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martedì 28 luglio 2015

5° Aronamen Triathlon medio

Siamo giunti nel week end dell'aronamen, un classico ormai nel panorama del triathlon. Oggi domenica 26 luglio, nel luogo nel quale ho visto la luce, tutti i riflettori sono su questa manifestazione. Protagonista dell'evento è il vento. L'alba inizia ad illuminare la zona cambio, tranne la mia bici che è sparita, al 95 non c'è. No panic. Chiedo lumi all'ingresso, ma nessuno sa nulla, interessante...Arriva il guardiano notturno, che confessa l'accaduto, ha spostato delle bici per via del grande vento; oltre a non averle rimesse a posto, me la sono dovuta cercare, roba da matti. Sistemo tutto, l'organizzazione fa acqua da tutte le parti, autorizzano la muta, ma non sanno  ancora se il nuoto si farà. Mi unisco con daniele, fede, enrico, oba oba martina (ndr: ricordate oba oba martins dell'inter?) e elisa, in attesa del da farsi. Poco dopo ecco anche paolo, si sta preparando per l'ironman. Siamo in ritardissimo, finalmente la decisione, nuoto si, ma un giro solo, quando? Non si sa, non riescono a piazzare la boa per via del vento e della corrente nel lago. Due batterie, poi le ladies e le staffette. Decisione unilaterale, la boa non serve, viene utilizzata la barchetta del bagnino stile sapore di mare...e beh, gran piano b. Tutti in acqua, non ho fatto riscaldamento, per un giro non ne valeva la pena. Il lago è bello arrabbiato, non vedo il pattino da verticale, chissà una volta disteso! Pronti via, per una meta sconosciuta e seguo gli altri, fin che ci sono. Direzione castello con approsimazione di un centinaio di metri, tradotto, andare a caso.Toh, enrico è qui di fianco. Una volta individuato il punto di svolta, ci tocca sterzare, siamo stati trascinati troppo in basso. Giro bene e ora dritto verso marconi beach. Non ho problemi a nuotare in acque agitate, infatti sono in pochi davanti a me. Il movimento è buono e tranquillo procedo. Anche qui la prendo largo, un qualcosa di giallo simile alla boa ci ha portato un pò fuori rotta. Ultima virata e via verso il finale. Sono in mezzo a due, andiamo di pari passo, anche se la mia frequenza bracciata è nettamente più lenta. Davanti non riesco a vedere nessuno, ultimi duecento metri e aumento un pelo, i due crollano di netto ed esco solitario. Inizio a correre verso la zona cambio e butto un occhio sul tempo, abbondantemente sotto i 16 minuti. Trovo subito la bici, mi cambio d'abito con la solita lentezza, e imbocco la salitina di partenza. Un bel piattone di 35 km prima delle pendenze. I primi km cerco di far girare le gambe, ma sento già che non rispondono. Piano piano inizio a essere sverniciato dagli altri. A lesa evito il classico anzianotto che taglia la strada in macchina incurante della gara, tra belgirate e stresa, per via di un cantiere, ci tocca scendere dalla bici, passare i semafori e ripartire, va beh, una variazione sul tema, mi aspettavo che ci facessero anche nuotare con la testa fuori, per via di una fognatura rotta nei giorni precedenti (con tanto di divieto di balneazione, ancora in vigore). Ecco che enrico già sulla via del ritorno, è un razzo! Arrivo a baveno, altro stop in una rotonda, per via del traffico. Poco prima di feriolo, si ritorna, un gruppo di una cinquantina di atleti mi supera, alla faccia della scia!! Cosa ho faticato a fare... Daniele mi incrocia e mi saluta, io procedo ma non ne ho. Di nuovo a terra nel tratto semaforico, con piccolo guaio con un altro...idiota e siamo finalmente a solcio, direzione calogna. Ristoro e piglio l'acqua, dopo due tornanti, fede mi fa notare il panorama e mi svernicia, io non riesco proprio a reagire. Poco prima di calogna e la volta di oba oba martina, nella staffetta. Lasciamo il paese, un po' di respiro fino alla salita che porta a gignese; è la volta di daniele appena la pendenza sale, pochi minuti dopo non lo vedo già più. Mi rilasso nel bel tratto che porta ad armeno, discesa non ripida ma carina. La frazione è un disastro, sto puntando alla t2 senza pretese. 
Ad armeno arriva paolo e sto con lui qualche minuto poi se ne va. Ultimo ristoro, prima di bolzano novarese, poco dopo ne approfitto per espellere il superfluo (leggi fare pipì). Arrivo ad invorio, poi ghevio, dagnente, sancarlo e finalmente poso la bici. Parto a correre, mi devo subito fermare, un problema alla calza. Riparto, primo km di riscaldamento e vado in progressione. La testa non c'è, demoralizzato dalla bici. Incrocio fede che ha un bel passo, poi daniele. Il primo giro è fatto, qui elisa e oba oba mi incoraggiano e comuque sto correndo bene, vediamo se dura. Al ristoro solo acqua, i sali mi fanno solo venire sete, ho notato. In corso europa ema, anna, e lore si fanno sentire. Inizio a recuperare qualche posizione, in zona stazione il tifo di sara e stefano è prezioso per cercare di rimanere costante, e devo dire che non faccio fatica. Secondo giro andato e il terzo è un pò la cartina tornasole, incrocio fede sempre nello stesso punto, daniele è più lento ma distante, enrico piano piano sta per finire, che gara che ha fatto! Supero paolo e poco dopo amos. Ultimo giro e le forze ci sono, e cerco di mantenere l'andatura. In zona supermercato incrocio daniele, e ci faccio un pensiero, e mi pongo l'obiettivo di acciuffarlo, come ben tutti sanno, da tradizione oxygen, in gara escono i coltelli. Giro per il ritorno, ma non è ancora a vista, salto l'ultimo ristoro e appena inizia il tratto alberato, lo inquadro in lontananza. Sul lungo lago marconi il gap è ridotto ad una trentina di metri, devo arrivare a fari spenti. All'imbocco della piazza del popolo sono a 3 barra 4 metri, vado in progressione, il piano viene svelato dagli altri ossigenati sul parterre, ma è troppo tardi, lo passo con non poche difficoltà e sfreccio negli ultimi cento metri in solitaria. Per questo gesto pare sia già pronta la radiazione dal team. In zona arrivo sono con le nostre staffetiste, mica scemo, disturbato da  enri, dani e fede e poi paolo. Medaglia al collo, un po' di ristoro, saluto sara e stefano, coda incredibile per ritirare la maglietta...strano e via per la doccia, ovviamente fredda in un spogliatoio ricavato alla belle meglio in zona nautica beach, che scandalo! Libero la zona cambio e mi dirigo verso l'arrivo per le premiazioni in compagnia di martina, elisa e alessandra; le nostre staffetiste sono seconde, e da buon ambasciatore, rimango con loro in attesa della loro salita sul podio, bravissime! Aronamen è sempre bello, ma l'organizzazione non è proprio all'altezza, non sanno gestire gli imprevisti, gli spogliatoi e le doccie non erano tali, le solite cose che si vedono ovunque in italia, e non è giusto visto quanto si paga. Brutta prestazione quest'anno, la metterei tra le peggiori delle quattro fatte.

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