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martedì 6 maggio 2014

23° Triathlon Sprint di Andora

Parte la mia stagione di triathlon, oggi domenica 4 maggio in quel di andora, distanza sprint, dove ho un conto in sospeso, infatti l'anno scorso si è incastrata la cerniera della muta, e solo grazie ad un altro concorrente, me ne sono liberato. Verso le dieci siamo in loco, nuvoloso, ogni tanto qualche goccia, ma sta arrivando il sereno. Più di novecento al via e il team che ormai va per la maggiore, oxygen, è presente con una trentina di facinorosi, molti all'esordio. Raggiungiamo il clou della manifestazione e taaac montiamo il gazebo, novità dell'anno, bellissimo. Ritiro pacco gara e pettorale e via per un giro in bici di ricognizione all together. Zona cambio, la partenza delle quattordici si avvicina, ma ci scappa anche un bagno in mare per saggiare l'acqua, mare mosso e freddolino. Partono prima le donne, veramente tante, poi noi, divisi in batteria. Io sono nell'ultima e più numerosa, più di trecento, riservata ai senza rank, esordienti, sbandati o con la fedina penale sporca. Siamo sulla spiaggia sotto il sole pronti a partire, io mi posizione per evitare casini, completamente a sinistra rispetto alle boe. Ci siamo, partiti, entrare è problematico, le onde rallentano, ne becco una alta e mi ci tuffo e inizio con le bracciate a puntare la prima boa a trecento metri. Qualche manata vola, mi tolgo dalla bolgia e cerco di dare il ritmo, nonostante le onde. Fatico a trovare il riferimento per la direzione, ci sono delle barche e uso quelle; ecco la boa, sono tra i primi, anzi il primo a girare della mia batteria, fico! Le braccia girano bene, ora si costeggia la spiaggia, e sono in sorpasso sui partenti precedenti, e inizia il casino. Nei pressi della seconda boa, perdo tempo, troppi ritardatari, scoordinati e a zig zag, ne esco a fatica e via per l'arco giallo di uscita; aumento leggermente la cadenza e mi sento bene, la fatica è assente. L'acqua finisce e corricchio verso la zona cambio, tiro la cerniera della muta, non viene giù, riprovo, niente, chiedo ad uno che esce con me, non riesce, raggiungo le ali di folla e becco katia, mitica, che, a costo di squalifica, risolve, con non poca fatica la questione e i secondi vanno; passo il rilevamento tempo, daniele è appena davanti a me e lo saluto,  e corro a razzo verso la bici. Via tutto, mi infilo occhiali, scarpette e casco, prendo il bolido ed esco. Qualche incertezza nel salire in bici, inizio a pedalare. Per le vie della città marittima, mi aggancio a due, in modo tale da fare il falsopiano con i cambi. Fiato grosso, ma sono soddisfatto di come procedo. Ora siamo un bel gruppetto, quello che ci vuole, io rimango dietro. Poco prima della svolta per il ritorno, rimango attardato e perdo il treno, non importa, fino a qui mi son piaciuto. Ora il ritorno in leggera discesa, siamo in cinque, e ci diamo il cambio a tirare, tranne uno, bah! Intorno al diciassettesimo sono io che tiro, quello a sinistra mi passa davanti per il cambio, a destra uno cerca di passare, ma non c'è margine, manovra scellerata e io spicco il volo, con balzo alla fosbury oltrepasso un muretto di mezzo metro, sfregando tutto il mio lato destro e atterrando di spalla in un prato, grazie a dio incolto, che attutisce l'impatto. Silenzio tombale, non capisco da che parte son girato, ho male un pò al collo e alla gamba, provo ad alzarmi e incredibilmente sembro tutto intero, roba da matti! Ritorno in strada, e un giudice in moto chiede se sto bene, io gli do l'ok, prendo la bici...si, ma dov'è la bici, cribbio ti distrai un attimo e ti rubano tutto!! no, calma e solo una decina di metri indietro, ah, che capitombolo che ho fatto!! è integra, risalgo e riparto a pedalare, stordito come una campana e con un pò di bruciore. Sono già alla rotonda che porta alla salitina breve, la metabolizzo bene, discesina, passaggio sotto lo stretto ponticello, ultimi metri ed eccomi di nuovo in zona cambio. Appendo la bici, via casco cambio scarpe e vai di corsa. La caduta da dei fastidi, ma procedo spedito, per la vie del borgo, mi saluta enrico, già al secondo giro, io gli faccio un cenno di intesa. Respirazione impegnata e concludo il primo dei due giri, mancano poco più di due km, e sono in continuo sorpasso. Mi do la carica mettendo degli obbiettivi nel breve. Il principe è appena avanti, nella strettoia finale, lo prendo, lo saluto, e aumento per gli ultimi duecento metri in allungo.
Concludo la gara, casualmente mi trovo con il tipo che ha creato il danno che ammette le sue colpe e si scusa, vabbè! Ristoro con dell'ottima focaccia e l'immancabile banana, insieme agli altri compari che ammirano il mio nuovo mega tatuaggio, fresco fresco. Doccia veloce, capatina nella tenda medica dove esco pronto come controfigura per il film la mummia; relax in zona gazebo oxigen. Gara molto bella, soddisfatto nella frazione di nuoto, bene anche in bici nel mio piccolo, nella corsa, certo la botta lo sentita, ma speravo di più. Beh, mi porto a casa qualcosa da raccontare, e visto la giornata, mi sento fortunato.

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