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mercoledì 26 agosto 2015

Corsa Festa Uva Fragola a Suno

Corsa serale a suno oggi martedì 25 agosto in concomitanza con la festa dell'uva. Ritrovo in zona campo sportivo, vicino al mega tendone dove si balla e si mangia. I fuori classe non mancano, ci sarà battaglia. L'organizzazione avvisa che in alcuni tratti ci saranno pozze d'acqua e fango, prestare attenzione. Assenza di colline nei dintorni, di conseguenza gara piatta e veloce. Arrivo presto, consegno i due eurini di iscrizione per questa sei km, e via per un po' di riscaldamento. La partenza e su asfalto, nel rettilineo che porta alla rotonda per il centro paese. Siamo pronti e mi raggiunge anche bruno, reduce da una bella corsetta ai lagoni. Partiamo in mezzo al gruppo e il primo km lo si perde in chiacchiere e a rimontare posizioni. Lasciamo il pulito e il borgo, ed ecco qualche pozza, ma nulla di che nella camionabile dritta della campagna. Ho un buon ritmo e cerco di mantenerlo, le gambe rispondono bene, ed insieme ad altri due facce note che fanno da lepre, sverniciamo chi è partito troppo forte. Cosi fino a poco più del terzo, dove ritorniamo sulla via catramata per circa quattrocento metri. Tengo il passo dei due compari, la respirazione è regolare, ma non in affanno, svolta secca a destra, e via su percorso in terra battuta. Lambiamo un bosco, leggerissima pendenza positiva che scema subito e arriviamo ad un bivio, un paio davanti a me, prendono a sinistra, io e gli altri a ruota e facciamo un danno. Strada cannata, non capiamo qual'è la giusta direzione; vai di qua, gira la, no di qui e ci ritroviamo in una cinquantina a vagare nell'ignoto. Torniamo indietro e al bivio proseguiamo dritti nell'ignoranza totale; questo si presta per una cronaca fantozziana "I corridori, come pecorelle smarrite, sono sparsi a cercare la via giusta nella sterminata campagna. Al traguardo radio corsa brancola nel buio trasmettendo caroselli di prodotti ormai estinti. A mezzanotte ecco arrivare il trentaduesimo concorrente, ma all'appello ne mancano ancora trecento. Alle tre del mattino incomincia a serpeggiare il panico tra i famigliari, viene allestito un ospedale da campo con sala parto annessa, in previsione di una lunga permanenza. All'alba del 22 settembre alle ore sei e quarantotto, ecco finalmente arrivare l'ultimo atleta, con pelliccia di renna, bottiglia di vodka alla mano e colbacco, chiaro segnale di una deviazione fino alla lontana russia". Dopo settecento metri, ecco la freccia tanto desiderata, siamo nell'ultimo km su asfalto, io sto rimontando tutto il plotone e in progressione avanzo, anche se la poesia è svanita. Ora proseguo solo, gli ultimi cento metri su prato e tutto finisce. Riferisco dell'accaduto alla consegna del ticket, come tutti gli altri, bah!. Bel ristoro per riprendersi un attimo e via a casa. Bel tracciato, veloce, peccato per l'inconveniente. Chiudo i 6,250km credo alla 23esima posizione o giù di li in 26'20''. Bene.

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