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mercoledì 18 maggio 2016

Candia Triathlon Medio

Esordio stagionale nella specialità oggi domenica 15 maggio a candia canavese con un bel triathlon medio. Raggiungo il luogo di villeggiatura, che levataccia, con amos e daniela, il primo impegnato con l'olimpico, la seconda sulla media distanza. Giornata spettacolo, un bel sole e zero nuvole. Al parking ecco mauri e doris, in veste olimpica. La valanga oxygen con tanto di gazebo è qui con una trentita di atleti. Ritiro il pacco gara, scambio due chiacchiere con gli altri e via a cambiarci. Crema solare protettiva prima di tutto, e poi il resto. In zona cambio studio l'uscita, ho il 92 è sono nella prima batteria, questo anno sono due, sold out in entrambe le distanze. Al gazebo la manovalanza ci da una mano con la sistemazione della muta e via per due bracciate di riscaldamneto nel laghetto, doppia cuffia ovviamente. L'acqua, manco a dirlo, non è fredda, di più! Ci siamo, concentrazione, è ora della spunta. Primo gruppone con anche le ladies e si entra in acqua. Il giudice ganasa non ha ben chiaro quale sia la linea teorica del via, prima indietro poi avanti, e finalmente aziona la trombetta del via. Defilato come al solito sulla destra e un pò indietro, cribbio, accendo il motore e procedo con bracciate belle lunghe. Piano piano lascio chi ha dato la potenza di picco iniziale e convergo diagonalmente verso gli altri e navigo verso la boa, con la mia cadenza collaudata. Sono in temperatura, tranne i piedi e le mani che credo non ci siano più. In costante avanzamento, siamo intorno ai cinquecentometri, mi ritrovo a sportellare una bracciata già vista, ah, la transalpina...subito dopo qualcuno/a mi fa il solletico due o tre volte, ok, buona notizia, i piedi ci sono ancora. 
Passo la prima boa, mi sento bene, non accuso fatica e in diagonale raggiungiamo quella che farà da bastone. Curva a u e via per il mega rettilineo da un km! Sono in compagnia di due, che gestsco bene, ma inizio a sentire freddo e spingo. I due spariscono e miro il gonfiabile, ormai ci siamo e vado spedito, non sento fatica, bene. Esco, aiutato dallo staff, e deambulo con qualche problema fino alla bici, sono congelato. Lampo non scende, mi affido ad un giudice, che sblocca la situazione in un batti baleno, un grande. Via la muta, mi asciugo, chissenefrega se perdo tempo, calze, scarpe e casco e via per i due giri in bici. In uscita mi passa stefano, di un'altra categoria, lui si che ci da dentro. Ricordo vagamente la strada, primo tratto veloce e poi salita, ma fattibile, leggera. Riporto la temperatura corporea nella norma e con pedalata agile procedo nella campagna canavese. Ahimè la musica non cambia, non è una sorpresa, arrivano tutti e chi mi conosce, durante la sverniciatura, mi saluta caldamente, ormai sono un punto di riferimento, io ovviamente ce li mando, se qualcuno non lo ha già fatto! La strada è a tratti chiusa al traffico e in altri no, ma ben presidiata. Io ci metto tutto il mio impegno, ma almeno, complice la bella giornata, sta passando velocemente questa frazione, come il sorpasso di seba nei miei confronti, maledettooo! Arrivo al tratto con della pendenza e lo supero senza problemi, con la mia andatura. Non ho mai il fiato grosso, sono sempre le gambe a non pervenire. Ora discesa dove si va veloci e qui sbaglio una curva, mi sono distratto e per poco non faccio il numero. Arrivo al mio autogrill e taaac fermata per pisciatona, non ne potevo più, un torrente ho generato! Ora tratto in discesa tranquilla e il primo giro è fatto. Secondo tratto fotocopia del primo, compresa la fermata per espellere i liquidi, già son un bradipo, se poi perdo anche cinque minuti su queste operaioni, non me la cavo più! Rientro in T2, appoggio il bolide e cambio scarpe, via casco e dai che si corre. Ricordo bene, quattro giri prevalentemente sterrati e non propriamente piatti. Javier, tommy e valentina mi danno la carica. Spingo subito, mi sento bene, diamo un senso alla gara, vediamo di recuperare posizioni. Incrocio gli altri ossigenati, tra i quali il pres, poi ian, simone, stefano, daniela e katja. Le gambe ci sono, ma ecco il male alla base della schiena post bici. Terribile e mi fa rallentare parecchio, tengo duro sapendo che poi sparirà. Respirazione regolare, prendo riferimento con altri atleti che incrocio per capire se guadagno o perdo terreno. Le piccole pendenze le supero in pompa magna, sono allenato, anche se il dolore non passa. Il primo giro è completato, doris, carmen, maurizio e amos fanno il tifo. Corro ma se continua così, finisco il giro e mi ritiro, arrivo al ristoro e mi fermo qualche secondo a bere . Non perdo terreno e guadagno qualche posizione e entro nel terzo giro e finalmente il male diminuisce fino e si dirada, ma ormai sono abbondantemete oltre la metà del percorso. Non sento la fatica e vado per gli ultimi cinque km. Cerco una piccola progressione che mi porta a concludere la gara ben lanciato, troppo, e tito dritto per qualche metro per un quinto passaggio. Torno indietro e supero il gonfiabile e termino. Ristoro, una bella banana, delle mandorle e acqua. Doccia meritata, pasta parti e premiazione, come spettatore ovviamente. Bel percorso con il sole, l'organizzazione c'è! Prestazione, nulla di nuovo, non se ne esce.

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