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domenica 11 marzo 2012

5^ Lago Maggiore Half Marathon

Inizia la stagione e subito col botto, una bella mezza maratona, giusto per incominciare con calma. Reduce da due settimane martoriato da febbre e un raffreddore olimpionico, prendo il mio bolide a metano e raggiungo stresa per ritirare il pettorale. Giornata con un bel sole, anche se non fa poi tanto caldo. Dentro all' expo molti sportivi a caccia del numero; ritirato il pettorale, vengo agganciato dal mio team, podistica arona, che mi convince, senza troppa fatica a staccare il biglietto per la eco maratonina dei lagoni a prezzo agevolato ovviamente. Raggiungo l'imbarco dei battelli, e per strada faccio il primo incontro con la jet society delle corse, il meinese dell'est e il comignaghese di periferia. Sul battello ci riuniamo e si parla già delle prossime gare. Arrivati a pallanza, consegnamo il tutto e aspettiamo la partenza. Siamo tanti. Tutto e pronto e via, i cronometri partono. Veramente spregiudicato il road runner melo nella sua strategia psicologica,  sparisce subito, vuole già il personale, io invece inizio piano, obbiettivo, arrivare in fondo. L'incognita james fa fatica a carburare e viaggia a venti metri avanti a me. Il mio passo regolare fa scivolare via i primi cinque km velocemente e mi sento bene. Ai quaranta minuti di gara passo il noto radiofonista; vi dirò, pensavo che la pasqua fosse più lontana. Aumento un pochettino e tutto sembra ok, le gambe ci sono, il fiato anche; certo, sto andando veramente piano, circa 4 e 40 al km, ma chi se ne frega. Il percorso per ora è stato pianeggiante, e la temperatura è giusta per me e non soffro il caldo nonostante le maniche lunghe. Scatta l'ora e sono al tredicesimo km ed ecco la salitina verso feriolo, dove non calo il ritmo e svernicio un pò di affaticati. Ripreso il lago, si punta baveno e una leggera brezza mi raffredda le braccia, strano. Al ristoro della podistica, al quindicesimo km, mi incitano con un "dai che raggiungi james", peccato però che lui è in progressione e da parte mia sta gara è una incognita. Alle porte del borgo rivierasco, ecco un altro strappetto ma non mi faccio trovare impreparato e lo domo, bene. Ormai è quasi fatta, manca solo l'ultima salita al diciannovesimo km, ed eccola. Decido di farla in progressione in modo tale da arrivare in cima col fiatone, giusto per dare un po' di brio alla corsa; scollino e riprendo fiato nella leggere discesa che porta sul rettilineo finale e accelero per gli ultimi seicento metri che mi portano a tagliare il traguardo. Fermo il tempo e ritirata la meritata medaglia, raggiungo i due etiopi de' noantri. Ottima prestazione per melo, già in super condizione, attardato james, per via di una gara con i freni tirati. Buona la mia prestazione, non tanto per il tempo, ma per la tenuta fisica anche nel post gara. Concludo con 1:38'44''.

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