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domenica 16 luglio 2017

16° Triathlon Sprint di Lecco

Sono a lecco per partecipare oggi domenica 16 luglio al triathlon su distanza sprint. Eredito il pettorale di fabri, che per via di un infortunio, sarebbe andato perso. Partirò nella batteria dei più forti, ci sarà da ridere. Con daniele raggiungo il folto gruppo oxygen, che partirà sparpagliato nelle diverse batterie. Rispetto alla mia partecipazione di qualche anno fa, noto che gli iscritti si son quadruplicati, costringendo l'organizzazione a rivedere la zona cambio, portandola sulla strada principale parallela al lago. Ritiriamo il pacco gara in zona oratorio per poi spostarci a sitemare l'attrezzatura. Le partenza sono ben distanziate tra di loro, in modo tale da non intralciarsi durante le tre discipline. Giornata calda e soleggiata, muta facoltativa e tantissimi partecipanti. Ci siamo, il circo si mette in moto, con gli altri vediamo il tratto di nuoto e via via ci diradiamo. Mi preparo, vado a saggiare l'acqua e proseguo in zona start. Sono in compagnia dei vincenti, mi devo tappare gli occhi, altrimenti sono guai. 
Siamo in acqua pochi secondi è via. Dopo poche bracciate di assestamento, ci do di brutto brutto brutto, cercando di rientrare in linea, visto che sono leggermente defilato. Prima boa fatta, leggero traverso e via a bomba fino all'uscita. Spingo, mi gioco tutto in questa frazione, riesco a domarne un paio che crollano, gli scalini sono lì, ultimi metri e via verso la bici. Lento come la solito, esco dalla t1 e parto. Qui mi posso collocare come un pandino ad una gara di formula uno, infatti, molti mi invitano a fare gruppo, ma io non riesco proprio, hanno velocità e reattività inconcepibili per me. Quattro giri devastanti da fare a tutta. Tutti quelli pettinati a nuoto, ripagano con delle belle sverniciate alla carenatura. Giù la testa ed entro nella mia gara, solitaria, e giro dopo giro, alla fine mi ritrovo ultimo. Lo strazio finisce, metto scarpe da running e via a cannone a correre, due giri. Incrocio chi sta facendo già il secondo, almeno per il primo giro avrò compagnia. Passo il ponte, l'andatura è sopra le aspettative, bene. Giro di boa, rientro in città e al bivio per il secondo lap, tutti a sinistra, io a destra in solitaria. Riecco il ponte, e lontanissimo ne vedo uno, sarà mio! Si può fare, il gap si restringe e poco prima del bastone di ritorno è lui a mangiare la mia polvere. Chiusura in bellezza a palla, il traguardo è lì e finisco, nell'indifferenza di tutti, eh, te credo! Ristoro per bere qualcosa, raggiungo gli altri e ci gustiamo l'avvincente gara delle ladies con un tifo da stadio, ci facciamo sempre riconoscere, dei grandi! A parte il tratto in bici umiliante, nel nuoto sono soddisfatto, ho detto la mia. Nella corsa, un bel miglioramento, più delle aspettative. Avanti così direi.

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