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giovedì 2 agosto 2012

2° Aronam3n Triathlon 112,9

Ore 4:45 del mattino suona la sveglia, è domenica 29 luglio. Oggi ad arona è il giorno dell' aronamen, gara di triathlon. Colazione abbondante. Verifico il tutto preparato ieri e raggiungo la meta. Giornata serena si prevede e il sole inizia a farsi vivo. Sono in zona cambio, al 162 di piazzale gorizia, sistemo il tutto a fianco del mio bolide rosso piazzato il giorno prima. Verifico la bici, aggancio un piccolo marsupio al telaio con le caramelle allo zucchero, indispensabili, altro che gli integratori! Vado a depositare la borsa e nel mentre mi tatuano il numero. Alle 7 partenza per la frazione a nuoto. In piazza del popolo siamo in tanti tra individuali e staffettisti. Mi infilo la muta, fisso il chip alla caviglia, speriamo di non perderlo, e vado ad assaggiare l'acqua. Usciamo per la spunta. Siamo pronti e tutti guardiamo il castello, direzione della prima boa, visto che tra il sole contro all'orizzonte, e la piccolezza della stessa, sarà un'impresa superarla. Pronti e via...ma minchia, devo ancora mettere gli occhialini! Usare un megafono, non so, una pistola... Sono ultimo, seguendo la scia, rimonto. Raggiungo la bolgia e inizio l'incontro di wrestling acquatico, mi faccio strada tra i tonni, mi placcano alle spalle, ma con un colpo di reni scanso il polipo, cerco la boa ma niente.
I colpi non si risparmiano, nuotare è difficile. Come tanti, mi accorgo di aver stretto troppo, e, scorgendo il pallone giallo mi rimetto in linea. Finalmente lasciamo la boa alla nostra destra e non prima di aver sferrato un gancio e un paio di gomitate, punto la seconda. Cerco e trovo il mio spazio, e ora nuoto regolare. Parola d'ordine e gestirsi, non strafare, è lunga. Nuoto bene e la muta devo dire che ti fa scivolare in questo lago oggi tranquillo. Lascio la terza e punto dritto per la spiaggetta, dove si esce per marcare il primo giro e rituffarsi per il secondo. Giro bene, nonostante l'inizio, e ora questo tratto me lo godo con la mia velocità da crociera. Concludo i 1900m, anzi di più, via gli occhialini e guardo il tempo, più che buono per me e corro per il primo cambio. Con grande sorpresa, vedo il piazzale ancora pieno di mezzi, vuol dire che non sono andato poi così male. Trovo subito la mia bici, occhio alle penalità! Tolgo cuffia orologio e chip, via la muta, ripongo tutto nel mio spazio; mi asciugo, stavolta le calze, chip e orologio, due chiacchiere col vicino che è arrivato, scarpe...da bici, non da runner, daicazzo!!! guantini, numero...e si slaccia l'elastico, e rifai il nodo, casco e occhiali, prendo la bici e corro nella zona di lancio e anche stò giro mi saranno passati davanti in cinquanta! Eccomi sul bolide rosso che costeggio il lago. Ho nelle gambe non più di trecento km di allenamento sui pedali e anni di impraticabilità. Lo so bene, e mi avvio per una lunga passeggiata. Pian piano vengo sverniciato da tutti, senior, master, junior, donne, staffettisti, ciclisti domenicali che si stanno facendo lo stesso tratto, e per la regola del no draft, mi vedo passare da uno sciame composto da 60/70 ciclisti. Dove saranno i giudici di gara tanto sbandierati? Arrivo alla rotonda prima di feriolo e giro per fare il percorso a ritroso. Qui, percorsi i primi venti km, mi rendo conto di averne pochi dietro di me, ed è ancora lunga. Raggiungo solcio, e la deviazione per calogna. Mi fermo al ristoro e faccio il pieno di acqua. Affronto la salita, che conosco bene, e qui altri mi fan mangiare la polvere. Non mi lascio trascinare, non posso competere, rischio il patatrac! raggiungo calogna e nei pressi del cimitero sono costretto a fermarmi per sistemare il pettorale che potrei perdere da un momento all'altro. Riparto per carpugnino e mi godo questo tratto in discesa, con me una ragazza, brava! Svolta per gignese ed ecco la seconda salita, più corta ma impegnativa in un piccolo tratto. Altri mi superano, comprese due girls, ma come fanno ad andar cosi! Scollino e poco dopo mi fermo, c'è qualcosa nel casco che mi sta segando il cranio. Sistemo meglio che posso e mi passa pure egi, che mi da una spinta, il runner gamba d'oro che oggi è in veste di staffettista. Bella discesa fino ad armeno, poi miasino, ameno e lortallo. Sosta ristoro dove prendo acqua. Metabolizzo che devo essere tra gli ultimissimi. Supero bolzano novarese ma ormai mancano pochi km e il grosso è fatto. Qui in compagnia di un reduce di quel di lanzarote, proseguo fino quasi alla fine. Lascio invorio  e punto per dagnente che supero agevolmente, e giù da san carlo verso arona per il secondo cambio. Il numero di cicli presenti parla chiaro, se non stanno aspettando solo me, ci manca poco. Andrea, james e fabri dallo steccato, tifano da stadio; appendo la bici che mi ha trasportato in questi 85 km scarsi, tolgo tutto, metto le scarpe e inizio a correre. Sto bene, posso tranquillamente arrivare in fondo. Un leggero mal di schiena il primo km, che passa subito, meno male. Vado troppo forte e rallento. Il team degli ossigenati e supporters sparsi per il percorso podistico mi danno la carica, grazie anche a voi ragazzi, siete unici! Trovo il ritmo giusto, l'energia c'è, ho solo un pò di sete. Tra il settimo e ottavo km accuso un pò di affaticamento, ma un pezzo di banana e un pò di acqua al ristoro ristabiliscono l'equilibrio. In zona lido ecco ema, anna, e l'erede lorenzo che si fanno sentire. C'è anche lo spugnaggio, e ora la temperatura è alta, e una doccia è più che un toccasana. Ho la respirazione tranquilla, e noto che vado spedito rispetto agli altri, alcuni proprio cotti. La berga mi accompagna in bici per un tratto in via marconi. Sto riguadagnando posizioni, ma è l'ultima cosa che ho in mente, il dictat è chiaro, essere un finisher. Un saluto anche da mia sorella. Pronto all'ultimo giro, beppe e consorte mi danno un cinque. Ora in avanti sarà un conto alla rovescia e mi tolgo la soddisfazione di rifare la carrozzeria ad altri triatleti, col caricatore vuoto. Giro di vite e si va verso il traguardo, 2 km e mezzo ancora e aumento un poco, le gambe vanno, ma un qualcosa non va, la coscia sinistra da segni di indurimento. Sono al ristoro e mi fermo a prendere acqua, e quei cinque secondi di riposo aggiustano tutto. Riprendo e regolare vado verso la piazza, non voglio spaccarmi a pochi metri dall'obbiettivo. Il traguardo e li, faccio un mini sprint e passo davanti ad un altro con seri problemi deambulatori e a mani alte concludo. Subito la stretta di mano dell'organizzatore e la meritata medaglia. Scambio chip con maglia commemorativa e mi ristoro bevendo e mangiando. Mi rilasso guardando qualche arrivo e mi godo la bella giornata e penso che sono appena passate le dodici e trenta e ho già in tasca un mezzo ironmen; non tanto tempo addietro, in certi orari, ero ancora sotto le coperte! roba da matti! Vado in zona cambio e riprendo tutta l'attrezzatura, e bici alla mano, attraverso tutta arona per arrivare alla macchina e tornare a casa. Bella esperienza, la consiglio a tutti, si può fare. Questi i miei tempi. Posizione finale 215.


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