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domenica 3 aprile 2016

Gamba d'oro Montrigiasco

Oggi rientro nel circuito gamba d'oro, domenica mattina 3 aprile, e gioco in casa, a montrigiasco, infatti la partenza è a trecento metri dall'uscio. Nuvoloso ma non dovrebbe piovere; mi metto in regola con l'iscrizione e vado ai blocchi di partenza per questa corsetta, che sarà dura, conosco in gran parte il percorso, certe pendenze...Tantissimi come sempre i runners, più di 750 e sempre più forti. Traffico bloccato e via si va, verso ghevio costeggiando il campetto, oggi adibito a parcheggio, vado subito di buon ritmo, portandomi avanti per evitare di rimanere nella ressa quando la strada si restringerà. Deviazione a sinistra e si è nella gippabile del bosco. Le gambe risentono della fatica accumulata in settimana, la salita mi fa sbuffare, ma so che dietro l'angolo si potrà spingere. Al secondo km sento già la gara, calo un pelo, più avanti ci sarà da penare, qui una tipettina mi pennella, ma oggi non sa da fare, la lascio andare. Piccolo tratto in single trek ma chi mi precede ha un buon passo, bene. Qui i sassi e gli alberi mi chiamano per nome, è stata ed è per me zona di allenamento. Ora discesa impegnativa fino ad arrivare nei pressi del laghetto del picchio, località santa eufemia, qui secca deviazione a sinistra per attaccare la prima salita da incubo. Prima in sterrato, ed è ancora onesta, poi inizia la parte in cemento ed è una mazzata colossale, impossibile correre, si va più veloci camminando, mai viste tante lingue a penzoloni, dura! Io ho il vantaggio di sapere dove finisce e calibro le forze. Si ritorna sullo sporco e siamo al quinto km. Ora tratto sempre con leggera pendenza positiva che ci riporta al paese, in zona cimitero, un messaggio? La chiesa sulla sinistra, noi procediamo dalla parte opposta, pochi metri su asfalto e di nuovo sullo sterrato; salutiamo la piccola cappelletta, ho visto corridori pregare per un proseguo migliore, e taaac curva a gomito a destra su asfalto, ennesima pendenza da spacca gambe, l'ultima però! Respirazione sostenuta, battiti elevati, le gambe chiedono pietà, giù la testa e si spera nella fine. Scolliniamo e ora dal settimo km in poi sarà un percorso nervoso ma divertente. Qui provo una progressione, sempre nel bosco, si inizia a scendere, e ho anche la forza di sverniciare qualcuno. Torniamo su asfalto, ultimo km sempre in spinta, siamo in paese, ne passo uno e ne ho un altro più avanti, sul portone di casa lo aggancio, altro pezzo in sterrato che porta alla chiesa, lo infilo e vedo davanti a me uno in crisi, fa la stessa fine e concludo la gara. Timbro il cartellino, ristoro più che meritato. Saluto qualche conoscente e ritorno a casa, ho una uscita in bici da fare. Bello il percorso, mai un attimo di tregua, un buon misto mai noioso. Chiudo i 9,850 km alla 53esima posizione in 48'03''. Va bene.

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