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martedì 21 luglio 2015

Triathlon Olimpico di Iseo

Sono ormai di casa a iseo, è la terza volta che partecipo a questo olimpico, oggi domenica 19 luglio. Arrivo presto, parcheggio facile, e vado a ritirare comodamente il pacco gara presso l'oratorio, nel pratone che accoglie gli atleti. Nel frattempo arrivano anche gli altri ossigenati e subito montiamo la tendopoli. Clima torrido oggi sul lago, i giudici decidono per vietare la muta, ovvio, e ridurre la distanza della corsa...ecco; togliere qualcosa in bici no? La bici appunto, un giro unico con pendenze toste, ricordo bene, un buon allenamento. Porto tutto in zona cambio, posizione buona da ricordare. Partenza alle 12:45, ho il tempo necessario per fare un bel riscaldamento in acqua e capire che l'uscita sarà problematica, una scalinata stretta montata al momento. Andiamo in zona partenza, partiremo in batterie da centocinquanta, io sono nella seconda. Le donne stanno già mulinando, la prima è un motoscafo, ha già dato un distacco abissale a chi la insegue. Tocca alla mia batteria, sono in acqua, defilato, la trombetta canta e via, primi metri per farmi spazio, poi via lungo la costa verso la prima boa gialla. Nuoto tranquillo e devo dire che senza muta sono migliorato tanto. Lago mosso ma che non da fastidio. Come al solito non sfrutto la scia di nessuno, solitario procedo e guadagno la prima svolta verso il largo, ne ho qualcuno davanti a me. Pochi metri e si gira ancora, in senso opposto e si nuota paralleli alla costa per un lungo rettilineo; non ho davanti nessuno, vado a braccio, lontano vedo qualcuno, dietro a pochi metri sono in quattro o cinque. Un paio di ragazze attardate in acqua, poi un altro molto lento, probabilmente della batteria precedente. Acqua con alghe in superficie fastidiosissime. Vedo l'arco giallo, punto l'ultima boa, qui ne supero un paio, giro per gli ultimi cento metri ed esco in solitaria, e devo dire che anche questa volta me la sono presa con calma, la testa pensava già al dopo. Sono issato da due dello staff sulla scalinata e di corsa vado in zona cambio. Asciugo i piedi, indosso calze, scarpe, casco, occhiali e pettorale, prendo il bolide ed esco. Ahimè, sono solo, primi km da solo, non ci voleva, sono subito in affanno e la strada è piatta. Al primo strappetto, sfortuna vuole, ecco arrivare un bel plotone, ma non riesco ad attaccarmi. Poco dopo eccone un altro, non me lo lascio sfuggire. Vanno come pazzi, complice la strada senza pendenze. Rimango in scia per un bel pezzo, ci metto tutto il mio impegno, concentratissimo. Un paio di km prima della salita, mi stacco e rimango da solo, ne approfitto per rifiatare un attimo e rifocillami. Siamo al diciottesimo km e si sale, ora devo spingere, fuori la grinta e via. Come al solito, molti mi superano, ma finalmente mi tolgo la soddisfazione di superarne un paio, non era mai successo, certo, una magra consolazione. La salita per dei tratti è veramente dura,  ho fiato ma non ho gambe, anche se un lieve miglioramento pare ci sia... ma si dai, un po' di ottimismo facile, l'importante è crederci. Ristoro finalmente e vado di acqua, pare faccia caldo, ma mentalmente non lo soffro. Dopo nove km di forza, un attimo di tregua, con un tratto vallonato che termina subito per un'altro strappo mica male. Passati anche questi tre km, via verso il t2 come un missile in discesa. Ci do dentro, vedo due davanti a me e devo prenderli. Pennello i tornanti e rilancio, piano piano mi avvicino e infine sono nei loro tubi di scarico; prendo le misure e li infilo. Ultimi due km che ci portano in centro a iseo, ripongo la bici, cambio veloce e via a correre, a bomba questa volta. Il sole è a picco sulla capa, due giri; il primo km veloce, ma qualcosa non va, ristoro per un pò di acqua e riprendo. Brutto segnale, le gambe iniziano a rallentare, la respirazione è a posto, i battiti anche. Il circuito è sostanzialmente in piano, si passa dalle vie del paese al bordo lago, dal tratto lungo la spiaggia, all'anonimo hinterland cittadino. Primo giro andato, ma non riesco a correre come voglio e incominciano a girarmi, e la testa va a farsi benedire. Mi fermo al ristoro a bere, riparto e riprovo a spingere, ma mi spengo subito. Ultimo  abbeveraggio, lungo rettilineo fino al traguardo e provo la progressione, che si c'è, ma ormai inutile. Taglio il traguardo, rifiuto la tinozza d'acqua e mi dirigo verso i liquidi e una fetta di anguria. Nel frattempo rileggo il tratto di corsa e non me ne capacito, o forse mi sopravvaluto troppo, certo che così non va affatto bene. Mi riunisco con gli altri compari di merende e ritorniamo al campo base. Doccia gelata in uno spogliatoio che tale non è, veramente uno scandalo per quello che si paga, e la fitri tace o è compiacente. Ritiro la ferraglia in zona cambio, pasta party all together aspettando le premiazioni, si degli altri ossigenati, tutti bravi! Io saluto prima e ritorno a casa. Location molto bella e ottima organizzazione nelle tre discipline. Il resto, come detto prima, vergognoso! Prestazione come al solito anonima. Il problema è che non vedo la luce...pensiamoci su.

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