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domenica 25 marzo 2012

Gamba d'oro Montrigiasco

Oggi gioco in casa e non posso mancare all'appuntamento della gamba d'oro nel mio paesello, dove il tempo non passa mai; infatti per le vie si possono ancora ammirare le luminarie natalizie. Gli altri della cumpa sono andati per la stramilano, abbravi! Ai blocchi di partenza anche mia sorella dove le rivelo che saranno 10 km belli tosti. Siamo in tanti questa mattina, 737 per l’esattezza, bel sole e temperatura mite. Si parte e la mia gara inizia in fondo al gruppone. il primo km si snoda costeggiando il borgo per poi passare nelle sue viuzze. Il serpentone va via ordinato e inizio a recuperare posizioni. Si entra nei boschi, e sarà cosi per tutta la competizione; la strada sterrata inizia a salire e ho il fiatone e le gambe sono pesanti, poi è tutto un percorso misto e i primi cinque km faccio una fatica boia; toh, va chi c'è, pocaontas, che mi lascio alle spalle, comunque già in forma; una leggera discesa mi fa rifiatare e ne approfitto per rilassarmi un po'. Conoscendo la zona, so che c'è da affrontare un'altra salita, impegnativa, non tanto per la pendenza, ma perché si trova al sesto km; eccola, con mio passo regolare cerco di spingere, ho il cuore che va a mille, le gambe fanno male e sbuffo a manetta; finalmente finisce, e bello sudato e cotto, vado giù di brutto brutto brutto per una breve discesa; siamo ormai oltre il settimo e il percorso ancora misto, ci porta al traguardo, dove chiudo soddisfatto e provato i dieci km. Vado al meritato ristoro e faccio due chiacchiere coi soci della podistica arona. Bel percorso; chiudo col tempo 50'45'' alla 117 posizione.

domenica 18 marzo 2012

Scarpa d'Oro - Half Marathon

Piove e la voglia di andare a vigevano per far 21 km è zero; a fatica raggiungo la macchina e mi dirigo verso la meta. Una volta sul posto, il clima si fa simpatico, a sprazzi si fa vedere anche il sole. Entro nello stadio, gremito come al solito di runners. I due fido compari non ci sono, hanno un calendario meticoloso e questa non rientrava nelle papabili. Ritiro il numero e mi accorgo che, ai blocchi di partenza, sono in zona vips, pettorale rosso. Sul tartan faccio coppia con demetrio, che mi ha raggiunto a pochi minuti dal via e dopo uno scambio di battute ecco che si parte. Temperatura sui dodici gradi e una leggera brezza. Il serpentone lascia subito lo stadio per attraversare la città nel bel centro storico; per star dietro al compare sono già con le gambe che vanno a regime, vediamo fin dove arrivo, sono ancora un po' acciaccato dalla partita di venerdì sera in quel di grignasco. Il tratto cittadino scivola via bene e arriva subito l'aperta campagna. Ai cinque km è già tempo di bilanci e pianifico di tenere fino al decimo e poi mollare la lepre, demetrio sta andando troppo forte per me. Arrivati a al decimo il compagno di merende mi comunica la cadenza al km, di 4'e 23'', roba da matti in questo periodo; la fatica bussa alle porte ma tengo duro, le gambe iniziano a farsi sentire, e mi stacco di un paio di secondi. La respirazione è regolare. La pianura spoglia vigevanese favorisce il venticello che in alcuni tratti risulta fastidioso. I km passano è il divario tra noi due è sempre di due barra tre secondi; nel tratto di attraversamento del canale intorno al 15esimo km si è rischiato il danno; un podista un po' maldestro taglia troppo la curva e per poco non fa andare a gambe per aria il povero demetrio, che non le va tanto a dire. Io l'avrei buttato nel canale! Siamo agli ultimi km e li sento tutti, e tra il 17esimo e 18esimo inizio a calare, sono stanco e il podista aronese inizia a staccarmi. Al 19esimo chiedo aiuto a san andrea della cappella di cocquio-trevisago, che allarga le braccia e mi fa capire che non c'è trippa per gatti; ormai è fatta mi dico, e punto lo stadio, sento lo speaker, testa bassa, sguardo sull'asfalto, un passo dopo l'altro; ci siamo, entro sulla pista per gli ultimi trecento metri, e accelero per poi sprintare e tagliare il traguardo a mani alte, ormai è un classico. Medaglia al collo raggiungo il ristoro e ritrovo il grande demetrio che mi ha staccato di circa 35/40 secondi; ci raccontiamo un po' come è andata la gara è mi dice che la mia è solo una questione di testa, avrei potuto tenere fino alla fine. Soddisfatto della competizione, consegno il cip e ritiro il  pacco gara e mi fiondo pure a mangiare un bel risutin offerto per l'occasione, bravi! Faccio la doccia e riparto per casa. Bella gara anche questo anno; chiudo con un bel tempo; 1:34'15''.

domenica 11 marzo 2012

5^ Lago Maggiore Half Marathon

Inizia la stagione e subito col botto, una bella mezza maratona, giusto per incominciare con calma. Reduce da due settimane martoriato da febbre e un raffreddore olimpionico, prendo il mio bolide a metano e raggiungo stresa per ritirare il pettorale. Giornata con un bel sole, anche se non fa poi tanto caldo. Dentro all' expo molti sportivi a caccia del numero; ritirato il pettorale, vengo agganciato dal mio team, podistica arona, che mi convince, senza troppa fatica a staccare il biglietto per la eco maratonina dei lagoni a prezzo agevolato ovviamente. Raggiungo l'imbarco dei battelli, e per strada faccio il primo incontro con la jet society delle corse, il meinese dell'est e il comignaghese di periferia. Sul battello ci riuniamo e si parla già delle prossime gare. Arrivati a pallanza, consegnamo il tutto e aspettiamo la partenza. Siamo tanti. Tutto e pronto e via, i cronometri partono. Veramente spregiudicato il road runner melo nella sua strategia psicologica,  sparisce subito, vuole già il personale, io invece inizio piano, obbiettivo, arrivare in fondo. L'incognita james fa fatica a carburare e viaggia a venti metri avanti a me. Il mio passo regolare fa scivolare via i primi cinque km velocemente e mi sento bene. Ai quaranta minuti di gara passo il noto radiofonista; vi dirò, pensavo che la pasqua fosse più lontana. Aumento un pochettino e tutto sembra ok, le gambe ci sono, il fiato anche; certo, sto andando veramente piano, circa 4 e 40 al km, ma chi se ne frega. Il percorso per ora è stato pianeggiante, e la temperatura è giusta per me e non soffro il caldo nonostante le maniche lunghe. Scatta l'ora e sono al tredicesimo km ed ecco la salitina verso feriolo, dove non calo il ritmo e svernicio un pò di affaticati. Ripreso il lago, si punta baveno e una leggera brezza mi raffredda le braccia, strano. Al ristoro della podistica, al quindicesimo km, mi incitano con un "dai che raggiungi james", peccato però che lui è in progressione e da parte mia sta gara è una incognita. Alle porte del borgo rivierasco, ecco un altro strappetto ma non mi faccio trovare impreparato e lo domo, bene. Ormai è quasi fatta, manca solo l'ultima salita al diciannovesimo km, ed eccola. Decido di farla in progressione in modo tale da arrivare in cima col fiatone, giusto per dare un po' di brio alla corsa; scollino e riprendo fiato nella leggere discesa che porta sul rettilineo finale e accelero per gli ultimi seicento metri che mi portano a tagliare il traguardo. Fermo il tempo e ritirata la meritata medaglia, raggiungo i due etiopi de' noantri. Ottima prestazione per melo, già in super condizione, attardato james, per via di una gara con i freni tirati. Buona la mia prestazione, non tanto per il tempo, ma per la tenuta fisica anche nel post gara. Concludo con 1:38'44''.