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lunedì 23 aprile 2012

Mezza Maratona di Genova

Domenica appuntamento nella città della lanterna per la mezza maratona di genova, presente, insieme agli altri per la seconda volta. Arrivati il pomeriggio prima, noi tutti, io, melo, james, berga, furia, elsa e monica, abbiamo assaporato la genova di notte, multicolore e battagliera, (leggi guerriglia urbana alle due di notte tra immigrati). Alzati a fatica, almeno il sottoscritto, raggiungiamo il teatro della partenza per ritirare il numero, tra i 1500 halfmaratoneti. Il tempo è buono,non piove e ogni tanto si fa vedere il sole; un vento, a volte importante, soffia dal mare. I due compagni di merende fanno paura da quanto sono carichi, mentalmente avranno fatto la gara dieci volte, si ricordano il percorso a memoria. In mente mia solo il pezzo della soprelevata, per via del panorama che si gode; sarà una gara senza esclusione di colpi. Partiamo in buona posizione, in moda da evitare di essere troppo lenti il primo km. Al secondo km siamo li tutti e tre con ritmo da gara, anzi oltre, appena sopra ai quattro dire. Anche sta volta sti due qua mi rifileranno un paio di minuti, belin! L'ungherese di adozione subito detta legge e scappa avanti di 5 secondi, io e il melo lo lasciamo fare e così sarà per tutto il pezzo in città. Raggiunta la parte sul lungomare, e complice una leggera salita, estinguo il gap e mi porto in testa; melo rimane attardato ma pronto a rientrare. Nella leggera discesa, intorno al quinto km, eccomi sorpassato di nuovo, ma mi tengo a distanza di sicurezza, non più di 3 barra 4 secondi; mi sento abbastanza bene, anche se il ritmo è alto. Il tracciato ora segue il lungo mare, e ci divoriamo i km sempre con gli stessi distacchi. Sulla rampa della soprelevata, stesso cinema, e mi affianco alla lepre di meina; il comignaghese è dietro a una manciata di secondi. Sul seven miles genovese impongo il mio ritmo e james perde contatto, me ne accorgo e rallento, ma niente da fare, un fastidio muscolare lo costringe ad ammainare le vele. Dal dodicesimo in avanti, solitario proseguo di buona lena, sento la fatica di una partenza veloce, ma so che il venditore di carta puo raggiungermi, quindi tien dur! Finalmente ecco il quindicesimo km dove mi fermo al ristoro per un happy hour, ho sete. Lasciato il viadotto, puntiamo per sanpierdarena dove faremo il giro di boa per puntare verso la conclusione della corsa. Qui incrocio melo, in ritardo, e cerco di dagli una spronata. Riprendiamo la soprelevata e la salita di imbocco intorno al diciottesimo km la sento tutta, e me la trascinerò fino al diannovesimo. Comunque ho una buona reazione, so che è finita e in questi ultimi due km accelero. Vedo il cartello degli ultimo seicento metri e aumento, faccio una sorta di sprint con altri due e ci do dentro e taglio il traguardo e ritiro la meritata medaglia. Riprendo fiato  e intanto aspetto gli altri. Ritiro il pacco gara e ci riuniamo tutti, e ci diamo appuntamento per dopo. Bella gara, organizzata bene. Chiudo a 202esimo posto col tempo di 1:31'00''. Incredibile!

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