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mercoledì 13 giugno 2012

La mezza dei Lagoni

Domenica mattina mezza maratona dei lagoni di Mercurago, allungata a 23 km ma poi riportata a 21 per via  della pioggia dei giorni precedenti e nella nottata. Ritrovo al campo di dormelletto dove fanno la festa tutti gli anni. C'è il sole e la temperatura è quella giusta. Molta gente in questa classica di primavera inoltrata, una prova di cross country per tutti i palati. Nessuno dei compari di altre battaglie, dopo genova si sono dati a grandi libagioni. Becco davide, che da questo hanno fa parte anche lui delle corse, e sta iniziando con le grandi distanze. Partiamo e lasciamo il paese alla nostra sinistra per prendere subito la salita che ci porta dentro al parco naturale; inizio piano, non ho molta riserva di benzina e il live motive della gara sarà timbrare tutti i ristori del percorso. Questo primo tratto mi permette di prendere delle posizioni e correre regolare, anche se il percorso nervoso e sterrato raddoppia lo sforzo. Il primo tè e la zolletta di zucchero sono già un toccasana, e siamo solo all' antipasto. Intorno al settimo km mi accorgo di avere pochi runners nei paraggi, quelli che vedo davanti sono tosti e fatico a raggiungerli; altro ristoro, che sia benedetto. Siamo al decimo km e sono in crisi, le gambe sono stanche e il fiato è corto, andiamo bene! cerco di tenere botta, magari e solo un momento e nella testa mi ronza un laconico commento telecronistico di collovati che prediceva questa situazione. Spegnetelo per favore! Tante pozze nel tracciato, ne sottovaluto una e splash, il piede destro d'appoggio scivola e tanto di carpiato esibisco alla fauna locale che da i voti; già, perchè sto correndo isolato da un paio di km. Bagnato come una aragosta in pentola e zavorrato come una mongolfiera non mi do per vinto, e procedo in solitaria come il soldini dei boschi. Esco dalla crisi, ora un bel passo mi aiuta in questo altalenarsi tra una cunetta e un fossato. Finalmente al diciassettesimo km vengo agganciato da un podista lanciato, mi attacco alla sua scia e negli ultimi tre recuperiamo un paio di posizioni. Passiamo il ventesimo km e in discesa lo bracco ancora. Ritorniamo in zona arrivo e lo lascio andare per qualche metro, non so ancora che la gara è stata accorciata, me ne accorgo sul rettilineo finale, così vado di sprint e lo lascio letteralmente sul posto, dandogli pure qualche secondo. Al traguardo trovo subito mia sorella, che ha fatto la gara corta, e mi informa che sono intorno alla cinquantesima posizione. beh, non male. Mi vedo gli arrivi e anche quello della terza lady; brava! Mi ricarico al ristoro e poi raggiungo casa. Mi piazzo al 42esimo posto col tempo di 1:40'03''.

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