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martedì 22 luglio 2014

Triathlon Olimpico di Lecco

Domenica 20 luglio, levataccia per raggiungere lecco per il triathlon olimpico. Mai stato da queste parti, e capisco il perchè, una vita per arrivarci. Durante il viaggio "it's raining cats and dogs", ma a destinazione il tempo ancora tiene. Al parcheggio trovo altri del team, stefano, valentina anche loro del match. Al ritiro pacchi gara presso l'oratorio, altri della ciurma. Sotto un cielo che non promette nulla di buono, passeggiata per il lungo lago per raggiungere la zona cambio e assumere già due dati importanti, c'è vento e il lago è bello increspato. Con Pier, principe, aldo, la carrozzeria, aude, ale, cipo, moris, javier, norbi, gazze, andrea e anthony, il parterre è da palati fini. L'organizzazione pecca in un fondamentale, mancano i bagni chimici, e tutti optano per il bagno grande (leggi dove capita), roba da matti. Zona cambio compatta, ma funzionale, e comunque tra ladies and gentlemen saremo in trecentocinquanta; sistemo tutto l'ambaradam e vado a sbracciare un paio di minuti, con muta facoltativa e capisco che veder le boe oggi sarà dura con questo ondeggiare. Partono le ragazze, due giri nel liquido, le prime escono, ecco vale, un missile, è quarta! Tocca alla mia batteria, la prima di due; spunta sul pontile, discesa nel lago, per i millecinquecento a pelo d'acqua. Spostato molto sulla destra, riesco a trovar libero e puntare verso la prima boa. Rientrare e tenere la diagonale è complicato, tiro su la testa più volte; lascio il primo galleggiante a sinistra e fiancheggio javier fino al secondo e nel rettilineo che conclude il primo, il compagno di merende rimane attardato. Secondo giro, le onde costringono a una visibilità ridotta, un canoista nei pressi della svolta, è un buon riferimento; procedo tranquillo, comunque con la possibilità di avanzare di posizione. 
Dritta finale, vado a braccio, nessuno davanti da inseguire, arco ben nascosto; individuo le gradinate di uscita, ultimi metri, vengo issato a riva e via in zona cambio. Becco subito la corsia bici, via la muta e taaac zip bloccata, toh, che novità; prima che caschi il mondo ecco un grande, che due numeri più in là sta partendo in bici, che si ferma per darmi una mano. Il mitico sblocca la situazione e io riparto con le operazioni di routine. Non piove, bene, solitario pedalo per il primo tratto nei vialoni di lecco. Sono quattro giri per lo più piatti, bisogna solo spingere. Location diversa ma stessa trama, per questo film sul lario, io da perfetta comparsa. Lungo lago e usciamo dalla città su una strada in balia del vento, da solo sembra di avere a rimorchio una roulotte. Bastone e si ritorna nel vivo della manifestazione; gambe che fanno male, non riesco a tenere come al solito la scia di nessuno, solo in alcuni tratti, poi mi stacco, mannaggia, tanti oxygen sfrecciano bellamente! Fondamentalmente così anche i successivi giri, con aggiunta di una pioggerellina negli ultimi km. Parcheggio le due ruote e inizio a correre, il tifo non manca. Tre giri, il piattone in bici si fa sentire, incrocio uno dopo l'altro dario della premiata carrozzeria, stefano, norbi, javier da santander, cipo, aude la lince delle alpi, tutti dei professionisti! Nel mio piccolo sono abbastanza regolare, col fiato sono a posto, passo il ponte che porta a malgrate, e passaggio alberato fino al bastone di ritorno. Vedo nel frattempo anche andrea il genovese di adozione, pier, il principe e aldo the speaker. Ritorno per concludere il primo giro; non piove e rimane nuvoloso, mi sento bene, ma vado tranquillo, voglio solo portare a termine la gara. Secondo giro, ricevo incoraggiamento dei nostri supporter che non mancano mai in zona traguardo e proseguo a macinare metri. La schiena reggie e vado per l'ultima tornata. Vedo javier, stefano e norbi già al rinfresco, io ho ancora quindici minuti di strada, che tranquillamente porto a conclusione. Ristoro con anguria, ci sta dentro. Attendiamo gli altri arrivi, e ritorniamo all'oratorio per il pasta party e le premiazioni, con tanti podi oxygen che scottano; salgo anche io sul podio, beh, non proprio io, la mia maglietta, prestata per le foto di rito. Inizia a piovere, e riprendo la lunga via di casa. Per chi ama la velocità in bici è un bel percorso, io l'ho sofferto parecchio, nel nuoto consegno il compitino da sei stirato, la corsa tutto sommato è andata bene, ma lontano dai miei standard.

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