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giovedì 21 luglio 2011

Giro del Lago di Mergozzo

Mercoledi ci diamo appuntamento per il giro del lago di mergozzo. La giornata è bella e la temperatura e di circa 20 gradi. Con un sms vengo informato del forfait di james che ci raggiungerà a fine gara e della presenza del berga; arrivo alla partenza con quindici minuti di anticipo, mi iscrivo e vedo un pò chi c'è; eh, tanta roba! Non ho idea di come andrà, ho ancora i postumi del lungo fatto lunedì. Lo speaker, che nessuno ascolta, illustra la gara, informandoci di fare attenzione al tracciato un pò bagnato. Oggi la sfida è tra me e il mercuraghese; prima di partire mi zavorra con le sue chiavi della macchina e delle monete. Partiamo. I primi metri sono lenti per via del traffico, quanti runners! Viaggiamo in coppia fino a quando la strada non si allarga, costeggiando la sponda del lago; qui alzo l'andatura sfruttando il lungo pezzo in piano e asfaltato e lasciandomi alle spalle un nutrito manipolo di corridori; ad un certo punto svoltiamo per entrare nell'immenso camping rinominato "il mondo perfetto", per via degli ospiti, tutti nordici, biondi, li ad incitare e a dare la carica; una volta usciti, il terreno inizia a farsi fangoso e la parte nel canneto risulta impegnativa; un piccolo guado da superare con un salto rallenta tutti, chi non ce la fa, si ritrova dentro quasi fino alla vita; io modestamente, guado! Poco più avanti ci risiamo ma qui non c'è scampo, c'è da fare una cinquantina di metri in ammollo, il lago, per via della pioggia, si è ingrossato; qui l'orecchiuto Phelps dal bordo lago, ci tiened'occhio; con le scarpe ormai pesantissime arriviamo al tratto in salita, un'irta strada che porta al montorfano; io, da grande sportivo, la faccio a piedi come tanti, altri trottellano, ma scoppieranno poco più avanti. Finalmente finisce e ora via per il tratto in discesa nel bosco che lambisce lo specchio d'acqua su un percorso di sassi scivolosissimi. Lo short trek è impegnativo anche mentalmente, la caduta è dietro l'angolo; viaggio bene ma appena incontro strappetti in salita mi pianto, boh. Usciamo dal bosco e ritorniamo verso il centro del paese sempre in leggera discesa, spingo un pò per superare ancora qualcuno. Arrivo al traguardo, non sono stanco, le gambe dure si son fatte sentire e non ho nemmeno il fiatone; salto a piè pari il ristoro, tolgo scarpe e maglietta e mi tuffo nel lago, bella sensazione; vengo imitato da altri e anche dal compare berga giunto poco dopo. Bella gara come l'anno scorso, anzi, più spettacolare per via della componente acqua. Doccia in comune (nel senso che è del Comune) e via che la serata è lunga. Percorso gara oltre i 7 Km col tempo di 37':38''; mi posiziono, credo, al 182 posto. 

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