqua con alghe in superficie fastidiosissime. Vedo l'arco giallo, punto l'ultima boa, qui ne supero un paio, giro per gli ultimi cento metri ed esco in solitaria, e devo dire che anche questa volta me la sono presa con calma, la testa pensava già al dopo. Sono issato da due dello staff sulla scalinata e di corsa vado in zona cambio. Asciugo i piedi, indosso calze, scarpe, casco, occhiali e pettorale, prendo il bolide ed esco. Ahimè, sono solo, primi km da solo, non ci voleva, sono subito in affanno e la strada è piatta. Al primo strappetto, sfortuna vuole, ecco arrivare un bel plotone, ma non riesco ad attaccarmi. Poco dopo eccone un altro, non me lo lascio sfuggire. Vanno come pazzi, complice la strada senza pendenze. Rimango in scia per un bel pezzo, ci metto tutto il mio impegno, concentratissimo. Un paio di km prima della salita, mi stacco e rimango da solo, ne approfitto per rifiatare un attimo e rifocillami. Siamo al diciottesimo km e si sale, ora devo spingere, fuori la grinta e via. Come al solito, molti mi superano, ma finalmente mi tolgo la soddisfazione di superarne un paio, non era mai successo, certo, una magra consolazione. La salita per dei tratti è veramente dura,  ho fiato ma non ho gambe, anche se un lieve miglioramento pare ci sia... ma si dai, un po' di ottimismo facile, l'importante è crederci. Ristoro finalmente e vado di acqua, pare faccia caldo, ma mentalmente non lo soffro. Dopo nove km di forza, un attimo di tregua, con un tratto vallonato che termina subito per un'altro strappo mica male. Passati anche questi tre km, via verso il t2 come un missile in discesa. Ci do dentro, vedo due davanti a me e devo prenderli. Pennello i tornanti e rilancio, piano piano mi avvicino e infine sono nei loro tubi di scarico; prendo le misure e li infilo. Ultimi due km che ci portano in centro a iseo, ripongo la bici, cambio veloce e via a correre, a bomba questa volta. Il sole è a picco sulla capa, due giri; il primo km veloce, ma qualcosa non va, ristoro per un pò di acqua e riprendo. Brutto segnale, le gambe iniziano a rallentare, la respirazione è a posto, i battiti anche. Il circuito è sostanzialmente in piano, si passa dalle vie del paese al bordo lago, dal tratto lungo la spiaggia, all'anonimo hinterland cittadino. Primo giro andato, ma non riesco a correre come voglio e incominciano a girarmi, e la testa va a farsi benedire. Mi fermo al ristoro a bere, riparto e riprovo a spingere, ma mi spengo subito. Ultimo  abbeveraggio, lungo rettilineo fino al traguardo e provo la progressione, che si c'è, ma ormai inutile. Taglio il traguardo, rifiuto la tinozza d'acqua e mi dirigo verso i liquidi e una fetta di anguria. Nel frattempo rileggo il tratto di corsa e non me ne capacito, o forse mi sopravvaluto troppo, certo che così non va affatto bene. Mi riunisco con gli altri compari di merende e ritorniamo al campo base. Doccia gelata in uno spogliatoio che tale non è, veramente uno scandalo per quello che si paga, e la fitri tace o è compiacente. Ritiro la ferraglia in zona cambio, pasta party all together aspettando le premiazioni, si degli altri ossigenati, tutti bravi! Io saluto prima e ritorno a casa. Location molto bella e ottima organizzazione nelle tre discipline. Il resto, come detto prima, vergognoso! Prestazione come al solito anonima. Il problema è che non vedo la luce...pensiamoci su.

Gamba d'Oro Santa Cristina

Domenica mattina 12 luglio a santa cristina si corre la tappa della gamba d'oro. C'è sempre tanta gente in questa classica, si superano le settecento unità, nonostante la presenza di tante asperità. Oggi devo stare tranquillo, quindi parto nelle retrovie. Il gruppone affronta il primo tratto in piano, su asfalto, io mi lascio trascinare. Della partita sono anche simone e bruno. Tratto che attraversa i campi, polverone assicurato che ci porta ancora su asfalto e la massa si sgrana. Inizia la salita, simone si stacca, io cerco di andare piano, la traccia porta nel bosco. Il percorso è all'ombra, ma paghiamo dazio, le pendenze sono si potabili, ma belle toste; io cerco di non forzare troppo, e piano piano procedo mantenendo salda la posizione. Al sesto km appare come spuntato dal nulla un ristoro con acqua, ci voleva, e mi sgolo un bel bicchiere, la temperatura è alta e sto sudando parecchio. Ritorniamo su asfalto, poi ancora su terra battuta, un mangia e bevi mica male. La fatica inizia a farsi sentire. Ultimo km in piano con una leggera progressione e chiudo a buon ritmo. Poco dopo arrivano sia bruno (voto 6,5) e simone (voto 7). Ci riposiamo con due chiachiere e facendo la spola col ristoro, ricco di anguria. Percorso di 12,120 km arrivato alla 46esima posizione col tempo di 59'22'. Non male dai.

mercoledì 15 luglio 2015

1° Nuotata Maggiore Stresa

Stresa vuole la sua gara, ed ecco oggi sabato 11 luglio la prima nuotata maggiore. Raggiungo con daniele la partenza situata nel parco di una villa abbandonata, non distante dalla funivia per il mottarone, che ha subito la stessa sorte. All'appuntamento anche simone, sbrighiamo le pratiche e via al bar per una piccola colazione. Torniamo in zona cambio, ci prepariamo, indossiamo la muta e giù in acqua, davanti alle isole. Zero riscaldamento, la linea di partenza non è ben definita, i razzi piano piano guadagnano metri, imbroglioni...Sono le 10:45 si parte. Lascio andare la bolgia poi mi tuffo anche io. Individuo il binario giusto e inizio la rimonta, bisogna lasciare l'isola bella sulla sinistra. Procedo bene, anche se la traiettoria non è delle migliori, sono un po' troppo esterno, e mi tocca fare parecchi metri in più per avvicinarmi  alla costa. Ora costeggio il lato lungo dell'isola, sono solo è ho un gruppetto avanti, tanto però, sarà dura prenderli! I turisti si godono lo spettacolo, in questa giornata calda e soleggiata. All'isolino prima dell'isola pescatori, noto che il gap sta diminuendo, quindi sono più veloce, ma non so se c'è margine. La bracciata c'è ma sto forzando un pelino, non è il mio stile. Ecco le case, davanti vedo la fine, ho quasi colmato il vuoto tra me e gli altri. A Pochi metri dalla boa che ci porta negli ultimi venti metri finali sono nella schiuma del gruppo, giriamo ma non c'è acqua per superarli, ma va bene così. Esco e una fatalona bionda mi consegna il pacco ristoro. Arriva anche daniele (voto 6,5) e poco dopo simone (voto 6). Ci rilassiamo sulla battigia, poi attraversiamo l'isola per prendere il battellino che ci riporta a stresa. Bella giornata e nuotata. Fatti i 1,700 km circa in 26'00'' alla 31esima posizione. Soddisfatto.

lunedì 13 luglio 2015

Gamba d'oro Cavaglio d'Agogna

Il paese che ospita la gamba d'oro oggi venerdi 10 luglio è cavaglio d'agogna. Serata calda, che però non ha scoraggiato nessuno, presenti poco meno di seicento corridori. Ho qualche minuto per riscaldarmi e capire la condizione; fatico un pò, sarà stata la giornata un pò tribulata. La partenza non è più dietro la chiesa ma sul rettilineo che dal cimitero porta in centro. Partiamo, io sono in mezzo al gruppo, quindi lento, ma subito si va in salita e riesco a portarmi avanti; tutta su asfalto e non finisce più. Sono già a regime, e finalmente curva secca ci sposta nel bosco e passiamo il primo km. La pendenza ha già fatto selezione, io sono in rimonta. Un pò di saliscendi e poi un bel piattone camionabile; respirazione più che impegnata, le gambe girano, ma non so quanto riesca a tenere. Daventi a me pochi e viaggiano bene, provo a diminuire il gap ma è dura. Tratto in discesa, un sentiero, io vado giù a fari spenti, e mi avvicino sensibilmente. Arriviamo nella valle delle tenebre, si materializzano i fantasmi e all'uscita pure il pentolone con due cannibali affamati; mi salvo dall'agguato e tiro dritto, ancora un pò di mangia e bevi nel bosco, piccola discesa finale con tornante a u, dove guadagno alcuni metri dal tipo che mi sta dietro, cerco di recuperare sul runner appena avanti, ma tiene botta; sbuchiamo lato cimitero, lungo rettilineo verso l'arco, stiamo andando tutti fortissimo, quello davanti non molla, l'inseguitore sento che è al massimo, le gambe iniziano a far male, ultimi metri a tutta e chiudo nei tubi di scarico di chi mi precede. Il ristoro ci vuole tutto, a bombazza dall'inizio alla fine e sono bagnato fradicio di sudore. Due chiacchiere per ritrovarsi e poi a casa. Chiudo i 7,100km alla 20esima posizione in 30'23''. Ottimo!

domenica 5 luglio 2015

Traversata nuoto Pella - Orta San Giulio

Perchè non iniziare una bella domenica con una nuotata. Eccomi presente oggi 5 luglio a pella per attraversare  il lago d'orta partendo da pella e arrivando a orta, costeggiando per un tratto l'isola san giulio per un totale di circa 1500mt. Arrivo presto e chi ti incontro, andrea e dora, mitici supporter oxygen nello scorso week end, anche loro nella mischia, in totale saremo quasi cinquecento. Sbrigo le pratiche burocratiche, mi sono dato un taglio alto, sono con gli agonisti, prenotata figuraccia da cioccolataio. La partenza è per le 10:45 circa, c'è tempo per rilassarsi e fare due chiacchiere. Tanta gente...motivata, il lago è piatto. Consegno la sacca, metto la muta, ovvio, e faccio due bracciate per svegliarmi un attimo. Torno a riva, con i due trapiantati a genova. Temperatura dell'acqua ottima direi. Ci siamo, noi con la calottina blu in prima fila, dietro tutti quelli con la palla segnaletica. Cont down, ma molti come al solito son già partiti, mi sa che volano i coltelli; io con calma e defilato parto, bracciata lunga e regolare; punto l'isola e una non ben definita boa. Li ho tutti o quasi sulla sinistra, così controllo bene. Alzo il ritmo, voglio farla bell'allegra questa nuotata, e infatti riesco; piano piano recupero posizioni, prima della boa, a destra mi si affiancano due sirene, belle si, ma durano poco, mollano presto, io sono sempre in spinta. Sto nuotando bene, e le bracciate sono sempre lunghe e redditizie. Lascio il galleggiante a sinistra e costeggio l'isola, qui un minchione tenta di stringermi sulla battigia, non capisce che sono più veloce, così faccio tre bracciate più forte e gli faccio bere la mia schiuma, tiè! Davanti ora c'è orta, le posizione sono definite, ma provo a raggiungere una atleta avanti pochi metri, e l'acciuffo e faccio gli ultimi trenta metri attaccato al suo ottimo lato b. Esco soddisfatto della nuotata e aspetto andrea (voto 7) anche lui con un'ottima prestazione. Poco dopo ecco dora (voto 7,5) che bella nuotata che ha fatto! Ristoro meritato, battellino per il ritorno e via a casa a pranzare. Chiudo col tempo di 22'28'', alla 54esima posizione. Si dai!

1° Dagnente di sera

La podistica arona organizza questa corsetta sabato sera 4 luglio a dagnente, partecipo volentieri, per far numero. Partenza in  prossimità della chiesa, possibilità anche di mangiare e danzare in seguito. Serata calda. Non siamo tanti, la settimana è stata ricca di gare. Il via in salita, puntiamo lo storico centro del paese e via per lo sterrato, sempre in pendenza che aumenta, come i miei battiti. Le gambe fanno già male e avremmo fatto si e no cinquecento metri; supero simone, ho già il fiatone, battiti a manetta, primo km è andato, e ora ricordo il tracciato, sarà una mazzata! Giù la testa e il bosco almeno è fresco, supero la prima ragazza e il suo compagno di merende, ma io sono alle corde; secondo km è andato ma la salita non molla; finalmente la strada spiana un attimo e riconosco i luoghi, la madonnina, cribbio siamo a montrigiasco, saperlo partivo da qui! Curvone e salitone che ti stende, io comunque corro, dietro sento qualcuno, ma non mi acciuffano. Arrivo in cima senza un polmone ma rilancio, alcuni metri per rifiatare, e poi ancora bosco, e salita, durissima anche questa, non devo camminare, devo correre fino alla fine e riesco, i valori sono fuori scala, le gambe si potrebbero disfare da un momento all'altro. Poco dopo il quarto km ecco una lieve discesa dove recupero una posizione, poi un tratto in piano e poi giù a picco come un pazzo. Lo sterrato è bruttissimo, se cado mi ammazzo, ma è troppo divertente. La strategia premia e recupero un'altra posizione, ora sono solo, gli altri sono troppo avanti. Riprendo il fiato ma ci do dentro, vedo in lontananza altri due, obiettivo andargli alle costole. Complice lo sterrato buono mi avvicino sempre più, le gambe vanno, il paese è vicino, ora l'asfalto, sono li, pochi metri, li minaccio e li prendo, cento metri prima del traguardo e mi metto dietro a loro a chiudere. Sudatissimo, vado al ristoro, aspetto simone (voto 6,5) e mi perdo in chiacchiere. Percorso veramente impegnativo e duro, ma bello, tutto in natura. Chiudo i 5,950 km in 7ima posizione in 29'30''. Good!

sabato 4 luglio 2015

Gamba d'oro Baveno

Eccomi a oltrefiume di baveno, per la classica gamba d'oro serale di questo venerdi 3 luglio. Sono in ritardissimo come bruno, giusto il tempo di lasciare il nome e i due euro e viaper dieci minuti scarsi di riscaldamento; non amo particolarmente questo tracciato, duro si ma corto. Caldo afoso e minaccia pioggia. Partiamo in zona oratorio, in concomitanza con la festa, i fornelli viaggiano che è un piacere. Pochi metri ed è subito salita, io devo ancora smaltire la sbornia sportiva del week end scorso, ma come dice quello la, me ne fotto. Seguo il commercialista, ma sbuffo già come pochi e le pulsazioni sono a mille, certo la salita è impegnativa. La tipa che si diletta nelle tre discipline, come al solito mi passa, già è a bomba, non so se stavolta la seguo. Primo km fatto, e si sale ancora,, sempre su asfalto. Anche bruno mi da qualche metro. Non mi scompongo e li tengo a distanza recuperabile, una manciata di secondi. Le gambe rispondono bene, come le apparizioni della madonna, il terzo km e passato e dichiaro alla stampa che non ne ho più; finalmente un pò di piano per togliersi dall'affanno. Ne approffitto per ricucire il gap con gli altri due che comunque continuano a spingere come dei forsennati. Ora discesona impegnativa, recupero il fiato, non i battiti, ancora alti. La triatleta è dietro ora ed è fuori giri come al solito. Il quarto è fatto, ora piattone fino alla fine, con una bella gamba, siamo in tre. Ultimi metri e concludiamo il giro. La nostra lady (voto 6,5) è seconda, così mi informo di chi è arrivata prima, la trovo e scopro che era avanti poco più di venti secondi, brava e graziosa! Bruno (voto 8) sorseggia il meritato te, siamo sudatissimi. Ho già recuperato bene sulla corta distanza, un buon segno. Chiudo i 5,160 km alla 41esima posizione in 23'19''.

venerdì 3 luglio 2015

IronMan Nice

Si, avete letto giusto, ironman di nizza. Week end lungo al mare quindi, visto che domenica 28 giugno c'è il battesimo in tale distanza (3,8km nuoto, 180km bici, 42km corsa). Approdo in questa città marinara vernerdì ed è sempre un bel vedere, quante distrazioni...La macchina organizzativa è già a pieni motori e tutto ruota intorno al brand ironman e ti rendi conto del perché del sold out dell'iscrizione nonostante i tremila posti disponibili. Subito all'expo a sbrigare le pratiche burocratiche, dove ti riempono di bags per la gara. Ritiro lo zaino commemorativo. Del team siamo in quindici qui, più un nutrito gruppo di sostenitori da non sottovalutare; eccoli in spiaggia, li raggiungo per fare una nuotata veloce e a seguire una corsetta rigenerante, prima di cena. Sabato mattina giretto di novanta minuti in bici, morbido morbido, prima di consegnare il tutto in zona cambio nel pomeriggio, Foto di gruppo a mezzogiorno, la squadra oxygen c'è. In albergo preparo le borse, quella per il cambio nuoto/bici e bici/corsa, non devo dimenticare nulla. Le previsione meteo danno sereno in questi giorni e temperature alte. Arrivo in zona cambio, immensa e lunghissima, molte bici già posizionate, uno spettacolo. Sistemo la mia, numero 1515, ultime verifiche, memorizzo la mia griglia, 31, e vado a lasciare le borse, tutto sembra un formicaio, ma nulla è lasciato al caso. Ultima cena e poi tutti a nanna, ci si sveglia prima del sole. Domenica ore tre e quarantacinque, gigantesca colazione in camera, la giornata sarà lunga. Raggiungo la partenza, tutta sviluppata sul lungo mare, sono in zona bici per pompare le gomme e sistemare il mangiare. Vado verso le borse, consegno le ultime cose e indosso la muta, faccio la spunta e mi butto in mare per qualche bracciata di riscaldamento con il resto della ciurma. La partenza è mass start, e io scelgo il gate da 1h06' come previsione di uscita; sono in terza fila, carico ma tranquillo, ho la fortuna di avere un ottimo rapporto con l'acqua. Che spettacolo, siamo circa tremila, tutti assieme sulla battigia pronti in questa lunga gara...pazzesco, non si può più tornare indietro. Count down, sono le sei e trenta e via, i primi metri nuoto fuori dall'acqua, sopra gli altri, qui comando io! Per  un paio di minuti ci si prende a cazzotti, mi difendo bene e mi creo il mio spazio. Vado piano, davanti a me tredici ore di sport in tre discipline diverse. Velocità di crocera, mare ottimo, come la temperatura; ogni tanto caccio fuori la testa per vedere la rotta, ma fondamentalmente mi regolo con chi mi sta davanti. Come sempre non faccio fatica, le braccia girano bene e mi godo la passeggiata, rendendomi conto che dietro ho pìù di duemila persone che mi inseguono. Esco rilassato e corricchio verso la zona cambio, giusto per richiamare il corpo. 
Prendo la sacca rossa, errore, quella blu devo usare, cribbiooo, non sono concentrato. Tolgo la muta, metto le scarpe, numero ecc e altro cibo per i tanti km che devo macinare, casco e riprendo a corricchiare e cercare la bici fino alla griglia 31. Sono ancora tutte li, una miriade, a perdita d'occhio, vuol dire che non sono andato poi così male. Prendo il bolide trovato a fatica, esco e inizio a pedalare. I primi km sulla promenade lungo il mare li uso per attivare le gambe, sono nella disciplina dove ahimè i miglioramenti stentano ad arrivare e me ne assumo le responsabilità. Non una nuvola in cielo, quindi oltre che a mangiare, bere acqua come cammelli. Traffico, siamo in tanti, difficile non stare in scia, i giudici infatti fischiettano a caso, senza però sanzionare, sarebbe da, passatemi il termine, bastardi. Il facile è finito, lasciamo il mare per le montagne, ecco lo strappeto di duecento metri spacca gambe, rapportinissimissimo e lo domo. Ora solo salite, falsipiano, e in questi tratti di pendenza vengo sverniciato, passato dai compagni di merende; battiti bassi, a spingere non se ne parla, ci provo ma qui io non ho forza. Mangiucchio e bevo, mi godo il panorama, e vengo inesorabilmente superato, un continuo...maledetti, vi riprenderò ad uno a uno nella corsa. La salita al col de l'ecre è lunga, ma pedalabile e ci porta oltre i mille metri di altezza, il settantesimo km è fatto, ma è ancora tanta la strada. Rimaniamo in quota, tratti flat, ancora salita e poi una discesa dolce poco prima di greolieres. Battezzo il centesimo km, dove vi è un ristoro e ne approfitto per riempire le borrace. Siamo talmente in tanti che non si è mai soli, praticamente una colonna lunga km, e questo rende il tragitto meno faticoso. Altra pendenza prima del tratto dove si raggiunge il bastone. Eccoci appunto a coursegoules, e qui procedo bene nel tratto in piano di una decina di km. Mi sento bene e il centoventesimo e passato, così dice la scritta su asfalto. Leggerissima discesa fino all'ultimo strappo che ci fa oltrepassare il fatidico centoquarantesimo km, e via ora tra discese e piattoni verso il mare. Belle le strade, libere e si va veloci, concentrazione al massimo, un capitombolo adesso non ci vuole, non mi va di misurare l'asfalto. Finalmente il mediterraneo, costeggio la spiaggia ed eccomi al cambio bici/corsa. Appendo la belva, e nonostante le ore in sella, il tempo è passato veloce. Via verso il sacchetto rosso, mi cambio e nel frattempo lo staff, mi spalma di protezione solare 50, mitici, troppo avanti. Inizia la corsa, lunga, una maratona, 4 giri, da nizza fino all'aeroporto, sole a picco, spettatori tantissimi. Le gambe ci sono e corro, inizia la scalata; i ristori sono tanti, e li uso volentieri. Tanti camminano, anzi, tantissimi e li passo. Primo giro è andato, il mio ritmo cala, è fisiologico. Le doccie sul percorso sono gettonatissime, alcuni ci si sdraiano pure, io le evito, il caldo lo gestisco bene. Anche il secondo giro è fatto, preso il braccialetto segnaletico. La fatica inizia a manifestarsi e intorno al ventiquattresimo km mi pongo la domanda, riuscirò ad arrivare in fondo? risposta inequivocabile, si, hai la testa. I mini obiettivi ora sono puntare i ristori, e la strategia funziona sempre. Corro appunto con la testa e sono sempre in sorpasso e chiudo il terzo giro. L'ultimo è il più duro, soprattutto l'andata, ma tengo botta; curva ad u e saluto l'aeroporto e via per gli ultimi cinque interminabili km. Corro, non mollo, ultimo ristoro, deviazione per l'arrivo, ultimi metri costeggiati da spalti con gente che grida il tuo nome e taglio il traguardo. Sono un finisher anche io, tutto d'un pezzo, senza sbavature, lucido e con medaglia al collo. Foto di rito, bottiglietta d'acqua e raggiungo gli altri e i supporter. Subito ci complimentiamo per quello che abbiamo fatto e ci rilassiamo scambiandoci le impressioni e sensazioni vissute durante la giornata. Sono passate le sei del pomeriggio, ma non mi sembra di essere stato impegnato così a lungo. Ritiro la maglietta commemorativa, doccia in albergo e pronti a cenare sull'ultimo km a vedere chi deve ancora concludere. Scattano le sedici ore, tempo massimo per arrivare, annunciato con lo spettacolo pirotecnico. L'ironman nizza è terminato. Bellissimo, un'organizzazione incredibile, coccolato dall'inizio alla fine, location fantastica. Contento della mia prestazione nell'insieme e già con la testa orientata ad altre gare, perchè un ironman va fatto e contestualmente dimenticato. Bau!