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martedì 7 ottobre 2014

4° Triathlon Sprint di Pella

Domenica 21 settembre ci ritroviamo a pella per la gara di triathlon sulla distanza sprint. Il team oxygen invade il paese con quasi 50 unità e le bollicine sono ovunque. Io sono nella prima batteria, e parto in mattinata con molti altri. Arrivo presto, ritiro il pacco gara e preparo l'attrezzatura. Il gazebo degli ossigenati si popola pian piano. Sono sotto cura, non so come reagirà il fisico, una incognita. La giornata è splendida, il lago d'orta è piatto e l'autunno sembra ancora lontano, il tifo per le strade non mancherà. La mia batteria è composta da centocinquanta atleti pronti a partire. Zero riscaldamento, mi son perso via e l'attimo è fuggito. Siamo davanti alla  piazza allineati in acqua per far due giri per un totale di 750 metri circa. Tutto è pronto e via. Riesco subito a crearmi lo spazio e la prima boa è presa senza problemi. Tranquillo procedo cercando di scaldare il motore senza affano. Sono con un gruppetto, ogni tanto esco di scia per passare avanti. Seconda boa e via verso riva per la quasi uscita dall'acqua. Giro di bastone, non sono poi così indietro e si va per il giro finale. Aumento un pelo, ormai sono caldo riesco a recuperare qualche posizione, sempre nella massima tranquillità. Ultimi metri ed esco per il t1 in fila indiana con max c, wiebe, tony e altri...strano, quella è gente forte. Raggiungo la bici, javier da santander mi urla "bravo lorenzo, sei nei primi dieci, dai, daii!" e inizio la svestizione, lentissima! In questa fase di calma, mi parte la respirazione e i battiti vanno a mille, inspiegabile. Prendo la bici ed esco per i 3 giri per un totale di circa venti km. Lascio il paese, e subito una breve salita di duecento metri che patisco tantissimo, sono fuori giri. Il circuito costeggia tutto il lago. Tratto in piano ma non riesco a rientrare nei valori, leggera discesa e altro piccolo strappo per il giro di boa; inutile dire che sono sverniciato da quelli lasciati dietro nella frazione di nuoto. Sbuffo come una locomotiva, le gambe fanno male e inizio il percorso a ritroso. Qualcosa non va, completo il secondo e terzo giro sballatissimo ed entro in t2, appendo il bolide, cambio scarpe e via a correre. Sono piantato, dire che corro lungo il lago è un complimento, vado piano, fatico a tenere la posizione, lo scopo è portare a termine la gara, l'affanno non cenna a diminuire. Concludo inguardabilmente la prova, bevo velocemente qualcosa al ristoro e vado in acqua a riprendermi. Raggiungo i compari, mega foto di gruppo e rimango per vedere gli altri impegnati nella seconda batteria. Gara orribile, dopo il nuoto, black out totale.

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