Veruno ospita per oggi 3 maggio la tappa della gamba d'oro. Giusto il tempo di parcheggiare e raggiungere il tendone di iscrizione che un temporale si abbatte sul paese con grandine a go go. La partenza tarda di un quarto d'ora, giusto per far diminuire la dimensione dei chicchi. Sotto la pioggia partiamo in settecento lasciando il centro verso il discesone che porta nel bosco. Sono dietro e rimango nel gruppone. Lo sterrato è subito drammatico, pozze, fiumi d'acqua e fango minano l'equilibrio, difficile trovare pertugi e schizzare avanti. Più che una corsa, sembra una fuga da chissà che cosa! Il percorso è tosto, mai un attimo di respiro; porto ancora addosso i segni della gara di gattico. Al terzo km la prima salita importante, non ho la spinta dei bei tempi ma mi impegno e la finisco bello brasato. La discesa mi permette di rifiatare e di intercettare due ragazze che si danno battaglia. Al quinto, complice una breve ma ripida salita, sono nelle vicinanze. Una accusa la fatica e la passo, l'altra tenta di scappare. Limito i danni e lascio invariato il piccolo gap. L'ultima ascesa prima della conclusione, è l'occasione per attaccare; la raggiungo, sorpasso, e via a tagliare il traguardo. Lei arriverà seconda tra le fanciulle. Completamente ricoperto di fango, guadagno l'abbeveraggio, con l'amara sorpresa di non trovare più te caldo! Mi accontento di qualche biscotto e di una bottiglia di acqua. Due chiacchiere sotto il tendone e poi a casa a cenare. Percorso di km 6,3 arrivo 100esimo in 29'49''.
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