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lunedì 10 luglio 2017

Triathlon Olimpico Iseo Franciacorta

Anche questo anno qui ad iseo per partecipare al triathlon olimpico, oggi domenica 9 luglio. Macchinata con enrico e daniele e bella sosta al bar per un richiamino di colazione, eh, tanta roba e non parliamo di croissant...Arriviamo in zona gara, tantissimi atleti, tante strette di mano e sorrisi, è la prima gara della stagione per me, dopo il passaggio a vuoto dei mesi scorsi. Pacco gara preso, le partenze scaglionate sono da mezzogiorno in poi. Ci cambiamo con calma, con la buona notizia che la muta è facoltativa, evvai! Giornata comunque calda e soleggiata ci sarà da sudare oggi. Sistemo la bici e controllo che sia tutto ok, mi faccio il film dell'uscita a nuoto e vado a pucciarmi nel lago per un mini riscaldamento. Tutto pronto, mega casino per la spunta, la logistica è cambiata e non si sa come comportarsi, ma alla fine tutto fila liscio. Ci siano, le donne partono, a seguire tutte le batterie a brevissima distanza. 
Il mio turno e giunto e mi butto in acqua, pochi secondi e la trombetta da il là alle operazioni. Come al solito defilato sulla destra inizio a dare di braccia, la prima boa e là in fondo, cerco di non strafare e di essere regolare. Prima virata a sinistra, breve tratto e di nuovo a sinistra per il lungo rettilineo. Sono nel traffico ora e spesso devo zigzagare per trovare la via giusta. Il lago in alcuni punti è leggermente mosso, ma lo assecondo senza indugi. Ultima virata e progressione fino all'uscita, l'acqua finisce e via a razzo verso la bici, piuttosto lontana la t1. Via la muta, prendo il mezzo, in sella e giù a pedalare. Percorso che conosco bene, prima parte pianeggiante, poi salita impegnativa e finale in velocità. Un film già visto, nonostante l'impegno, vengo asfaltato a ripetizione. Raggiungiamo le colline e ora si fa sul serio, io provo a stringere i denti sulle pendenze, ma non c'è trippa per gatti. Discesa finalmente, senza rischiare pennello i tornanti, ultimo tratto pianeggiante e deposito le due ruote. Ora una corsetta sotto il sole, tre giri tra le via del paese, lungo lago e periferia. Le energie ci sono, vediamo come va. Non ho un piano ben definito e il primo lap lo uso per capire la media da tenere. La gamba è buona e nel mio piccolo spingo, la respirazione è impegnata, giusto così. Tanti che corrono, un traffico pazzesco, e negli stretti tratti a doppio senso, la collisione è dietro l'angolo. Curo i ristori, i liquidi sono importanti in questa calura del primo pomeriggio. Ultimo giro e tengo botta alla grandissima, ho l'arrivo stampato in testa, ritmo costante, non devo calare; ci siamo, manca meno di un km e aumento l'andatura, sono in paese, deviazione per il tappeto di arrivo e bello allegro taglio il traguardo. Raggiungo il ristoro, anguria che va via a fiume e mi ripiglio. Il gruppo si ricompone, abituale pasta party e si rientra a casa. Ritorno positivo alle gare, ho raccolto di più di quello che mi aspettavo, sono sulla strada giusta.

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