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mercoledì 22 giugno 2016

33 Triathlon Olimpico di Bardolino

Sabato 18 giugno si disputa la gara storica di triathlon a bardolino, e io firmo la mia prima apparizione qui. Numeri da ironman per questo olimpico, presenti in duemila a darsi battaglia. Sono nei paraggi già da venerdì in un bel camping con robi e simone, vita mondana ormai e pacchi gara già ritirati. La buona notizia è che la gara parte verso mezzogiorno, quindi ci si può organizzare con calma e dormire tranquilli, che è tanta roba. Colazione tranquilla, all'aperto, un bel sole, sembra di essere al mare, quasi quasi me ne sto qui tutto il giorno. Bando alle ciance, prendiamo i ferri del mestiere e, dopo la passeggiata sul lungo lago, che di li a poco diventerà zona run, siamo nel vivo della manifestazione. Lasciamo il direttore sportivo simone e ci caliamo nel triathlon. Numero 1046, ottava batteria. Zona cambio multi piano, io sono al pianterreno, bene. Ritrovo alcuni colleghi oxygen, due chiacchiere e via a sentire l'acqua. Siamo tantissimi, temperatura finalmente giusta del liquido, questo giro non dovrei avere problemi. Nel cammino verso la zona partenza, ritrovo i due compagni di merende. Sono con quelli dalla cuffia azzurra, è ora della spunta, subito nel garda e partiamo. Io defilato sulla destra punto subito la prima boa lontana e tengo d'occhio il lato sinistro così mi regolo sulla velocità. Lago abbastanza tranquillo, si nuota bene. Bello, ci sono i distanziometri, ho già superato i duecentocinquanta metri. Iniziano i guai, ho raggiunto le cuffie verdi e mi tocca stare attento a non tamponare; ecco la boa, ora per qualche metro si va verso il largo, lo specchio d'acqua si fa nervoso. Nuova virata a sinistra ed ora un lungo rettilineo. Un casino, si avanza a sportellate, ogni tanto mi rifilano dei ganci al volto mica da ridere, gli occhialini comunque tengono botta. Nuotata non fluida, e te credo! Intorno ai mille pure cuffie blu, peggio che in zona casello di melegnano nei grandi rientri. Vedo il gonfiabile di uscita, ci siamo, ultime bracciate ed esco e via a cambiarmi. Solita scenetta, mentre corro cerco qualcuno che mi sblocchi la cerniera della muta, trovato, e via verso la bici. Nonostante mi fossi fatto il film della zona cambio, cincischio un pelo per trovare la mia corsia, poca roba comunque. Prendo il bolide e parto. Sono in compagnia e approfitto della scia, bene, almeno non mi ammazzo le gambe subito. Lasciamo il lago per la zona collinare, dolce, non si fa fatica. Io sono concentrato, nella disciplina sono negato. Si va forte e non sono abituato. Strada chiusa e ben presidiata, non guardo molto in giro, non voglio perdere il mini gruppo. Nei rettilinei si capisce che siamo in tanti, dei serpentoni pazzeschi. Ad un certo punto, un passaggio stretto e pericoloso di cinquecento metri, per superare uno stradone. Lo completiamo indenni, ma per chi va forte, non è bello! Ultimi km, io mi distraggo un attimo e perdo il traino, cerco di riportarmi sotto ma niente.
Arriva un altro gruppetto e con questo arrivo al t2. Appendo la bici perdendo un sacco di tempo e via di corsa. Costeggiamo il lago, folto pubblico, devo fare due giri, siamo tantissimi. La gamba c'è e di gran lena macino metri, sotto il sole, ma io non ho problemi. Al primo ristoro bevo parecchio, e perdo qualche secondo, ma ci sta. Già alla fine del secondo km ecco il solito problema alla base della schiena ed inevitabilmente piano piano rallento. Ne sto superando parecchi, peccato che non possa esprimermi al cento per cento, uffi. Bastone e si ritorna verso il centro, qui una leggera salita di duecento metri, faccio una strage, riesco a gestirla bene. Passo in zona arrivo, e simo mi chiede notizie di robi, disperso, si sarà dato alla macchia! Ultimo giro, in compagnia del dolore risalgo la classifica, non sono stanco, peccato non dare il massimo; finalmente incrocio robi, ora siamo più tranquilli. Salita conclusiva, ultimi metri di slancio e taglio il traguardo. Vado al ristoro, ci sono le ciliege, ottime. Ritrovo qualche ossigenato/a, che ovviamente mi hanno pettinato per bene. Mi ricongiungo con gli altri due, pasta party in relax, e via a docciarci, ci aspetta un po' di "bella vita" sulla passeggiata di bardolino prima del rientro in serata. Gara organizzata bene, bella compagnia e location ottima, non come la mia prestazione, solita storia.

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