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mercoledì 31 agosto 2016

IronMan Vichy 2016

Sono in francia, a vichy, e oggi domenica 28 agosto farò l'ironman, con altri 1500 atleti circa, pettorale numero 1152. Sono qui da mercoledì assieme ad amos e davide in veste di supporters e con jury, anna, e daniela come compagni di sventura. I giorni precedenti a livello climatico sono stati tremendi, un caldo chiamato qui canicule...canicola via, che interessa tutta la nazione. Oggi comunque la situazione dovrebbe essere migliore. Sveglia prestissima, lascio la mia magione, un tristissimo hotel trovato all'ultimo momento, e vado a dagli altri, per il trasferimento in zona partenza all together. Bici e sacchetti per le zone cambio, sistemate il giorno prima nel pomeriggio, oggi solo ricognizione per vedere che sia tutto ok. Mormorio serpenteggia nel campo gara, incognita muta, ieri nel mezzo, l'hanno vietata. Si studiamo le varie uscite e si memorizza la posizione della bici. Viene ufficializzato, no muta. Per molti si consuma un dramma, così per luciano, aggregatosi ieri, io me ne faccio presto una ragione, non un grosso problema. Ore 6:30 iniziano le partenze, ogni 4 secondi, in tre si tuffano nel lago ricavato dalla chiusa del fiume. Certo, il masstart è più spettacolare, ma qui non si poteva fare diversamente. Fondamentalmente hanno disegnato un circuito con annessa uscita dall'acqua a metà kilometraggio, così da costeggiare i fans e ributtarsi per la seconda parte. Ci mettiamo in coda e dopo una buona mezz'ora finalmente tocco l'acqua. L'impatto non è piacevole, ma non dovrei avere problemi con la temperatura. Quasi 4 km mi attendono, c'è spazio per nuotare bene, anche se a zig zag, visto che chi mi precede è molto più lento. Ho una buona lena, scoppierò? pazienza. Ci sono i cubi sulla carreggiata che ti danno la distanza percorsa, ed è un buon aiuto. 
Tengo botta e esco per il secondo giro, qui vediamo che resistenza ho. Nuoto ancora bene, il peggio è passato, quindi decido di mantenere questa andatura. Tratto finale ed esco per la zona cambio. Prendo il sacchetto bike, vado sotto il tendono, mi cambio, un pò lentammente in quanto di riflesso mi è venuta come al solito la tremarella, consegno la bag individuo subito il corridoio della mia bici, casco e occhiali e via per le campagne francesi, due giri per un totale di circa 180 km. Primi km noti a molti, provati durante la permanenza nei giorni precedenti. Usciamo dalla grandissima area adibita a sport di questa cittadina, piccolo tratto nelle sue vie e poi a frecciare nelle strade che tagliano il panorama fatto di pascoli, mucche, campi coltivati e piccole colline con boschi verdi. In questa frazione, io ho poco da dare, infatti, intorno al ventesimo km jury mi svernicia a doppia velocità, che bravo! Sul percorso molti arbitri, per scongiurare la scia, qui dicono che sono ancora più severi. Oggi finalmente ogni tanto si vede qualche nuvola, e becchiamo pure un pò di pioggia, inoffensiva per fortuna. I km passano, percorso a tratti vallonato, bisogna sempre pedalare. Al settantesimo circa ecco l'unica salita vera del tracciato, ma cortissima, meno di un km. Rieccomi a vichy, il primo giro è fatto, ora il secondo. Inizio a sentire i km, mangiucchio, bevo, e mi fermo pure ad espellere un pò di liquido. Questi due o tre minuti di sosta mi rigenerano, e finisco la passeggiata con più piglio. Appendo il bolide, vado a prendere la sacca run, guadagno il tendone e mi cambio. Sono sudato fradicio, mi asciugo, bevo, sistemo le cose, un'eternità per lasciare la postazione e finalmente mi decido. Inizio la corsa, 4 giri per completare la maratona, due ponti ogni giro da passare, asfalto, sterrato, piastrelle, porfido, di tutto di più, sarà durissima. Ahimè sono senza telemetria, quello schifo di prodotto garmin col nome di forerunner 910xt, che è costato un capitale, cambiato tre volte in due anni, e comunque sempre con problemi, oggi non si è voluto accendere, sto facendo la gara tutta a sensazione. 
Corro bene, non sono stanco, ma so che non durerà molto, la distanza non c'è, e inutile che mi faccia delle illusioni, raccolgo quello che ho coltivato. Non fa caldo, almeno per me, i punti critici sono le brevi salite. Sul lungo fiume, zona bar stilosi, davide e amos si stanno facendo il loro im da spettatori/chioccie, dei grandi. Per gran parte del tragitto, si è sostenuti dal tifo, ed è una gran dose di energia. Piano piano la mia velocità cala. Intorno al ventesimo, obbligato stop per visita ai bagni di vichy che mi fanno perdere un buon dieci minuti, ci mancava la gazzetta da leggere però. Riprendo a correre, ma ecco che entro nella fase "puntare il ristoro successivo", correndo. Le energie ci sono, non sono stanco, sono le gambe che non rispondono. Nel parco dentro la città sono in compagnia di anna per un po', sta andando bene, la vedo rilassata, brava. Riesco più o meno a seguire il diktat, fini a poco prima del quarantesimo, ultimo ristoro, dove cedo e a poco più di duecento metri cammino. Lo supero, ormai è fatta, corro, entro nel parterre di arrivo, mi godo questi ultimi metri, izzo la folla e finisco la gara. 
Vado nel mega ristoro, dentro alla salore convegni, ben attrezzato, prendo la sacca per il cambio e mi rilasso. Ecco anche daniela e luciano, e poi anna, insomma tutti arrivati e medagliati. Riprendiamo tutte le nostre cose e ritorniamo nelle nostre camere, dove io ci rimarrò fino al giorno dopo. Anche questo IM è da mettere a calendario, io lo consiglierei, per il posto e l'organizazione anche qui impeccabile. L'unico piccolo difetto è l'acqua de lago/fiume, così così. Tirando le somme, non ho fatto una gran gara, e la maratona ne è la dimostrazione. Sono arrivato col la gamba stanca a questa data è ho pagato dazio. Giorni comunque belli, ottima compagnia, bella manifestazione, e via così!

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